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Al centro dell’universo

3 Ago

Emily ha deciso di correre qualche rischio per trascorrere l’estate più travolgente della sua vita. Prima di Sloane, Emily non andava alle feste, parlava a malapena con i ragazzi, non aveva mai fatto niente di folle. Ma Sloane, un vero e proprio “tornado sociale”, è la migliore amica che si possa avere e l’ha tirata fuori dal suo guscio. Eppure, poco prima di quella che doveva essere un’estate epica, Sloane… scompare. Lascia solo una misteriosa lista con tredici cose, alquanto bizzarre, che Emily dovrà fare. Per esempio: “Cogli le mele di notte”. Va bene, abbastanza facile. “Balla fino all’alba”. Perché no? “Bacia uno sconosciuto”. Che cosa?! Ma senza Sloane, Emily potrà farcela? Chissà cosa succederà, con tutta un’estate davanti e l’inaspettato aiuto dell’affascinante Frank Porter… (sinossi dal sito dell’editore)

Con questa copertina devo ammettere che la mia naturale diffidenza è stata duramente messa alla prova. Il primo approccio a questo libro è stato di epidermico rifiuto…poi ho letto molte recensioni positive su blog esteri e ho dato ascolto al vecchio adagio “mai giudicare un libro dalla copertina”. E spesso la saggezza popolare ci prende, come in questo caso.

Il gioco delle liste è dai tempi di Alta Fedeltà di Nick Hornby che mi piace un sacco e la scrittrice riesce ad uscire dal solito canone YA e a sfruttare al meglio questo espediente letterario.

La vicenda è molto credibile, perché reali sono i protagonisti, le loro dinamiche, i loro segreti ed Emily, che sembra essere una timida e basta, rivela un carattere assai più complesso e sfaccettato.

Un romanzo dove apparentemente sembra non accadere nulla, quando in realtà tutto si trasforma ad un livello più sottile, quasi invisibile e porta un grande cambiamento nelle vite dei protagonisti.

Morgan Matson, Al centro dell’universo (trad. Farsetti, Rinaldi), Newton Compton Editori, 2016, pp. 383, € 12

Panic

14 Lug

È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un’America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare? (sinossi dal sito dell’editore)

Durante gli ultimi  giorni di scuola  mi è capitato di presentare questo libro per i consigli di lettura estivi, e quando raccontavo la trama i ragazzi sgranavano gli occhi e si sussurravano il nome di un altro gioco divenuto molto famoso “grazie” al servizio delle Iene. Non mi voglio inoltrare in questo caso di disinformazione gravissimo che ha generato un reale panico tra gli adolescenti (alcuni ragazzi erano terrorizzati di ricevere una chiamata per partecipare al gioco…), ma invito tutti quelli che hanno a che fare con i ragazzi a leggere questo interessante articolo che “smonta” il caso, per dare una corretta informazione.

Il romanzo invece è ambientato durante l’estate, quando i ragazzi coinvolti nel gioco Panic si sfidano per vedere chi è in grado di superare i propri limiti e le proprie paure. Le regole sono poche e semplici: non bisogna parlare del gioco e chi non riesce a superare la prova viene eliminato. Due giudici, di cui nessuno conosce le identità, fissano i tempi e le prove da superare, danno punti e decidono chi eliminare.

La gara è vista e raccontata dalle voci di due partecipanti, Heather e Dodge, ragazzi con una vita difficile e che vedono nel gioco un possibile riscatto non solo economico.

Un romanzo estivo, dal ritmo frenetico e dal finale non scontato.

Lauren Oliver, Panic (trad. A. Intelisano), Safarà Editore, pp.368, € 18

L’universo nei tuoi occhi 

10 Mag

Affascinante. Divertente. Distaccato. Ecco le tre parole d’ordine di Jack Masselin, sedici anni e un segreto ben custodito. Jack non riesce a riconoscere il volto delle persone. Nemmeno quello dei suoi fratelli. Per questo si è dovuto impegnare molto per diventare Mister Popolarità. Si è esercitato per anni nell’impossibile arte di conoscere tutti senza conoscere davvero nessuno, di farsi amare senza amare a propria volta. Ma le cose prendono una piega inaspettata quando Jack vede per la prima volta Libby. Libby che non è come le altre ragazze. Libby che porta addosso tutto il peso dell’universo: un passato difficile e tanti, troppi chili per farsi accettare dai suoi compagni. Jack prende di mira Libby in un gioco crudele, un gioco che spedisce entrambi in presidenza. Libby però non è il tipo che si lascia umiliare, e il suo incontro con Jack diventa presto uno scontro. Al mondo non esistono due tipi più diversi di loro. Eppure.. più Jack e Libby si conoscono, meno si sentono soli. Perché ci sono persone che hanno il potere di cambiare tutto. Anche una vita intera. (dal sito dell’editore)

C’era tanta attesa per questo libro di Jennifer Niven, dopo il bellissimo Raccontami di un giorno perfetto, le attese alimentano aspettative che non sempre sono confermate. Lo dico subito, questo è comunque un libro piacevole e farete fatica a staccarvi, ma se cercate la tensione emotiva e narrativa del libro precedente, non la troverete. E’ un libro più lieve e leggero, che ha il merito di affrontare alcuni temi (come i disturbi dell’alimentazione) in modo non banale o scontato. E soprattutto c’è una protagonista che non è la classica bellezza convenzionale…

Le superiori come un inferno a cui cercare di sopravvivere è un leitmotiv dei romanzi americani che ritorna come già nel libro precedente e in tutta una serie di romanzi per giovani adulti, (13,La nobile arte di mollare tutto, Cercando Alaska…), anche se qui c’è comunque la volontà di trattare questo argomento con maggior leggerezza e anche con più ironia.

