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Aspettando il vento (battendo un colpo)

4 Ago

aspettando il ventoCi sono libri che leggo e vorrei dire subito perché tutti leggessero, come questo romanzo. Ma non è il momento, perché c’è altro, perché a volte il lusso è avere molte cose belle da fare e non aver tempo per il resto. Questo per rispondere a molti che chiedono perché il blog tace e latita. Un po’ perché sarebbero affari del blog ;-), un po’ perché in realtà i libri li raccontiamo lo stesso. Li racconto negli incontri con insegnanti e bibliotecari, on line e in presenza; li acconto talvolta sulla rivista Andersen; li rilancio a volte qui per fare prima. Possibilità ne avete!

Intanto potete leggere questo romanzo di Oskar Kroon, dalla sublime grazia leggera nel dire il quotidiano. Dove c’è un paesaggio di mare a fare da sfondo partecipe alle emozioni della protagonista; dove c’è un’isola che serve anche per mettere distanza, per fare rifugio; dove c’è una contrapposizione di colori e di modi tra Vinga, la protagonista sgargiante, e Rut che le si para davanti di nero vestita anche nelle espressioni. Dove c’è un nonno che sa davvero fare l’adulto: essere complice e lasciare alla nipote i propri spazi, essere buffo e serio, saper vedere, intuire e che conosce quando è sufficiente il silenzio, il sedere vicini, il condividere un lavoro per dire che si vuole bene. 

Oskar Koon, Aspettando il vento (trad. di Samanta K. Milton knowles), Mondadori 2021, 294 p., euro 16, ebook euro 8,99

Tutto daccapo

1 Lug

tutto daccapoIntanto lo stile: un ritmo spezzato di frasi brevi che si fa leggere e scorre veloce sotto li occhi del lettore. Una voce narrante che si dice “tu” come se si guardasse dal di fuori e che diventa perfetta per farsi sentire. Questo è l’incipit del romanzo A-dZiko Simba Gegele che arriva dalla Giamaica e che pare perfetto per essere letto a voce alta e far entrare chi ascolta dritto nella storia. Si sta lì, in piedi accanto al protagonista, un dodicenne che racconta il suo quotidiano con grande ironia, dcendo quanto è complicato crescere e trovare il proprio posto. Lui è sulla soglia dei tredici anni (quanti romanzi e fumetti in questo periodo sull’estate cruciale dei tredici anni, dove tanto cambia), ha un’insopportabile sorella di sei anni, un padre che crede che la cosa più divertente della vita sia mettere tutti i soldi su un libretto di risparmio e una madre a cui non sfugge nulla. Deve cercare di essere invisibili agli occhi del bullo di turno, mentre quando si caccia nei guai proprio per essere visto, perché qualcuno si interessi a lui, nessuno se ne accorge. Certo, crescere è difficile, ma sei a illuminare le tue giornate arriva il sorriso di Christina Parker tutto può essere sopportabile: ti fa venire voglia di ridere e dimenticare che non sei riuscito a dire a nessuno che ti è spuntato il primo pelo, ti incanta e ti fa ammettere che rifaresti tutto daccapo: preparare uno zaino per scappare se è l’unico conforto che puoi dare al tuo migliore amico, applicarti per meritarti un “eccellente” a scuola e vedere la faccia di tua madre che si illumina mentre lo legge, accompagnare in classe tua sorella per mano.

Bello che arrivino proposte da Paesi e letterature di cui spesso vediamo poco tradotto in italiano e che portino vento fresco, aria nuova e quella leggerezza che piace trovare nelle proposte di lettura per i ragazzi perché non sorvolano su nulla, ma sanno raccontare in modo lieve la realtà di ogni giorno. Da non perdere.

A-Dziko Simba Gegele, Tutto daccapo (trad. di Raffaella Belletti), Atmosphere Libri 2021,162 p., euro 16

Un’estate da morire

23 Mag

un-estate-da-morireNon bado affatto a questo blog negli ultimi mesi; succede altro, mescolo letture in francese e in spagnolo, le novità italiane che leggo le ho raccontate nei corsi a bibliotecari e insegnanti. Ma ci sono rare volte in cui leggo d’un fiato un libro e, quando rialzo la testa e i merli ricominciano a cantare, il sole a scaldare, il vento a far ondeggiare le tenere piante dell’orto, quando insomma mi tiro fuori dalla storia, so che non posso far altro che parlarne. 

