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Un’estate da morire

23 Mag

un-estate-da-morireNon bado affatto a questo blog negli ultimi mesi; succede altro, mescolo letture in francese e in spagnolo, le novità italiane che leggo le ho raccontate nei corsi a bibliotecari e insegnanti. Ma ci sono rare volte in cui leggo d’un fiato un libro e, quando rialzo la testa e i merli ricominciano a cantare, il sole a scaldare, il vento a far ondeggiare le tenere piante dell’orto, quando insomma mi tiro fuori dalla storia, so che non posso far altro che parlarne. 

Questo libro è un piccolo gioiello, di quelli che se ne stanno senza clamore nel quotidiano dei giorni, come una peonia bianca che si apre maestosa e silente, come il rosa che imporpora le guance dei cespugli di ribes. La casa editrice 21lettere già aveva proposto in traduzione a inizio anno All’orizzonte, lieve racconto autobiografico in versi di Lois Lowry, e ora mette in catalogo un alto libro in cui l’autrice narra ispirandosi ai propri ricordi e al proprio vissuto. In realtà è il primo libro della Lowry ad esser stato pubblicato, nel 1977, poi rivisto nel 2005; mette in scena una famiglia, il legame degli affetti, due sorelle coi loro battibecchi e il trasferimento in campagna perché il padre possa terminare in pace il libro che sta scrivendo. Meg è insieme determinata e insicura, vorrebbe talvolta essere socievole e bella come Molly, sicura e allegra. Molly vuole sei figli, Meg fare in modo che la gente pronunci con fierezza il suo nome per qualcosa di grandioso. Molly colleziona amici e ragazzi nella nuova scuola, Meg si appassiona di fotografia e costruisce ua camera oscura. Molly si ammala e Meg stringe amicizia con l’anziano vicino. Il papà scrive, la mamma cuce una trapunta, i due giovani vicini piantano l’orto e programmano di far nascere il loro bambino in casa. Una storia luminosa e terribile come a volte può esserlo la luce d’estate, ma bilanciata esattamente com’è la vita: la morte e la nascita, i fiori d’autunno che sostituiscono quelli del’estate, la risata che prende il posto della assurda follia. E la delicatezza con cui i sentimenti e le emozioni si dicono sulla pagina, oltre ai legami tra le persone.

Un altro libro, come in altri casi ci è successo di sottolineare, che descrive il rapporto di un’adolescente con altre persone adulte che contano nella sua vita e che non fanno parte della sua famiglia; persone che la ascoltano, la trattano da pari, non scimmiottano atteggiamenti bambineschi, ma sono oneste e franche.

Copertina perfetta con illustrazione di Jacopo Starace.

Lois Lowry, Un’estate da morire (trad. di Enrico Santachiara), 21lettere 2021, 140 p., euro 12

All’orizzonte

17 Gen

All'orizzonte_ CoverBella la misura di questa proposta, unita a una copertina che cattura, preludio alla nuova collana di 21lettere dedicata ai ragazzi che prevede ogni anno sei nuovi titoli. Raccoglie una testimonianza in versi di Lois Lowry sulla Seconda Guerra mondiale, in particolare relativamente ai fatti di Pearl Harbor e Hiroshima. L’autrice prende spunto dalla propria vita, lei che ha vissuto tra Stati Uniti e Giappone, e da un ricordo che prende vita da adulti: vedendo un filmato di quando era bambina e abitava a Honolulu, si rende conto che all’orizzonte dietro la figura della nonna che sta giocando con lei, si profila la nave Arizona, quella che affondò coi suoi millecentosettantasetta uomini nel bombardamento giapponese.

Ricostruisce allora in brevi liriche alcune vite delle persone che furono coinvolte: fratelli, a volte gemelli, un padre e un figlio, particolari ricostruiti in seguito e quanto mai simbolici, coincidenze, casualità. Lo stesso fa con alcuni volti nel momento in cui l’atomica scende su Hiroshima, per poi fissare sulla carta un incontro bambino risostruito da adulto. Il tutto a dire le coincidenze e le vicinanze, le connessioni tra le persone, le vite, gli attimi che possono cambiare tutto. Dà voce alle storie dei singoli, quelle che non compaiono nei resoconti sui libri di storia, rendendo vicini, prossimi quelli eventi e dando un volto perché chi legge adesso possa avere il senso vero della Storia: di come cioé i grandi avvenimenti che un manuale ci presenta e una linea del tempo mette in fila abbiano coinvolto, stravolto le vite dei singoli – adulti e bambini.

Il libro esce in libreria il 28 gennaio, ci piace anticiparlo perché non si perda tra le proposte tematiche in occasione del 27 gennaio e della celebrazione del Giorno della Memoria.

