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Green Manor

27 Dic

couv_117545Sedici misteri e altrettanti delitti da risolvere, che ruotano intorno ad uno dei club per gentlemen più esclusivi della Londra vittoriana: il Green Manor.

Un vecchio cameriere viene internato nel manicomio londinese e inizia a raccontare al medico che quello che pare essere un normale club è in realtà il covo di un gruppo di uomini dediti alla progettazione e all’esecuzione dei peggiori crimi.

Una serie di racconti affascinanti e magistralmente illustrati da Denis Bodart, in una pregevole edizione che ricorda un vecchio e consunto volume.

Fabien Vehlmann, Denis Bodart, Green Manor (trad. G. Scatizzi), Bao Publishing 2015, pp.160, € 27

The Hunt – La serie

3 Lug

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In un futuro post qualcosa (malattia, contagio, non ci è dato saperlo), la razza umana si è praticamente estinta ad opera di una nuova specie: i vampiri. Gene, il protagonista di questa serie, è riuscito a sopravvivere imparando a comportarsi come un vampiro e fingendo ogni secondo. La messa in scena, pur con alti e bassi, sembra reggere bene, fino a quando Gene viene estratto a sorte per partecipare alla proverbiale Caccia. Sono anni che si crede che gli umani siano estinti, dall’ultima Caccia appunto, ma il Governatore ha in serbo una sorpresa per la popolazione: ci sono ancora degli umani rinchiusi in un luogo segreto e solo i più fortunati potranno dar loro la caccia…

Un romanzo distopico dove i vampiri sono di nuovo affamati e cattivi, che riesce a unire  le atmosfere alla Hunger Games (Divergent etc etc) agli spunti horror di libri come The Enemy.

L’intera serie vi terrà con il fiato sospeso libro dopo libro. Fukuda costruisce un mondo molto credibile, per poi smontarlo nei volumi successivi, e lo fa mantenendo sempre alto il livello di suspence.

 Andrew Fukada, The Hunt, The Prey, The Trap (trad. S. Brogli) Il Castoro

 

 

Cinder

17 Gen

Cinder è una bella sorpresa, una fresca riscrittura di Cenerentola e l’inizio di una saga in quattro volumi che ha come protagoniste le eroine delle fiabe: Scarlett (Cappuccetto Rosso), Cress (Raperonzolo) e Winter (Biancaneve). Per ora l’unico volume uscito è appunto quello dedicato a Cenerentola, qui in versione fantascientifica.

Cinder è infatti un cyborg, cioè un essere umano con rilevanti componenti cibernetiche, che vive nella Nuova Pechino con le due sorellastre e la matrigna. Il mondo dopo essere stato sconvolto da una nuova guerra mondiale, è suddiviso in macro regioni governate da diversi sovrani. Anche la Luna è stata colonizzata ed è la patria di esseri umani con particolari poteri.

La nostra eroina fa il meccanico, nasconde la sua natura cyborg, e sogna come molte coetanee di andare al gran ballo del Principe. Ma nella sua strada verso il ballo, oltre alla matrigna, si trova ad affrontare anche una nuova malattia che affligge gli abitanti della metropoli e per cui non  è ancora stata trovata una cura.

Un romanzo sci-fi che appassiona e diverte, sulla scia delle rielaborazioni delle fiabe con grande originalità e con una scrittura convincente. Se vi piace il genere non potete farvi mancare anche la serie tv Once Upon a Time!

Qui trovate il primo capitolo!

Sito dell’autrice

Marissa Meyer, Cinder Cronache lunari (trad. A. Sogne), Mondadori, 2012, pp. 400, 17,00 €

Il Circo della Notte

16 Mar

Il Circo della notte

Puoi narrare una storia che va ad innestarsi nell’anima di qualcuno, divenendone il sangue, l’io e il proposito. Quella fiaba lo smuoverà, lo spronerà, e chissà cosa mai potrebbe arrivare a fare grazie ad essa…

Il circo arriva inaspettato. Come inaspettata sorpresa questo romanzo di inizio anno. Come al solito non fidiamoci troppo dei risvolti di copertina e degli urlati “Nuovo Harry Potter” et similia. Con questi annunci  le case editrici si penalizzano da sole, riuscendo nello stesso tempo a deludere il lettore che cercava qualcosa come Potter e a sminuire un romanzo che magari sarebbe piaciuto senza esser letto con quel tarlo nella testa. Premetto subito che questo libro con Harry ha in comune pochissime cose e per lo più in condivisione con tantissima letteratura fantastica (magia e una ambientazione vagamente hogwartiana), ma è un libro che vale la pena di essere letto.Davvero.

