La collana “Pulci nell’orecchio” di Orecchio Acerbo riserva sempre delle gradite sorprese nella scelta dei racconti accompagnati dalle illustrazioni di Fabian Negrin. Qui è il caso di un racconto del padre del noir Cornell Woolrich, perfetto per essere letto ad alta voce ai ragazzi: sia perché mette sulla pagina le diverse fasi dell’investigazione e risoluzione di un mistero (e quindi potrà cadere a fagiolo per chi sta proponendo un percorso sul giallo) sia perché mantiene altissima la tensione fino alla fine e quindi sarà un piacere condurre chi ascolta fino alla pagina finale dove si stemperano timori e paure cresciuti via via lungo le pagine. In più Frankie racconta in prima persona per cui… alta la voce! Figlio di un poliziotto declassato che rischia il posto, ha deciso di trovare un’occasione in cui il padre possa mettersi in buona luce e riscattarsi. Serviebbe proprio avere tra le mani un bel caso di omicidio… Frankie comincia a riflettere, a osservare, a dedurre e poi in prima persona si avventura nel buio della notte e di una casa dalle imposte chiuse in cui si imbatte in un cadavere. Il tutto a partire da un occhio di vetro che ha ottenuto barattando una palla da baseball; una cianfrusaglia, dice l’amico che glielo ha passato, ma quando Frankie scopre che l’occhio stava nel risvolto di un paio di pataloni mandati in lavanderia, allora comincia a immaginare come possa esserci finito: indaga, cerca informazioni, pedina e si ritrova faccia a faccia con l’assassino da catturare.
Cornell Woolrich – ill. Fabrian Negrin, L’occhio di vetro (trad. di Mauro Boncompagni), Orecchio Acerbo 2019, 92 p., euro 12,50
Una Risposta a “L’occhio di vetro”