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Mollan

9 Feb

mollan-in-cucinamollan-un-giorno-con-la-nonnaEvviva: dopo Tempestina arriva in Italia un’altra bambina ritratta da Lena Anderson, questa volta a uso dei più piccoli. Formato quadrato e doppia lettura per entrambi i volumi dedicati a Mollan, bambina che immaginiamo intorno ai due anni, vestito a quadretti rossi, codini al vento. Il testo in stampatello maiuscolo scorre parallelo alle illustrazioni che a loro volta contengono rimandi: ne “Un giorno con la nonna” c’è un parallelismo di azioni sia sulla doppia pagina affiancata (lo svegliarsi, il vestirsi, il pettinarsi) sia lungo la storia quando, poche pagine dopo l’incidente di Mollan, anche alla nonna serve un cerotto: così il testo si ripete identico. C’è un rimando anche tra i due libri, ad esempio nell’immagine contenuta in entrambi, in cui la nonna e la bambina cucina insieme, dietro un tavolo su cui sono ben evidenti ingredienti e necessario.

Il quotidiano dei più piccoli viene ben rappresentato grazie anche alla pulizia della pagina, alle immagini pulite su fondo bianco, alla semplicità dei momenti proposti in cui i lettori in erba e i loro grandi potrenno rispecchiare le loro giornate.

Lena Anderson, Mollan. Un giorno con la nonna (trad. di Laura Cangemi), LupoGuido 2021, 20 p., euro 10

Lena Anderson, Mollan in cucina (trad. di Laura Cangemi), LupoGuido 2021, 20 p., euro 10

Becco giallo e pesce grigio

20 Dic

Dove vince la semplicità. Una storia breve, adatta ai piccolissimi anche se non cartonata, poche parole che conducono il lettore e chi legge insieme a lui a seguire la vicenda di Becco Giallo che vorrebbe toccare il mare e di pesce grigio che lo inghiotte. Il testo compare sulla pagina sinistra ed è scritto in stampatello maiuscolo, cosa che piacerà anche ai primi lettori autonomi. A destra invece le immagini, che rimandano al gioco forma-colore di Lionni e simili, e che sono realizzate in xilografia da Adriano Moneghetti. Sono da leggere insieme, integrandole, per seguire i personaggi e l’evoluzione della storia nello scorrere del tempo.

Perché allora non pensare anche all’utilizzo di questo albo in un altro contesto? Certo è una lettura per i più piccoli, ma sarà interessante anche mostrarlo ad altri lettori focalizzandosi appunto su come è realizzato e utilizzandolo come punto di partenza per ragionare insieme sulle tecniche: la xilografia, ma anche la serigrafia, rifacendosi ad altre opere, non ultimi i lavori più recenti di Else Edizioni di cui vi invitiamo a scoprire in particolare Chickamauga, un racconto di Ambrose Bierce illustrato da Davide Reviati.

Irene Zanello – Adriano Moneghetti, Becco giallo e pesce grigio, Albe edizioni 2019, 24 p., euro 13,50

Sul bianco e sul nero

18 Lug

Scelgo – dei quattro nuovi titoli della collana Mille giorni di Clementoni – questo titolo perché è significativo, vista la richiesta che sempre si fa di libri adatti ai piccolissimi, da sfogliare insieme fin dai primi mesi di vita: l’idea alla base di questo progetto editoriale è di fare libri per essere accolti “fin da neonati” e quindi sono cartonati quadrati che in due titoli giocano sulla stimolazione visiva, prendendo spunto proprio dal contrasto figura-sfondo e dall’uso del bianco e nero. Hanno in quarta di copertina una serie di indicazioni dove si spiega perché sono adatti allo sviluppo psicomotorio da zero a nove mesi di vita e si danno alcune indicazioni fondamentali e base che però è sempre bene riprendere.

“Sul bianco e sul nero” è affiancato da “Hasta la vista” che aggiunge il rosso e l’azzurro sempre giocando sui forti contrasti, sia nei colori all’interno delle forme, sia con lo sfondo della pagina a colore unico. Sono libri importanti che segnano la volontà dell’editoria italiana di essere attenti ai piccolissimi e quindi di offrire libri che sicuramente si adattano anche ai progetti Nati per Leggere che riguardano i più piccoli, seguendo criteri oggettivi e scientifici, a differenza di testi poco “pensati” e tanto colorati e brillantinati che rischiano di invalidare lo scopo di chi li propone nei primi mesi di vita.

La collana, in queste sua prima uscite, è affiancata da altri due titoli che invece inseriscono l’elemento fotografico, oltre una grande aletta da aprire, quasi a suggerire un accompagnamento del progetto editoriale nella crescita del suo lettore: “Io vedo io faccio” prevede per ogni doppia pagina un’illustrazione a contrasto secondo i principi seguiti nei cartonati di cui sopra e a destra un elemento che torna in fotografia e con cui interagisce il bambino che si va a scoprire nella foto sotto l’aletta da sollevare; “Io sono io sento” (che mi sembra fors eil meno riuscito) va a inserirsi nel filone dei libri “con le facce”, fotografie di facce o di particolari del corpo del bambini accompagnati da rime per cullare anche tramite la voce.