 Un circo che non è solo un circo, ma è anche il campo di sfida di Celia e Marco, due giovani che non si conoscono e  sono legati da un’antica scomessa fatta dai propri precettori su quale magia sia più efficace, su quale la più potente, quella frutto delle capacità naturali  o quella frutto dello studio e del metodo? Un circo che arriva all’improvviso e all’improvviso scompare, non si sa dove si fermerà, ma i visitatori ne restano così colpiti da passare la vita ad inseguirlo. Il circo dei sogni, con sognatori come ammiratori. E su questo palco nasceranno anche amori teneri, contrastati, felici e combattuti.

In letteratura si trovano circhi simili (ne Il popolo dell’autunno ce n’è uno che apre solo di notte e nasconde inquietanti segreti,in Aiutovampiro è composto da Freaks!), ma questo è singolare per la poesia e per la bellezza su cui si fonda. E’ un circo fatto per stupire, per lasciarti con la bocca aperta davanti alla bellezza che quasi commuove. Non solo magia.  Questo forte richiamo all’estetica delle cose, che non è  solo apparenza, ma  un invito a rendere belle le nostre vite, spinge i sognatori ad inseguire questo circo e a volerlo così profondamente parte delle loro esistenze. E noi con loro.

Strana vita conduciamo, viaggiando a caccia dei nostri sogni di luogo in luogo.

Erin Morgenstern, Il Circo della notte (trad. Marinella Magrì), Rizzoli 2012, pp.460, € 18,50

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Night Circus 

Destroy all cars

18 Giu

Destroy all cars – Blake Nelson

Blake Nelson, Destroy all cars, Rizzoli 2010, p. 240, euro 15.

Il Mago

3 Giu

More about Il mago“Quentin Coldwater ha 17 anni, frequenta una scuola superiore di New York, è brillante e infelice come molti suoi coetanei, ed è ossessionato da una serie di romanzi che leggeva da bambino, ambientati nel mondo fantastico di Fillory. Al momento di entrare all’università, scopre con meraviglia di essere stato ammesso a un college per maghi sulle montagne dello stato di New York, dove impara a padroneggiare i misteri della magia moderna, e attraversa le esperienze tipiche di qualunque studente di college: l’amicizia, l’amore, il sesso, l’alcol, la gelosia, la noia. Dopo la laurea, però, Quentin e i suoi amici apprendono che il mondo di Fillory esiste davvero, ed è molto più cupo e pericoloso di quanto immaginavano: così il sogno dell’infanzia diventa un incubo.” Sinossi tratta dal risvolto di copertina

Certamente la fascetta sulla  copertina non aiuta (cito a memoria “per le persone a cui manca Harry Potter”), ma questo libro non è assolutamente brutto come si legge in giro per la rete. Certo non è un capolavoro di quelli che ti restano dentro per giorni e giorni, ma è un romanzo scritto bene, tradotto purtroppo male, e che ha il pregio di portare le storie di magia su di un livello diverso, più adulto e  disincantato di quelle di Harry Potter. E’ per ragazzi più grandi dei fan del maghetto, non tanto per i riferimenti al sesso o per il linguaggio più o meno volgare, quanto per il modo di trattare la tematica della crescita, del cambiamento e la vita in genere.E’ un romanzo a tratti cinico, amaro, e appunto disincantato nel suo rapportarsi con l’universo magico, ma forse c’è bisogno di un briciolo di cinismo nel rapportarsi con la magia, sommersi come siamo dai mondi zuccherati e facili a cui ci hanno abituato, dove la magia non è mai sacrificio, dove tutto è semplice e i problemi  con la magia si risolvono. Il punto focale del romanzo sembra essere in realtà non il fantastico, ma la noia. La noia come condizione tipica del nostro mondo, dalla quale crede di sfuggire Quentin entrando nel mondo magico, ma che imparerà a sue spese, è dentro di lui, non fuori.

