Tag Archives: Giulia Orecchia

Il fachiro Biancatesta (e gli altri)

14 Mar

fachiro biancatestaSulla scorta delle caratteristiche della sua fortunata collana ZeroTre, Panini propone – all’interno della medesima – tre cartonati quadrati che fanno parte di un progetto editoriale curato da Teresa Porcella, condiviso con Combel Editorial, che pubblica i medesimi in spagnolo e catalano.

Cartonati con grande illustrazione per ogni pagina e breve testo che gioca su rime e assonanze, a cui si accompagna una grande aletta da sollevare (resistente e di facile presa per piccole mani), dando il via al gioco della scoperta e del cucù. A seconda del libro scelto, si affrontano i giorni della settimana, i numeri da cinque a zero o il passaggio dal giorno alla notte. Ma la vera novità è un’altra: la sorpresa finale che viene riservata dall’ultima pagina dove è presente un codice QR : inquadrandolo con smartphone o tablet si viene indirizzati sul sito dell’editore ed è possibile ascoltare la canzone che compone il testo. Sì, le rime e le assonanze sono messe in musica e quindi i piccoli lettori, con i loro adulti in accompagnamento, possono imparare a canticchiare la storia appena letta.

I testi sono sempre di Teresa Porcella; le illustrazioni invece cambiano mano di volta in volta: per queste prima uscite, si avvicendano Sophie Fatus, Giulia Orecchia e Carmen Queralt.

Teresa Porcella – Giulia Orecchia, Il fachiro Biancatesta, Panini 2016, 16 p., euro 6,50

Teresa Porcella – Carmen Queralt, E domenica?, Panini 2016, 16 p., euro 6,50

teresa Porcella – Sophie Fatus, Notte e giorno, Panini 2016, 16 p., euro 6,50

Hank Zipzer. Una gita ingarbugliata

13 Ago

Hank5_cover

Batte cinque, Hank, con questa nuova avventura: è infatti il quinto titolo della serie che racconta delle (dis)avventure di un ragazzino alle prese con dislessia e problemi di apprendimento, ritratto nelle sue paure, ma soprattutto nei lati brillanti della sua personalità. Ogni libro della serie racconta e diverte, mettendo l’accento di volta in volta su un tema particolare che non è al centro della narrazione ma che entra sottilmente tra le righe: l’amicizia, il confronto del protagonista con la sorella, i piccoli trucchi che ognuno mette in atto per rinfrancarsi e così via. In questa occasione vien fuori bene il parallelismo tra quanto Hank non riesce ad apprendere leggendo (un manuale che insegna a fare i nodi marinari) e quanto invece sia rapido e veloce facendo (se vede fare un nodo, lo sa riprodurre): non si negano quindi le difficoltà di lettura e di apprendimento del ragazzino, ma si sottolinea il diverso modo di arrivare allo stesso risultato richiesto. Hank non osa dire nulla delle sue difficoltà per paura che un nuovo amico lo ritenga uno stupido e così finisce per combinare un guaio a cui però pone rimedio con la velocità di reazione e la prontezza nell’organizzare i compagni: la sua classe partecipa – insieme ad un’altra quarta – a un’uscita notturna a bordo di un veliero ormeggiato nel porto di New York, vivendo per alcune ore proprio come i marinai d’un tempo. Peccato che la nave prenda il largo e i marinai a bordo si rivelino dei semplici attori ingaggiati per recitare una parte e assolutamente privi di ogni esperienza navale! Allora entra in gioco Hank, col lontano ma fondamentale aiuto del nonno.

Sul blog trovate anche le recensioni delle precedenti avventure: prima, seconda, terza e quarta! In questo video invece i due autori chiacchierano a proposito del personaggio che hanno creato.