Questo libro è un piccolo gioiello, di quelli che se ne stanno senza clamore nel quotidiano dei giorni, come una peonia bianca che si apre maestosa e silente, come il rosa che imporpora le guance dei cespugli di ribes. La casa editrice 21lettere già aveva proposto in traduzione a inizio anno All’orizzonte, lieve racconto autobiografico in versi di Lois Lowry, e ora mette in catalogo un alto libro in cui l’autrice narra ispirandosi ai propri ricordi e al proprio vissuto. In realtà è il primo libro della Lowry ad esser stato pubblicato, nel 1977, poi rivisto nel 2005; mette in scena una famiglia, il legame degli affetti, due sorelle coi loro battibecchi e il trasferimento in campagna perché il padre possa terminare in pace il libro che sta scrivendo. Meg è insieme determinata e insicura, vorrebbe talvolta essere socievole e bella come Molly, sicura e allegra. Molly vuole sei figli, Meg fare in modo che la gente pronunci con fierezza il suo nome per qualcosa di grandioso. Molly colleziona amici e ragazzi nella nuova scuola, Meg si appassiona di fotografia e costruisce ua camera oscura. Molly si ammala e Meg stringe amicizia con l’anziano vicino. Il papà scrive, la mamma cuce una trapunta, i due giovani vicini piantano l’orto e programmano di far nascere il loro bambino in casa. Una storia luminosa e terribile come a volte può esserlo la luce d’estate, ma bilanciata esattamente com’è la vita: la morte e la nascita, i fiori d’autunno che sostituiscono quelli del’estate, la risata che prende il posto della assurda follia. E la delicatezza con cui i sentimenti e le emozioni si dicono sulla pagina, oltre ai legami tra le persone.

Un altro libro, come in altri casi ci è successo di sottolineare, che descrive il rapporto di un’adolescente con altre persone adulte che contano nella sua vita e che non fanno parte della sua famiglia; persone che la ascoltano, la trattano da pari, non scimmiottano atteggiamenti bambineschi, ma sono oneste e franche.

Copertina perfetta con illustrazione di Jacopo Starace.

Lois Lowry, Un’estate da morire (trad. di Enrico Santachiara), 21lettere 2021, 140 p., euro 12

Bethany e la Bestia

21 Apr

bethany e la bestiaChe gran divertimento questo romanzo, in cui si ride della grossa, specie nella sua prima parte. Uno di quei libri da condividere ad alta voce, intorno a cui fare gruppo prendendo le parti della terribile Bethany nel suo confronto con la bestia e non solo. Bethany è una ragazzina che ha perso i suoi genitori molti anni prima e che vive nell’orrendo orfanotrofio gestito dalla signora Fizzlewick; è l’ospite più ingestibile, non perde occasione per fare scherzi di ogni tipo e, in modo particolare, perseguita con angherie varie un altro ragazzino a cui ruba costantemente i fumetti. Eppure è proprio lei che l’altrettanto orribile Ebezener Tweezer sceglie di portarsi a casa, con scopi meno nobili del darle l’amore di una nuova famiglia. Sotto le apparenze eleganti, gentili e giovanili infatti si nasconde un uomo di cinquecentounidici anni che ha stretto un pasto con il mostro che vive in cima ai quindici piani del suo palazzo. Tweezer è avido e ama il lusso; la bestia sputa dalla sua bocca tutto quel che le viene richiesto, oltre un elisir di lunga vita che – ingerito una volta l’anno – gli permette di mantenere il fisico di un ventenne e di godersi delle sue spropositate ricchezze. In cambio deve solo nutrirla con quel che desidera. Tutto funziona regolarmente fino al giorno in cui, al culmine di un crescendo di richieste di animali esotici, la Bestia decide di voler assaggiare un bambino.

Divertente, ma anche sottile nel dire l’animo umano e i sentimenti, il romanzo, già tradotto in trenta paesi, diventerà un film prodotto da Warner Bros. Intanto godetevi la lettura.