Lois Lowry, All’orizzonte (trad. di Dylan Rocknroll), 21lettere 2021, 79 p., euro 9

Le cronache di Harris Burdick

31 Ott

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Il fascino di questo libro arriva prima dei racconti e delle parole che contiene; è certamente dato dall’incanto delle illustrazioni che lo hanno originato e dalla storia che sta alla base: quella di un uomo chiamato Harris Burdick che si presenta a metà degli anni Cinquanta a Peter Wenders con quattordici illustrazioni e che – nonostante la promessa di tornare il giorno dopo con i racconti legati a quelle immagini – non tornò mai più e mai fu possibile rintracciarlo. Una storia del genere rende ancora più affascinanti queste illustrazioni, che custodiscono qualcosa di magico, di commovente, di coinvolgente: ti sembra di stare sulla soglia di quei mari, di quelle stanze, di quelle strade.

Chris Van Allsburg ha scritto una storia ispirata a uno dei disegni, ha recuperato quella scritta anni fa da Stephen King e ha chiesto ad altri autori per ragazzi (molti anche tradotti in Italia, ma non tutti. A quando?) di lasciarsi suggestionare. Ne sono nati così racconti più o meno lunghi, alcuni belli da leggere ad alta voce, qualcuno più faticoso (come quello di Sherman Alexie) altri sorprendenti: è il caso del racconto di Cory Doctorow che parla di tempo e di spazio in un maniera godibilissima.

Godetevi anche la tenerezza delle lettere della protagonista di Kate Di Camillo e quella del racconto di Louis Sachar, l’ironia di Lois Lowry e la biblioteca del signor Linden. Poi oggi è il compleanno di Alex Lee (protagonista de “La giusta punizione”), quindi da qualche parte c’è un ragazzino in bicicletta, travestito da alieno pirata, che sta per infrangere una regola e per svelare a te lettore un’allucinante verità…

Poi ovviamente perdetevi a immaginare la storia di mister Burdick, perdevi tra le illustrazioni, incapaci di sceglierne una soltanto: io sono indecisa tra le possibilità offerte da un libro aperto e quelle di una finestra spalancata, tra le luci che scintillano qua e là e la lanterna Capitan Tory. Ma confesso che ero già rapita dalla prima didascalia:  Il ragazzo meraviglia. Una vocina chiese:  “è lui dunque?”. Magia magia magia.

Il sito di Van Allsburg. Il sito che racconta tutto su questo libro, dove si possono trovare non solo le storie, ma anche le musiche che le illustrazioni di Burdick hanno ispirato negli anni, così come le storie che giovanissimi lettori hanno scritto guardando queste immagini.

Ecco cosa dicono della loro esperienza gli scrittori che hanno scritto questi quattordici racconti: 

Chris Van Allsburg, Le cronache di Harris Burdick (trad.  di Giuseppe Iacobaci), Il Castoro 2012, 221 p., euro 18

La famiglia Sappington

24 Giu

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Malvagiamente scritto e ignominiosamente illustrato dall’autrice. E così, fin dal frontespizio, sappiamo cosa ci aspetta… un romanzo gotico, una famiglia irriverente dove i genitori non sopportano i figli e i quattro figli provano lo stesso sentimento verso i genitori. Un libro letto una sera ad alta voce dal padre (perché la mamma è impegnata a fare un golfino per il gatto) dà a tutti un’idea di soluzione… la storia è Hansel e Gretel e quindi i genitori pensano a come abbandonare i loro figli e i figli a come diventare orfani. Benvenuti a casa dei perfidi Sappington, dove la tata è ripugnante, le agenzie di viaggio abominevoli, i bebé disgustosi, i piani per il futuro ignobili. Dove i piani non sempre vanno per il verso giusto, dove i vicini di casa riservano delle sorprese, dove il budino di semolino e uvetta della tata si rivela sorprendentemente delizioso e dove il lieto fine arriva. A suo modo, ma arriva.

Alla fine del libro, ci sono un glossario che spiega le parole più difficili e una bibliografia che indica la trama dei classici per ragazzi (libri del passato che sono zeppi di orfani pietosi ma attraenti, di parenti irascibili e avari, di benefattori magnanimi e di trasformazioni a opera di bambini suadenti) che vengono citati nel testo. Forse non sarebbe stato male avere un’indicazione a inizio libro della presenza di questi due strumenti.

Questo è il sito dell’autrice. Il testo originale lo potete vedere interamente su GoogleBooks.

Lois Lowry, La famiglia Sappington (trad. di Pico Floridi), Il Castoro 2009, p. 160, euro 12,50.