“Una misteriosa epidemia ha colpito il mondo adulto, uccidendo o riducendo a zombie gli “over 14″; i sopravvissuti si aggirano per Londra alla disperata ricerca di cibo: ragazzi coraggiosi come Arran, l’energico leader della banda del supermercato; battaglieri come Achilleus, nato per essere un guerriero; o come la dolce Maxie, sempre pronta ad aiutare i più piccoli. E poi ci sono i Grandi: Padri e Madri guidati unicamente dal loro famelico istinto, che li spinge a nutrirsi dei loro stessi figli. L’unica possibilità per Arran e i suoi è quella di raggiungere le inespugnabili mura di Buckingham Palace, dove un sempre più folto gruppo di bambini ha trovato rifugio.”
Il primo paragone che mi è venuto in mente è stato Il signore delle mosche…in chiave Zombie!!!Un libro non per stomaci delicati e cuori deboli, ma davvero avvincente e denso di inaspettati colpi di scena. La vicenda scorre seguendo differenti punti di vista, quello del capo dei ragazzi del Waitrose, poi quello della vice e quello del ragazzino rapito dai Grandi (gli Zombies), in questo modo ogni capitolo ci narra una parte della vicenda vista da angolazioni diverse. Come appunto per Il signore delle mosche, la parte interessante è tutta nel come i ragazzi reagiscono ad un mondo privo di adulti, o meglio ad un mondo dove gli adulti sono esseri stupidi che li vogliono solo divorare (nemmeno tanto sottile come metafora…). Non è assolutamente un libro moralista, anzi e può generare inaspettate discussioni.
Questo è il loro periodo (degli zombies) dopo vampiri e lupi mannari e spero che duri un po’ più a lungo, visto che le storie che li hanno come protagonisti sono decisamente più interessanti e particolari (vuoi mettere un playboy con la mascella in decomposizione???altro che Cullen).
Charlie Higson, The Enemy (trad. S. Buttazzi), De Agostini 2010, p. 382, 15,90 €
scusatemi potreste dirmi che cosa è quel simbolo in fondo alla pagina 251 di the enemy dove solo i ragazzi sono hanno evitato il contagio
Credo che sia un errore della casa editrice. A volte capita 😉
non credo che sia un errore è sicuramente qualcos’ altro.
ma cosa?