Jack Meggit-Phllips – ill. Isabelle Follath, Bethany e la Bestia (trad. di Giulia De Biase), Rizzoli 2021, 235 , euro 16,50, ebook euro 9,99

Pelle d’uomo

8 Apr

pelle d'uomoArriva la prossima settimana anche in italiano uno dei fumetti più premiati degli ultimi tempi (Grand Prix RTL 2020; Prix Wolinski de la BD du Point 2020; Grand prix del acritique ABCD 2021; Prix Landerneau BD 2020; Prix Ti-Zef 2020; Fauve des Lycéens 2021 al festival di Angouleme; Prix des Libraires Canal BD 2021;Prix Canal BD 2021; Prix BDstagram 2020), che ha superato in pochi mesi le centomila copie vendute e che è stato celebrato dalla giuria dei mille studenti delle scuole superiori al festival di Angouleme.

Una storia ambientata nell’Italia rinascimentale, dai temi fortemente attuali: l’identità di genere, le differenze tra maschi e femmine, il rapporto tra sessi le scelte sessuali, la ricerca dell’amore. Secondo i costumi del tempo, la giovane Bianca, figlia di nobile famiglia, viene promessa in sposa a Giovanni, giovane, bello e altrettanto ricco, erede di una stirpe di mercanti. Mentre la ragazza si interroga sul matrimonio con un uomo di cui nulla conosce, la sua madrina intanto le svela un segreto di famiglia: il possesso di una pelle di uomo, che le donne della famiglia possono indossare, trasformandosi in un giovane di bell’asptto dal nome di Lorenzo, potendo così sondare la vita da una prospettiva diversa. Sotto mentite spoglie, Bianca persorre le strade della propria città in ore in cui non le è normalmente permesso uscire di casa, frequenta bettole e compagnie che neppure avrebbe immaginato, scopre lati nascosti e inclinazioni sessuali del fidanzato. Nella pelle di Lorenzo, Bianca sperimenta, prova e si interroga, ma tante domande la seguono anche quando ripone la pelle magica e torna a vestire i propri abiti: cosa significa davvero amare? Quel è la libertà di ciascuno e quali possono essere le scelte possibili, al di là della morale imposta dalla società? Quanto e come conta il corpo per ciascuno? Nella figura del fratello maggiore della ragazza, che ha vestito gli abiti religiosi e che difende posizioni intransigenti, sono la religione e la morale a essere messe in accusa, così come i comportamenti duplici e ipocriti di molti.

Il sapore è quello di un racconto fiabesco, con tutti i suoi topoi letterari; il ritmo quello di una commedia ben sceneggiata; la figura di Bianca è centrale, ma anche Giovanni è un personaggio non certo secondario e la capacità degli autori sta nel fare di Lorenzo un terzo punto di vista. Opera ultima di Hubert, condensa molti temi che hanno profondamente toccato la vita di questo sceneggiatore di fumetti, ergendosi con toni umoristici a testo imperdibile quando vogliamo parlare di stereotipi, di libertà, di donne.

Hubert- Zanzim, Pelle d’uomo (trad. di Francesco Savino), Bao publishing 2021, 160 p., euro 20

L’ombra di ognuno

6 Apr

Ombra pagine ITA.inddQuesto albo viene dal catalogo Memo, in cui ci sono molte perle che non sarebbe male poter offrire anche a chi legge in italiano. Pluripremiato nel corso degli anni (è stato pubblicato nel 2013 e ha ricevuto i Prix Québec/Wallonie-Bruxelles de littérature de jeunesse, Prix Brindacier, Prix de la Semaine Paul Hurtmans du livre de jeunesse oltra la menzione a Bologna 2014), dispiega l’universo immaginato da Mélanie Rutten in china e acquerelli, illustrazioni che accompagnano perfettamente il testo anche nella loro disposizione, rendendo al racconto una dimensione che può essere onirica come più tangibile, a seconda di come il lettore sceglie di goderla, di identificarsi, di cogliere significati più immediati o più nascosti.

Racconta, per capitoli brevi, dell’arrivo del coniglietto a casa del cervo, di come in un nuovo rapporto si debba imparare un po’ tutto, di come un nucleo famigliare sia fatto di capacità di tener stretto e di lasciare andare. Racconta di come un bambino mascherato da soldato, un coniglietto con gli occhi rossi e un gatto che ha perso la palla possano partire insieme in un’avventura che attraversa montagne, vulcani, fiumi sotterranei, notti stellate. Dice di separazioni e fare insieme, di cadute e ferite, di morte, coraggio e gentilezza, di premura e capacità di comprendere. Dice di crescere, di case, di ombre. Dice, e lo fa con una levità tale che, saranno le illustrazioni, sarà il racconto, ma è proprio un’intensa storia di vita.