I libri riportano in quarta i nomi dei curatori della collana: saranno loro anche le rime?

Sul bianco e sul nero, Clementoni 2019, 12 p., euro 10

Hasta la vista, Clementoni 2019, 12 p., euro 10

Io vedo io faccio, Clementoni 2019, 12 p., euro 10

Io sono io sento, Clementoni 2019, 12 p., euro 10

Botanica – Anatomia

13 Giu

Jonathan Litton si occupa di libri per ragazzi, anche e in particolare a carattere divulgativo; alcuni suoi testi sono editi in Italia, come “il libro della terra” (Sassi junior, 2017) o “Intorno al mondo. Prime parole in tutte le lingue del mondo” (Doremì junior, 2016). Qui, con l’ausilio delle illustrazioni di Thomas Elliott, costruisce dei cartonati quadrati, con brevi testi in stampatello mmaiuscolo, che introducono i più piccoli alla scienza. Le prima uscite della collana “scienza Baby” di Editoriale Scienza sono dedicate alla botanica e all’anatomia: il primo mostra la varietà delle piante, l’inizio di tutto dai semi, presenta alcune immagini che permettono di vedere sotto e sopra la terra per mettere sotto gli occhi le radici. Il secondo invece fa notare quanto sia incredibile il corpo umano analizzando organi diversi nelle loro funzioni.

Cartonati resistenti; anche i colori forti sono ben dosati; le parole chiave sono evidenziate in grassetto.

Jonathan Litton – ill. Thomas Elliott, Botanica, Editoriale Scienza 2019, 24 p., euro 9,50

Pericle e il tesoro

17 Apr

La Fiera di Bologna da poco conclusa, on il suo focuso sui toddler, ha mezzo in luce, con una menzione speciale, il lavoro di Attilio Cassinelli che, nella sua lunga carriera, non ha mai smesso di essere attento all’infanzia piccola. Lo dimostra il progetto delle fiabe pubblicate da Lapis dal 2017  la ripresa successiva, in nuove storie e sempre nel medesimo formato, di personaggi che facevano parte del mondo di Attilio da anni. Sono così tornati in libreria Pericle, Orsetto, Rosso, i topini…

Tra le novità scegliamo questo “Pericle e il tesoro” che, come si diceva, mantiene le caratteristiche di cartonato quadrato, scritto in stampatello, dove la linea nera traccia figure con somme di forme geometriche primarie, in una nitidezza che piace ai piccoli lettori, accompagnata spesso tra l’altro da una palette di colori non consueta e ancora più apprezzabile per i destinatari di quest’età. Lo scegliamo perché racconta di Pericle e Samuele che riempiono il giardino di buche, affascinati dall’idea di poter trovare un tesoro, e del cane Bob, novello Elzéard Bouffier, che ha la brillante idea di mettere in ogni buca una piantina. Si coprono bene di terra le radici, si innaffiano e “fra un po’ di tempo potremo dire: Ecco il tesoro”. Un tesoro per tutti, una foresta di alberi che fa felici gli animali, e sicuramente anche gli umani. Sarebbe piaciuto molto a Jean Giono, e a noi piace altrettanto.

L’altra nuova uscita di queste prime storie di Attilio è “Orsetto e le api”, dove si dice di un altro tesoro: il miele, le api e la necessità di prati fioriti.

Attilio Cassinelli, Pericle e il tesoro, Lapis 2019, 32 p., euro 9,90

Pom e Pim

14 Feb

Formato quadrato e copertina rigida per raccontare ai più piccoli le avventure di Pom e del suo compare di pezza Pim. Avventure dal formato piccino, di quando si esce per andare a spasso e, tra fortuna e sfortuna, succedono parecchie cose: tipo trovare un soldo, poter comprare un gelato, farsi venire mal di pancia, ma proprio mentre si sta a pancia in su sul letto scoprire dove si era cacciato il palloncino colorato. Grandi illustrazioni accompagnate da un testo brevissimo che a volte si tacciono lasciando spazio a chi legge di dire, interpretare, scoprire particolari ed espressioni che danno corpo alla storia.

Il lettore si affezionerà a questo buffo duo, tenero e irresistibile: un Pom che un attimo è triste e un secondo dopo si illumina di idee, e il suo Pim elegantissimo nell’improvvisato impermeabile, pronto alla felicità che regala il poter mettere i piedi in una pozzanghera sotto l’acquazzone.

Di Olof Landström già conosciamo il tratto, grazie alle storie di Benny tradotte da Babalibri e perché è lui ad accompagnare Ulf Strak tra le pagine di Sai fischiare, Johanna?

Lena e Olof Landström, Pom e Pim (trad. di Samantha K. Milton Knowles), Beisler 2019, 28 p., euro 13

Qui ci sono le altalene

2 Gen

Questo albo nasce in un contesto particolare: un reparto di neonatologia, a contatto con i bambini nati prematuri e con chi di loro si prende cura, genitori,medici, infermieri… La ballata sul cui testo è costruito il libro nasce proprio per questi piccoli e viene dalla voce di altri bambini che l’autrice ha interrogato. Racconta il mondo, quel che c’è fuori da quelle stanze, quel che i bambini possono fare; utilizza il potere delle parole che non guariscono certo, ma curano, incoraggiano, sostengono, fan venire voglia di guardare al di là.