Henry Winkler – Lin Oliver – ill. di Giulia Orecchia, Hank Zipzer. Una gita ingarbugliata (trad. di Sante Bandirali), Uovonero 2015, 208 p., euro 12

Milano Millestorie

29 Giu

MilanoMillestorieTra le tante guide per bambini relative a Milano pubblicate negli ultimi mesi, abbiamo parlato di quella edita da Panini in cui Pimpa fa da cicerone, ma possiamo ricordare anche “La mia Milano” di Ferrero, Fuga e Labianca (Electakids) e l’ottimo ebook Milano ad altezza bambino, realizzato da Rottermaier e Tangerine Lab per De Agostini. Il progetto Babalibri prevede invece di raccontare la città attraverso una serie di storie: ci sono sette percorsi che corrispondono ad altrettanti quartieri e colori e per ciascuno si raccontano episodi speciali, personaggi, curiosità e si approfondiscono particolari negli specchietti colorati. Quando si parla di un fatto storico, si ritrova nella pagina anche una linea del tempo che permette di posizionarlo adeguatamente nel periodo in cui è avvenuto. Si può procedere linearmente oppure sfogliare alla ricerca di quel che colpisce di più, in un accattivante mix di illustrazioni e riproduzioni fotografiche. Da Bruno Munari alla Chiesa del mal di testa, dallo sciopero dei sigari ai musei a cielo aperto, dalla battaglia navale ai maiali a zonzo per le vie della città… ecco di che incuriosire non solo chi arriva in visita, ma anche gli stessi bambini milanesi che di certo non conosceranno tutti gli episodi e i luoghi scelti e inseriti tra queste pagine.

Al fondo c’è un supplemento in bianco e nero che contiene la traduzione dei testi in inglese.

Il sito relativo al progetto, registrandosi al quale e inserendo il codice che si trova su ogni copia del libro è possibile accedere a contenuti extra: mappe, percorsi speciali, quindici audiostorie da scaricare in mp3 relative a personaggi vari (dai fratelli Colla a Tex Willer, da Beatrice d’Este a Liliana Segre, da Giuseppe Verdi a Enzo Jannacci).

Il sito di Giulia Orecchia che ha realizzato le illustrazioni per questo libro.

Patrizia Zelioli – Giulia Orecchia – testo in inglese di Elisabetta Gnecchi Ruscone, Milano Millestorie, Babalibri 2015, 192 p., euro 16,50

Un segnalibro in cerca di autore

3 Apr

un-segnalibro-in-cerca-dautoreEcco il primo volume di “Vi presento Hank” una nuova serie dedicata ad Hank Zipzer, l’irresistibile personaggio combinaguai che ha conquistato tanti lettori e che è arrivato anche in Italia a gennaio sugli schermi televisivi. Una sorta di prequel adatto ai lettori dagli otto con la possibilità di conoscere Hank negli anni precedenti all’ambientazione dei romanzi già usciti: frequenta la seconda classe della primaria, è già il miglior amico di Framkie e proprio in queste pagine conosce Ashley. Ha però un’altra maestra, molto simpatica, che è il motore della nuova avventura: una recita teatrale in occasione della Settimana della Lettura per i Bambini, su un copione scritto dalla maestra stessa dove tanti libri prendono vita durante il sonno di un piccolo lettore. Ogni alunno può leggere il copione e candidarsi per l’assegnazione di un ruolo preciso; ovviamente Hank è in difficoltà: fatica a leggere, a ricordare, fa confusione e anzi, in questo caso, fa proprio scena muta, tanto da essere relegato nel ruolo muto di segnalibro creato apposta per lui. Ancora una volta però saprà vincere le sue paure e salvare la situazione quando è il prepotente della classe a non saper spiaccicare suono.

Il volume è più grande rispetto ai precedenti, ben si adatta a lettori più piccoli, ma sicuramente anche quelli che si sono già affezionati a Hank e al suo mondo saranno contenti di ritrovarli. Scritto utilizzando una font ad alta leggibilità, si conclude con alcune note informative da far leggere ai grandi; spiegando infatti come è costruito il libro, vengono dati alcuni suggerimenti e accorgimenti da utilizzare per rendere più agevole la lettura a chi ha dei problemi come la dislessia.

Henry Winkler – Lin Oliver – ill. Giulia Orecchia, Un segnalibro in cerca d’autore (trad. di Sante Bandirali), Uovonero 2015, 111 p., euro 12

Hank Zipzer e i calzini portafortuna

11 Ott

zipzer calziniZipzer per questo blog è quasi un’eccezione: raramente recensiamo un titolo di una serie se non il primo, ma probabilmente questo caso sta a dire che – in un momento in cui, specie per certe età, si è sommersi dalla serialità – esistono serie di qualità che libro dopo libro continuano ad appassionare, a far venire voglia di dire “Leggilo!” e di aspettare il successivo (che per altro in questo caso arriverà a novembre e avrà un’ambientazione newyorkese).