Mélanie Rutten, L’ombra di ciascuno (trad. di Sara Saorin), Camelozampa 2021, 56 p., euro 20

Stranger

4 Mar

strangerLa collana Waves di Giunti offre ottimi libri per lettori adolescenti e riconferma la linea editoriale con questo romanzo che racconta in parallelo le vite di due ragazze quasi coetanee, che vivono a distanza di una novantina di anni nella stessa città. Da un lato Emily, quindici anni, cresciuta da una madre vedova, medico nell’ospedale cittadino, che si batte ogni giorno perché la sua professionalità venga riconosciuta e non sminuita dal suo essere donna e che ha insegnato alla figlia la curiosità, l’indipendenza, l’apertura verso il prossimo. Quando il prossimo però è un ragazzo privo di memoria, ferito e nudo in cui Emily e la migliore amica si imbattono al ritorno da scuola non è semplice: per i concittadini è pericoloso, colpevole a priori di chissà cosa e sicuramente nasconde un mistero. In effetti il mistero che Tom prta con sé riguarda il suo passato e la sua famiglia e così anche Emily porterà in segreto negli anni successivi il peso di quel che conosce. Mary invece ha diciassette anni ed è appena tornata in Canada dopo il divorzio dei genitori e un evento che ha dolorosamente colpito la sua vita. Solo il confronto con la storia delle sua famiglia, in un tempo in cui tutto intorno era diverso, solo la verità che verrà a galla da ritagli di giornale, lettere e fotografie le permetteranno di affrontare anche la verità sulla sua vita e di scegliere quel che davero desidera.

Keren David, Stranger (trad. di Valentina Zaffagnini), Giunti 2021, 304 p., euro 14, ebook euro 8,99

Quel prodigio di Rex

15 Feb

prodigio rexTutti i libri di Patricia MacLachlan – quelli che abbiamo letto tempo fa in collane storiache, come “Baby”, “Primo amore” o il sublime “Sarah né bella né brutta” o Album di famiglia, così come quelli arrivati più recentementi sugli scaffali italiani – seminano perle preziose intorno a due argomenti: la vita e gli affetti (in primis, la famiglia) e le parole, quelle che stanno nei libri, quelle che si sono dette, quelle che sono sospese perché non le si riesce a dire. Anche questo ultimo romanzo conferma la grande capacità di questa autrice di confrontarsi con la misura breve e di scrivere ad altezza dei protagonisti di cui assume il punto di vista: qui sono i sette anni di Grace che si rapporta con la dura realtà di come si cresca e le cose inevitabilmente cambino. MacLachlan lo racconta però lasciando in sordina il “grande tema” e ritraendo la quotidianità di una bambina che ha per zia una scrittrice e la cui maestra pensa che abbia anche lei delle storie da raccontare. Può essere difficile però trovare proprio la storia che vuoi narrare e metterla sulle pagine di un grande quaderno; esattamente come può essere faticoso per una scrittrice trovare la partenza giusta per un nuovo libro. Forse ci vuole un po’ di magia, come quella che il cane Rex sa fare quando ne ha voglia (e per chi ne ha voglia!). Intanto ci si rende conto conto  che sorprendere gli altri è una bella sensazione e che il crescere può anche essere definito come “la vita che sta diventando grande”.

Autrice irrinunciabile per chi si occupa di ragazzi e di lettura, coi suoi libri che arrivano un po’ in punta di piedi, sempre poetici e già classici e intramontabili anche quando sono appena nati. Questo arriva in libreria giovedì; aspettatelo e intanto, a proposito di aprole, andate a rileggere Una parola dopo l’altra e Le parole di mio padre, Premio Andersen 2020 come miglior libro 9-12 anni.

