Malvagiamente scritto e ignominiosamente illustrato dall’autrice. E così, fin dal frontespizio, sappiamo cosa ci aspetta… un romanzo gotico, una famiglia irriverente dove i genitori non sopportano i figli e i quattro figli provano lo stesso sentimento verso i genitori. Un libro letto una sera ad alta voce dal padre (perché la mamma è impegnata a fare un golfino per il gatto) dà a tutti un’idea di soluzione… la storia è Hansel e Gretel e quindi i genitori pensano a come abbandonare i loro figli e i figli a come diventare orfani. Benvenuti a casa dei perfidi Sappington, dove la tata è ripugnante, le agenzie di viaggio abominevoli, i bebé disgustosi, i piani per il futuro ignobili. Dove i piani non sempre vanno per il verso giusto, dove i vicini di casa riservano delle sorprese, dove il budino di semolino e uvetta della tata si rivela sorprendentemente delizioso e dove il lieto fine arriva. A suo modo, ma arriva.
Alla fine del libro, ci sono un glossario che spiega le parole più difficili e una bibliografia che indica la trama dei classici per ragazzi (libri del passato che sono zeppi di orfani pietosi ma attraenti, di parenti irascibili e avari, di benefattori magnanimi e di trasformazioni a opera di bambini suadenti) che vengono citati nel testo. Forse non sarebbe stato male avere un’indicazione a inizio libro della presenza di questi due strumenti.
Questo è il sito dell’autrice. Il testo originale lo potete vedere interamente su GoogleBooks.
Lois Lowry, La famiglia Sappington (trad. di Pico Floridi), Il Castoro 2009, p. 160, euro 12,50.
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