Lev Grossman, Il Mago (trad. di Riccardo Valla), Rizzoli 2010, 514 p., euro 19,90

Troppo vicino per starti lontano

28 Mag

More about Troppo vicino per starti lontano

(…) una sorta di speranza. L’idea che si potesse ritrovare ciò che era andato perso. Mentre ci allontanavamo in auto, cercavo di immaginare come sarebbe stato aprire la porta e trovare una cosa a cui ormai avevi rinunciato. Magari era stata in posti sconosciuti, era stata imbarcata su un altro aereo ed era passata per un sacco di mani estranee, eppure, in un modo o nell’altro, aveva trovato la strada di casa ancor prima che spuntasse il giorno.

La vecchia vita di Ruby le sta tutta appesa al collo. Un laccio, e per ciondolo una chiave pesante, quella della casa gialla, l’ultima delle tante case in cui ha vissuto con la madre, in cui ha assistito ai suoi silenzi, alle sue ubriacature, alle sue ombre. Quella da cui un giorno la madre è sparita, abbandonandola, e lei ha cercato di farcela da sola, anche se le avevano staccato la corrente, perché in fondo mancavano solo sei mesi ai suoi diciotto anni. Poi i proprietari della casa se ne sono accorti (tutta colpa dell’asciugatrice che si è rotta) e hanno avvertito l’assistente sociale, la quale ha rintracciato Cora, la sorella che Ruby non vede da dieci anni. Così, all’inizio della storia, Ruby la troviamo lì: nella casa perfetta di Cora e James, in una stanza che non è la sua, in una nuova scuola per ragazzi ricchi distante trenta chilometri e centinaia di anni luce dalla sua. La prima notte Ruby afferra lo zaino con le sue poche cose e tenta la fuga, bloccata da quello che non si aspetta: uno che la copre, che la asseconda. Perché quando salta nel giardino dei vicini e il cognato la scopre, Nate la copre e le evita ogni spiegazione. Nate. Quello con cui deve andare a scuola ogni mattina. Quello gentile; l’onnipresente, il campione di nuoto, il compagno di scuola perfetto. E insieme a lui il terribile Garvais e l’insondabile Olivia e la nevrotica Harriet e la perfetta famiglia di James.
Un mondo. Nuovo. Che Ruby non vuole, ma che comincia improvvisamente a vedere con occhi diversi, scoprendo che nessuno è davvero ciò che sembra e che probabilmente lei non è l’unica a voler scappare. Ruby scopre anche una nuova verità sulla sua famiglia e sul rapporto con la sorella e poi, un mattino, pesca tra i bigliettini offerti dalla prof il tema per la sua ricerca scolastica. Ironia: il bigliettino recita LA FAMIGLIA. Che cos’è una famiglia?

Ma succedeva così, quando davi e ricevevi aiuto, o almeno stavo cominciando a capirlo: non si andava mai davvero in pari. Quel tipo di legame, una volta aperto, restava tale nel tempo.

– Quello che voglio dire è che al mondo c’è un sacco di gente. Non c’è nessuno che la pensi esattamente come te: è un dato di fatto. Perciò quando trovi una persona che ci azzecca su un paio di cose, specialmente se sono importanti… magari fai bene a tenertela stretta. No?
(…)  Era evidente che condividere qualcosa poteva portare molto lontano, o perlomeno in un posto diverso da quello che si era programmato. Come a un’amicizia o a una famiglia, o anche al semplice trovarsi sola su un cordolo di marciapiede, di sabato, cercando di raccapezzarsi.