Patricia MacLachlan – ill. Emilia Dzubiak, Quel prodigio di Rex (trad. di Stefania Di Mella), HarperCollins 2021, 112 p., euro 12,90, ebook 

Un comportamento estremamente illogico

14 Feb

comportamento estremamenteLo stesso autore di Fuori di testa, dritto al cuore che torna nel catalogo Mondadori con una storia a capitoli alternati, narrati in terza persona, ma ciascuno dal punto di vista dei due protagonisti. Lisa Praytor vuole scrivere una relazione da urlo, con al centro un caso eccezionale, ovviamente da lei brillantemente risolto, che la proietti dritta dritta alla facoltà di psicologia che lei ha scelto. Solomon Reed invece non esce di casa da tre anni, dopo essersi svesito ed essere entrato nella fontana davanti a scuola e aver ammesso, in primo luogo a se stesso, che gli attacchi di panico di cui soffre fanno sì che viva meglio senza dover affrontare il mondo esterno. Lisa decide che Solomon è perfetto: ne diverrà amica, lo aiuterà ad uscire di casa, scriverà un’eccellente relazione. Lui inaspettatamente la accetta e Lisa coinvolge nell’impresa anche Clark, il suo perfetto fidanzato con cui le cose però non stanno andando esattamente come lei si aspetta. Non ha messo in conto la complicità che scatta tra i due, ma nemmeno l’amicizia che vale di più di una relazione per l’università e nemmeno cosa significhi davvero aiutare qualcuno che di te comincia a fidarsi davvero tanto da sentirsi così bene da uscire in giardino e scivolare nel suo ambiente naturale, l’acqua di una piscina. 

Il lettore legge Solomon come un libro aperto: legge i suoi attacchi di panico, le ansie, le paure, ma anche quello che lui sa dei genitori, di come la scelta di non uscire di casa condizioni tutto. Legge le sfide, il coraggio, l’asso nella manica: perché questo protagonista sarà anche pieno di problemi, ma ha vinto la lotteria per la sezione genitori: un padre e una madre che gli vogliono bene così com’è e che lo amano in qualunque condizione. Cosa che invece non è successa a Lisa, a cui tocca fare i conti anche con una storia d’amore che non funziona e di fronte a cui non può far finta di nulla. Un bel romanzo per lettori adolescenti che ribadisce come la soluzione più semplice, anche se più difficile, sia dire, parlare, dirsi. E su tutto aleggia Star Trek, come un sacco di riferimenti e rimandi.

John Corey Whaley, Un comportamento estremamente illogico (trad. di Sara Marcolini), Mondadori 2021, 240 p., euro 17, ebook euro 8,99

Come uccidono le brave ragazze

13 Feb

come uccidono le brave ragazzeUn giallo ben dettagliato e avvincente che permette al lettore di seguire la ricostruzione che la protagonista fa degli avvenimenti avvenuti cinque anni prima nella cittadina in cui vive. Pippa, diciassettenne prossima a scegliere il college e affascinata da misteri e indagini, sceglie come tema della tesina di fine anno scolastico la scomparsa di Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, avvenuta appunto anni prima in circostanza alquanto misteriose. Il corpo della ragazza non è mai stato ritrovato e il caso è stato archiviato come omicidio nel momento in cui, in un messaggio lasciato al padre prima di suicidarsi, il ragazzo di Andie, Sal Singh, se ne è autoaccusato. Ma Pippa è convinta che Sal non abbia commesso un omicidio, bensì ne sia stato vittima lui stesso: lo ha conosciuto come una persona attenta, gentile e sempre dal lato giusto che l’ha aiutata contro i bulli che l’avevano presa di mira al primo anno. L’idea che ha di Sal le viene confermata dal fratello minore di lui che la affianca nelle indagini. Con una vera e propria ricostruzione del caso, fatta di ricerca di indizi, interrogatori, piste da seguire e minacce da affrontare, Pippa e Ravi risalgono nel tempo, mettendo in luce i lati oscuri di molti dei loro conoscenti e i meccanismi perversi e dolorosi che regnano in famiglie così diverse, sotto l’apparenza perfetta, da quelle in cui loro sono cresciuti.

Il romanzo fa un’accoppiata perfetta con la serie Riverdale: anche qui si scoprono i segreti e la doppiezza morale di una cittadina in cui tutti sono pronti ad additare i colpevoli (la famiglia di Sal vive isolata e segnata dagli sguardi e dalle dicerie dei concittadini) e dove ciascuno nasconde ben più di quanto si possa immaginare. Del resto anche questa storia, di cui uscirà presto un seguito, è stata opzionata per diventare una serie tv e sembra davvero aver tutti i numeri per tenere col fiato sospeso anche gli spettatori.

Holly Jackson, Come uccidono le brave ragazze (trad. Paola Maria Bonora), Rizzoli 2021, 464 p., euro 17, ebook euro 9,99