Dopo la prima, la seconda e la terza avventura, dopo essersi districato tra pagelle e iguane, polpettoni e inondazioni, torna per il quarto episodio l’ormai noto Hank Zipzer, alle prese col suo essere un disastro anche nello sport. È imbarazzante, dice Hank: imbarazzante il non riuscire a coordinare le mani, non sapere lanciare la palla, non sapere colpire con la mazza e nemmeno afferrare. Insomma, Hank è un disastro a giocare a baseball. Fino al giorno in cui, a corto di calzini e in ritardo per l’appuntamento di allenamento col nonno, Hank afferra al volo un paio di calze della sorella. Rossi con delle scimmie rosa: imbarazzanti anche loro, ma potenti. Quando li indossa Hank non sbaglia un lancio. I calzini – insieme alla rivalità con quel cervellone della sorella – gli danno la sicurezza necessaria per candidarsi a far parte dell squadra di baseball alle olimpiadi scolastiche, quella guidata dall’amica Ashley, prima allenatrice femmina nella storia della loro scuola.

Ma anche la sorellina ha bisogno di quelle calze per la gara di Spaccacervello e guarda caso le due competizioni si svolgono in contemporanea… Questa volta Hank affronta i limiti, la rivalità tra fratelli, il sentirsi sempre un po’ inferiore, i dilemmi della superstizione (basterà il suo cane a sostituire i calzini?) e la potenza che deriva dal sapere che qualcuno è certo che tu ce la farai.

Ancora una volta un romanzo ironico e non scontato. E per fortuna sappiamo che di avventure di Hank Zipzer ce ne sono ancora e ancora!

Hank, come sappiamo dalle precedenti avventure, è dislessico: in questo libro, si prepara a una verifica di scienze sociali sfogliando il libro e ascoltando il testo registrato nell’audiolibro. Il romanzo è un’edizione ad alta leggibilità: corrisponde alle precise caratteristiche (impaginazione, font, editing dei testi) di cui Uovonero, insieme a altre case editrici come Biancoenero e Sinnos, ha cura per dare a tutti la possibilità di leggere.

Henry Winkler – Lin Oliver – ill. di Giulia Orecchia, Hank Zipzer e i calzini portafortuna (trad. di Sante Bandirali), Uovonero 2014, 205 p., euro 12

Hank Zipzer e il giorno dell’iguana

15 Apr

copertina Hank 3bisRaramente recensiamo di una serie le uscite successive alla prima, tranne quando sono testi autoconclusivi e che soddisfano le aspettative dei lettori più esigenti: esattamente come fa ogni avventura di Hank Zipzer, unendo una godibilissima lettura di ottima qualità alle scelte editoriali che danno attenzione a chi ha difficoltà di lettura e regalando un libro da proporre ai lettori di quarta e quinta classe della primaria per cui non è semplice trovare in questo momento dei buoni libri con cui andare sul sicuro.

Dopo aver allagato l’aula nella sua prima avventura ed aver passato al tritacarne la pagella nella seconda, eccolo alle prese con la scelta dell’esperimento di scienze e con la programmazione della registrazione di un film in tv: le difficoltà che Hank ha nel leggere, nel concentrarsi, nel distinguere i numeri dalla massa informe che gli si forma in testa quando li guarda, gli metteranno non poco i bastoni tra le ruote. Anche perché registrare una televendita anziché l’atteso film “La tarma mutante che mangiò Chicago” metterà in serio pericolo la sua amicizia con Frankie. Aggiungeteci una festa di compleanno dei cuginetti gemelli di tre anni e l’iguana della sorella che depone uova in giro per la casa ed ecco Hank sulla soglia di un nuovo disastro. Ancora una volta ci fa ridere, sorridere e ci regala, a modo suo, qualche perla di saggezza quotidiana tra le righe.