Ecco, raccapezzarsi tra le cose che ti capitano. Quando scopri un’amica, un amore, una vita. Quando dovresti abbassare la corazza, aprire uno spiraglio nel guscio e lasciare che degli estranei non più estranei si infilino dentro. E non ci riesci.
Sarah Dessen si riconferma sicuramente all’altezza del precedente “Ti dedico una canzone”. Questo è il sito dell’autrice. Questa la canzone preferita dalla mamma di Ruby, che lei canticchia nel libro: 

Sarah Dessen, Troppo vicino per starti lontano (trad. di Giovanna Scocchera ed Elisabetta Spediacci), Mondadori 2010, 414 p., euro 16

Oggetti Smarriti

24 Mag

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Shaun Tan, Oggetti Smarriti (trad.I.Pepiciello), Elliot 2009, pp.67, € 16,50

Sarti Antonio – Come cavare un ragno dal buco

18 Mag

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Una narrazione ibrida. Sulla scia de “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret” di Selznick, un nuovo tentativo di mescolare narrazioni di parola e di segno in una nuova avventura per il commissario Sarti Antonio, impegnato nella ricerca di tre ragazzini misteriosamente volatilizzatisi ed in realtà caduti nella Bologna sotterranea dove hanno incontrato la realtà della compravendita di ragazzi stranieri. Il testo – al di là della vicenda che a volte rischia di complicarsi nella ricercatezza dei nomi e nell’intreccio di piani differenti – è uno splendido omaggio a Bologna, alla sua storia, alle sue strade. Alla Bologna sotterranea, dei canali, dei boschi, alla Bologna che sta “sotto” e che collega il centro con le colline e le periferie. Tornano alcuni dei personaggi storici del mondo diSarti Antonio e questa volta hanno il volto regalato loro da Otto Gabos.

Il sito di Loriano Macchiavelli. Il sito del fumettista Otto Gabos.

Loriano Macchiavelli – Otto Gabos, Come cavare un ragno dal buco, Leonardo Publishing 2010, 343 p., euro 18.

O sei dentro o sei fuori

26 Apr

More about O sei dentro o sei fuori– TU ami viaggiare – rettifico – Io ti sto solo venendo dietro perché sono un cretino.

Gabri si ferma e mi guarda in faccia per qualche istante. – Tu non sei un cretino – mi dice serio. – Tu mi vieni dietro perché sei mio amico e l’amicizia è anche questo: fidarsi – .

Franz e Gabri sono diversissimi: uno ordinato, l’altro disordinato; uno silenzioso, l’altro chiacchierone; uno ligio alle regole, l’altro spesso scorretto; uno razionale, l’altro emotivo. Franz, la voce narrante, è quello razionale, votato alla matematica e al nuoto, settanta vasche tutti i giorni, il figlio unico di una famiglia asettica, di un padre che pensa in bianco e nero e una madre sempre “di là”, distratta, in un posto qualunque, basta che sia altrove. A casa di Gabri invece sono in otto e  suo padre fa l’inventore. Insomma due diversi, ma complementari come gli angoli che sommati danno novanta gradi: diversi ma rivolti nella stessa direzione. E nella calura estiva di Bologna l’idea di fare una vacanza, di partire da soli per un’avventura. Perché se già ci vuole del bello e del buono per convincere i genitori di Franz a lasciarli una settimana da soli nella casa di Igea Marina, Gabri ha in mente ben altro: fingere di stare a Igea, ma in realtà andarsene sul Trasimeno a fare sci d’acqua. Sei dentro o sei fuori? Ci stai? Così un recalcitrante  Franz si trova su un treno con un grande zaino. Un treno fermo nella campagna deserta perché … ci sono due giorni di sciopero generale! Pochi giorni per un’avventura inaspettata: incontri, sorprese, delusioni, scoperte. Un romanzo sull’amicizia che cambia, sulle persone che crescono, sugli angoli complementari e quelli esplementari…

Il sito dell’autore.

Non so se sono un ragazzo o già un adulto, né se mai lo diventerò. Ma so che ogni cosa ha il suo posto e se c’è un posto per ogni cosa, così per ogni cosa ci vuole il tempo giusto e il tempo giusto è diverso per ogni cosa

Guido Sgardoli, O sei dentro o sei fuori, EL 2010, 187 p., euro 10,50.