Il mostro di Mary Shelley

15 Nov

Questa è la storia di Mary Shelley e di come ha creato Frankenstein. Questa è una storia sulle Storie; racconta come nascono, cosa scatenano e come evolvono.

Splen edizioni diffonde in Italia l’opera di Mary Shelley in una nuova forma, ci confida quello che è successo prima dell’invenzione del romanzo con le parole di Lynn Fulton e le illustrazioni ad acquerello, inchiostro e matite di Felicita Sala (Illustratrice dell’anno 2020 – Premio Andersen). 

Dell’estate 1816, trascorsa con Lord Byron e Percy Shelley sul Lago di Ginevra, Mary Shelley ricorda quella notte in cui ha sognato a occhi aperti e scritto la storia del moderno Prometeo. E mentre leggiamo parole che descrivono il processo creativo, percepiamo una certa suspense, contempliamo una storia di terrore. Vediamo illustrati in una palette buisa ed essenziale temporali e ombre, topi e fantasmi, luna piena e pipistrelli. Mentre il linguaggio verbale ci svela la realtà dei fatti, il linguaggio visivo ci porta nell’immaginazione della scrittrice in un gioco narrativo conteso da parole e immagini.

In quei giorni si diceva che Galvani avesse utilizzato l’elettricità per far muovere le zampe a una rana morta. Sarà possibile animare anche una persona morta?
Le persone si chiedevano solo se una cosa si potesse fare, e non se fosse giusto farla.
Pensava Mary Shelley,
Come mi sentirei ad essere quella creatura, defunta e poi riportata in vita da un esperimento scientifico?
Mi impegnerei a trovare la causa e i suoi autori per mettere fine a questa disavventura? 

E così Mary Shelley scrive la storia di Frankenstein che dal 1818 continua a bisbigliare alle sue e ai suoi lettori, soffiando una riflessione etica sulle conseguenze delle applicazioni delle scoperte scientifiche.

Lynn Fulton – ill. Felicita Sala, Il mostro di Mary. Come Mary Shelley ha creato Frankenstein (trad. di Leonardo Taiuti), Splen Edizioni 2021, 40 p., euro 15

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