Henry Winkler-Lin Oliver – ill. Giulia Orecchia, Hank Zipzer e il giorno dell’iguana (trad. Sante Bandirali), Uovonero 2014, 205 p., euro 12

Magarìa (e anche un po’ Culodritto)

3 Gen

Più riguardo a MagarìaQuesto libro arriva ora in un post perché era sparito. Nella singola area di una stanza, impresa non impossibile quando i volumi sono tanti e prendono sistemazioni strambe per assonanza, argomento, formato. Ed era pure la copia della biblioteca, ma di saltar fuori proprio non ne voleva sapere. Ora che è rispuntato fila dritto in compagnia di un altro appena ricevuto per le feste a cui lo accomuna un particolare non da poco e anche Più riguardo a Culodritto e altre canzonispiacevole: sia su questo Magarìa che sul secondo Culodritto manca il nome dell’illustratore in copertina. Il primo è un racconto a tre finali di Andrea Camilleri pubblicato sulle pagine de L’Unità nell’agosto 2005; il secondo è una raccolta di sette canzoni di Francesco Guccini, scelte tra il 1967 e il 2012 e introdotte dall’autore stesso. Convinto dell’importanza dei nomi degli autori a garanzia di valido acquisto, l’editore li ha sistemati ben grandi in copertina, dimenticando quel che agli occhi di chi un poco ne ha familiarità subito si nota: quei tratti e quei colori sono senza dubbio di Giulia Orecchia e Alessandro Sanna, che – con i loro inconfondibili stili – danno corpo alle parole e valore ulteriore al testo riportato, specie nel secondo caso.

Tornando a Margarìa non era sparito davvero, ma semplicemente sparito alla vista, nascosto da due grossi tomi di racconti provenzali, finito lì in mezzo per – appunto – assonanza: perché Camilleri, anche in questo breve racconto di un nonno e di una bambina che racconta il sogno e pronuncia le parole magiche che possono provocarne la sparizione, non rinuncia all’uso di vocaboli e sintassi prettamente siciliane, regalando così al lettore suoni come taliata, mammalucchigne, ammucciare, picciliddro.

E sarebbe bello davvero se questo racconto prendesse suono, se venisse letto ad alta voce rispettando la pronuncia, la modulazione della voce, i pieni della lingua in cui è stato pensato che aiutano a dar forma ai significati. Non a caso appunto stava in compagnia di una pila di testi dove il racconto prende vita anche per i suoni delle parole che lo compongono, per certe sfumature intraducibili in italiano o in francese, e così la taliata stava accanto al beicare e la picciliddra a fianco alla dindiero.

Il resto della magia la fanno i colori, forti quelli di Giulia Orecchia come se tutte le pagine fossero inondate dal sole della Sicilia, dal brillio del mare, dal terso del cielo, dalla luce che entra e si fa spazi di gioia.

Andrea Camilleri – ill. Giulia Orecchia, Margarìa, Mondadori 2013, 102 p., euro 15

e anche un po’ Francesco Guccini – ill. Alessandro Sanna, Culodritto e altre canzoni, Mondadori 2013, 60 p., euro 9,90

L’albero della memoria

27 Dic

memoriaCome già accaduto con Fulmine, dove si parlava di Resistenza e partigiani, ancora una volta le storie e rime della collana “I sassolini oro” si aprono a delle vicende storiche, raccontando la storia del fiorentino Sami in pochi flash che racchiudono la sua infanzia e parallelamente il corso del fascismo e le leggi razziali in Italia.

Incontriamo infatti alcuni episodi della vita di Sami e della sua famiglia di origine ebraica, dai suoi quattro anni fino ai tredici, scanditi da una nota storica che racconta cosa sta succedendo in Italia e che conseguenze tutto ciò ha sulla vita del protagonista: il licenziamento del padre, l’espulsione dalla scuola, la partenza degli zii in fuga verso l’Argentina, i bombardamenti e la perdita della casa, i rastrellamenti in cui i genitori vengono catturati mentre Sami trova rifugio all’Impruneta, nascosto nella casa dei nonni di una compagna di classe. Il ritorno alla fine della guerra vede la consapevolezza della perdita dei genitori che hanno nascosto i loro ricordi nell’albero cavo del cortile, proprio dove Sami bambino nascondeva i suoi giochi.

Un’appendice finale racconta – in un sistema di domande e risposte – della Shoah e delle vicende di quegli anni, con alcune testimonianze di documenti e fotografie.