Non ve lo dico cosa c’è in quelle parole, le leggerete voi. Vi dico invece che accanto alle parole ci sono le illustrazioni dell’artita catalana Eva Sánchez Gómez, che prendono piede man mano che si sfoglia, prima figure appese qua e là, poi a piena pagina, come se il testo, le parole dunque potessero dare il la, lo slancio per la corsa in bicicletta, per un tuffo, una ridda festosa, un inizio di cammino. Anche per questo, per la testimonianza della forza che le parole possono avere e nel contempo della capacità delle illustrazioni di dire e bastare a se stesse, per il tutto il senso di vita che si porta appresso, è bello avere questo libro a inizio di un nuovo anno di letture.

Nell’ultima pagina c’è un QR Code per ascoltare direttamente la ballata, per voce di Monica Morini e musica di Gaetano Nenna.

Monica Morini – ill. Eva Sánchez Gómez, Qui ci sono le altalene, Edizioni Corsare 2018, 2 p., euro 18

E quella bestiolina chi è?

18 Nov

portada BICHODai vezzeggiativi e i nomignoli zuccherosi che talvolta gli adulti – bambineggiando bruttamente – danno ai più piccoli si può pure scappare, e allora perché non usare un “bestiolina” che coccola ridendo e non appiccica? Questo bel cartonato  è fatto di illustrazioni di Carmen Queralt che mettono in fila, grazie alla tecnica del collage, una galleria di bestiole: con le ali, a righe, a puntini, piacevoli e un po’ meno (sono bellissimi pure gli scarafaggi, ma qualche schizzinoso tra i lettori c’è pur sempre). Per portare alla sorpresa della pagina finale: uno specchio dove infilare il muso per scoprire la bestiolina più incredibile di tutte.

Dedicato ai Nati per Leggere e ai loro grandi, per giocare insieme e metterci la faccia.

Carmen Queralt, E quella bestiolina chi è? (trad. di Elena Cannelli), Kalandraka 2018, 26 p., euro 10

A fior di pelle

12 Nov

a fior di pelleHo concluso da poco, per la Biblioteca civica di Cuneo, un corso per insegnanti, educatori, lettori, genitori nell’ambito del progetto Nati per Leggere su rime, conte e filastrocche. Questo cartonato quadrato è perfetto per un progetto del genere: è pensato per i più piccoli e per i loro grandi, per fare legame con la voce e con il tocco; dice in rima, avvolgendo col ritmo e il suono delle parole che si fanno trama e coperta e filo; mostra immagini fotografiche in bianco e nero: finalmente, evviva, nella produzione fotografica ancora così carente nell’editoria italiana e invece così necessaria.

Alle immagini delle parti del corpo da muovere e massaggiare si affiancano rime che fanno ballare le gambe, giocare a nascondino coi pugni, camminare le mani nel soffice della chioma. Come la forza evocativa delle parole, delle metafore e dei suoni a cui si dà forma, ecco le rime che incantano. Con un apice di bellezza nei nomi delle dita, quelle parole con cui la voce può giocare che Alluce chiede a Mano per i suoi fratelli: refolo, foscolo, tombolo, scricchiolo, coccolo, scovolo, boccolo, ninnolo. Così quattro versi brevi ci ricordano anche la bellezza della nostra lingua e delle sue ricche sfumature.

E poi, pensando che questo libro nasce da un pezzetto di vita vera, è bello riconoscere e ritrovare quei riccioli bambini, quelle mani della sua grande.

Chiara Carminati – Massimiliano Tappari, A fior di pelle, Lapis 2018, 28 p., euro 10,50

Guarda fuori

29 Nov

Un senza parole che riprende l’arguzia e l’ironia delle migliori uscite di Minibombo. Un albo che infila una sequenza di campo-controcampo per giocare tra l’interno e l’esterno di una casa. Nevica e, se fuori fiocca e non ti lasciano uscire, allora si sta a guardar dalla finestra, come i due bambini della storia. Proprio la finestra diventa il tramite dello scambio, visto che questa storia è tessuta dai giochi di sguardi e dai cambi d’espressione che si leggono sui visi e sui musi.

Lì fuori, tra la neve, i bambini vedono un pettirosso, poi tre conigli, un gatto, un orso. Quel che succede, quel si dicono il lettore lo indovina e lo interpreta; ci mette le parole e magari poi vorrebbe metterci pure le gambe quando i due corrono fuori per cercare di risolvere il pasticciaccio combinato dalle bestie. Ma… be’, ve lo avevamo detto che era un campo-controcampo tra dentro e fuori!

Da non perdere per leggerlo insieme, per metterci le parole, per ridere in compagnia.

Silvia Borando, Guarda fuori, Minibombo 2017, 44 p. euro 12,90