Passare col rosso

25 Mag

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Da tre mesi Boris è in prima media. Ha una grande nostalgia della sua classe elementare, dove non c’era un bullo come Corentin, dove lui andava bene com’era. Invece nella nuova classe tutto è un problema: puoi essere preso in giro perché non hai le scarpe giuste, puoi essere picchiato perché schiacci una carta di caramella mentre i tuoi compagni giocano al triangolo delle Bermude. Ti può capitare di non riuscire a reagire, di non riuscire a dire no, di seguire chi ha la voce più forte e i pugni pronti: così Boris viene coinvolto in una serie di episodi che lo portano alla sospensione, ma anche a sentirsi triste e solo e terrorizzato, a non riuscire a spiegare quello che sente davvero. Il massimo senso di solitudine lo prova quando il padre si dice deluso perché lui ha fatto delle cose in cui non credeva, cose che hanno avuto conseguenze spiacevoli per altri compagni. Finché Boris fa un semplice gesto, che gli fa venire meno paura e gli si vede bene in faccia…

Racconto brevissimo ed essenziale, asciutto, che non lascia nulla al caso. Un concentrato di episodi assai realistici, con un tocco di poesia finale (che ci sta assai bene).

Hélène Vignal, Passare col rosso (trad. di Mirella Piacentini), Camelozampa 2012, 76 p., euro 9

2 Risposte to “Passare col rosso”

  1. M domenica, 10 gennaio 2016 a 14:59 #

    Bello ci sta

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