Anna Srfatti e Michele Sarfatti – ill. di Giulia Orecchia, L’albero della memoria. La Shoah raccontata ai bambini, Mondadori 2013, 55 p., euro 9

Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne

8 Dic

Hank-2-Torna l’impareggiabile Hank Zipzer, che dopo l’allagamento della classe nella sua prima avventura, ora è alle prese con un altro problema: un’orribile pagella piena di 4 che non vuole assolutamente consegnare ai genitori. Complici gli amici finirà nel tritacarne della gastronomia della madre e poi dritta – pagella, lettera dell’insegnante e grande busta marrone – nell’impasto del salame di soia pronto per l’assaggio ufficiale da parte del signor Gristediano, che potrebbe presto fare un grande ordine alla gastronomia. Ma se il signor Gristediano e i suoi ospiti addenteranno un pezzo di carta cosa succederà all’attività della mamma di Hank?

Come sempre la pezza è peggio del buco e il divertimento è assicurato; dopo questa vicenda però Hank avrà la possibilità di fare un test per valutare i suoi disturbi di apprendimento e seguire la giusta strada per riuscire a leggere, scrivere e far di conto più facilmente. Cosa che non era accaduta in precedenza, quando un insegnante lo aveva suggerito, perché il papà di Hank non era d’accordo: secondo lui era sufficiente “mettere il culo sulla sedia e studiare”. Hank studiava, ma non imparava perché quello non era il metodo giusto per lui.

Anche questa è un’edizione ad alta leggibilità: corrisponde alle precise caratteristiche (impaginazione chiara, ariosa, che accompagna la lettura nel ritmo e ne facilita la leggibilità, utilizzo di un carattere di stampa studiato e testato per non confondere le lettere, uso della carta color crema che stanca meno la vista, particolare cura nell’editing dei testi che favorisce strutture sintattiche chiare ed un linguaggio semplice che stimoli l’arricchimento lessicale senza disorientare il lettore) che Uovonero, insieme a altre case editrici come Biancoenero e Sinnos, persegue per dare a tutti la possibilità di leggere.

Si possono leggere on line i primi due capitoli del libro.

Henry Winkler -Lin Oliver – ill. di Giulia Orecchia, Hank Zipzer e la pagella nel tritacarne (trad. di Sante Bandirali), Uovonero 2013, 213 p., euro 12

Hank Zipzer e le cascate del Niagara

12 Giu

Più riguardo a Hank Zipzer e le cascate del Niagara

Hank Zipzer frequenta la quarta elementare e – da sua definizione – è piccolo nelle scarpe, ma grande nell’atteggiamento. Ha un amico che gli ricorda come l’ossigeno sia forza (e quindi di respirare a fondo), un sacco di problemi in tante cose (ad esempio è intelligente, pieno di idee geniali, ma molto lento e non ha un buon rapporto con i dizionari, i temi e i numeri: è semplicemente dislessico, si scoprirà nelle avventure successive) e una creatività rara. Infatti, quando l’insegnante assegna un tema sulle vacanze estive, lui decide di realizzarlo in forma “vivente”, riproducendo le cascate del Niagara con cartapesta, tubi, pentole e acqua.

Questo è il primo libro di una serie che ha per protagonista Hank, le sue avventure e i suoi disastri; ci vengono presentati famiglia, amici, insegnanti e luoghi: aspettiamo la traduzione dei successivi, sicuri di aver finalmente trovato dei libri che rispondono ottimamente alla domanda “Mi dai un libro bello?” anche per i ragazzini intorno ai dieci anni, domanda alla quale in questo periodo non è sempre facile trovare risposta in biblioteca.

Winkler è stato ospite al Salone del Libro di Torino del maggio scorso. I reporter Fuorilegge lo hanno intervistato (lui, il signor Winkler che ha raccontato della sua vita e del suo essere dislessico; non Fonzie come tutto il pubblico over 40 gridava): guardate qui.

Anche questa è un’edizione ad alta leggibilità: corrisponde alle precise caratteristiche (impaginazione chiara, ariosa, che accompagna la lettura nel ritmo e ne facilita la leggibilità, utilizzo di un carattere di stampa studiato e testato per non confondere le lettere, uso della carta color crema che stanca meno la vista, particolare cura nell’editing dei testi che favorisce strutture sintattiche chiare ed un linguaggio semplice che stimoli l’arricchimento lessicale senza disorientare il lettore) che Uovonero, insieme a altre case editrici come Biancoenero, persegue per dare a tutti la possibilità di leggere.

Henry Winkler – Lin Oliver – ill. Giulia Orecchia, Hank Zipzer e le cascate del Niagara (trad. di Sante Bandirali), Uovonero 2013, 174 p., euro 12