“L’unica risposta possibile è che alle persone piccole – piccole dentro – non piacciono le persone grosse.”

 

La nobile arte di mollare tutto

15 Apr

Nanette è un’atleta, figlia e studentessa modello da sempre. Ma quando il suo amato insegnante di letteratura le consegna una copia di un misterioso e ormai introvabile romanzo cult, sente che quello è il suo libro, che le sta parlando.
Quella storia e l’incontro con il suo autore fanno cambiare tutto, e grazie a loro Nanette conoscerà Lex, giovane e tormentato poeta, di cui si innamorerà. Presto però si troverà di fronte a scelte decisive e scoprirà quale prezzo può avere prendere in mano la propria vita e imparare a dire basta… (dal sito dell’editore)

Dopo “Il lato positivo” e “Perdonami, Leonard Peacock“, torna Matthew Quick con una storia che questa volta ha come protagonista una ragazza. Nanette ci ricorda per certi aspetti del suo carattere Holden e il rapporto con lo scrittore, che dopo un romanzo di grande successo si ritira a vita privata e non vuole più scrivere, richiama molto la figura di Salinger. Ma dopo questo la storia prende tutta un’altra piega e ci conduce nelle più intime vicende di una giovane combattuta tra l’essere accettata per com’è e l’essere quello che gli altri vogliono che lei sia. Genitori assenti e impegnati nel perseguire il proprio successo, una società molto centrata sui like e sull’apparire, non sono la sola immagine del mondo adulto, ci sono anche insegnanti che credono nelle possibilità di un buon libro, psicologi che non si arrendono e scrittori che cercano di essere un sostegno. E poi c’è la letteratura, Bukowski (non tutto), Sofocle e ovviamente il libro cult “La Morte di gomma da masticare” 🙂

E così forse non sono i fattori motivanti che hanno importanza quanto semplicemente partecipare… lanciarsi con la parte più autentica e migliore di sé nell’universo, con trasporto. Forse cedere alla nostra vera natura ci spinge avanti verso l’ignoto, verso obiettivi che non avevamo mai neppure sognato, ma che esistono nonostante tutto.

Aspetto che le stelle spuntino nel cielo sopra la mia testa, aspetto che il futuro mi lambisca come le onde d’acqua salata… Alcune turbolente come i miei pensieri e altre vellutate come un bel bacio.

Matthew Quick, La nobile arte del mollare tutto (Trad. G.Pastorino), Piemme, 2017, pp. 240, € 16,50 (ebook €6,99)

Fuori di testa, dritto al cuore

5 Apr

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Travis Coates ha perso la testa, alla lettera: a causa di una grave malattia, quando aveva sedici anni i medici gliel’hanno tagliata e chiusa in un freezer, in attesa dei progressi della scienza. Dopo cinque anni Travis può sperimentare il ritorno alla vita, in un futuro però molto diverso da quello che aveva immaginato.

Infatti, anche se lui è (più o meno) sempre lo stesso, intorno a Travis tutto è cambiato: i suoi genitori hanno ridipinto la sua stanza e regalato i suoi vestiti, il suo migliore amico è diventato un estraneo, e soprattutto Cate, la sua ragazza, ha un nuovo fidanzato. In questo mondo in subbuglio, però, Travis è deciso a riconquistarla. A sostenerlo c’è un’unica certezza: si vive solo due volte. (Sinossi dal sito dell’editore)

Sempre più spesso con i libri per giovani adulti ci troviamo di fronte a titoli e/o copertine fuorvianti. In questo caso il titolo originale “Noggin”, indica in termini colloquiali la testa (capoccia, zucca) e certo non è un titolo invitante, ma il titolo scelto da Mondadori ci porta ancor più fuori strada. Come già è accaduto per altri titoli (mi viene in mente “Sei passi per conquistare una ragazza“), il rischio è che questi libri non vadano poi in mano ai loro possibili lettori e vengano relegati nel genere romanzi “rosa”. E sarebbe un peccato, perchè di storie come questa con protagonisti maschili che parlano di sentimenti e di emozioni e che affrontano dubbi e paure, non ce ne sono poi tantissimi.

Il romanzo si colloca a metà tra una storia di formazione, o meglio di educazione sentimentale,e una di fantascienza alla Philip K. Dick, dove il ricorso al genere è un espediente per portare riflessioni di carattere più ampio. Il finale non è assolutamente  banale, come non lo è l’evoluzione del protagonista che passa da una visione semplicistica ed egoista della vita ad una concezione più ampia e aperta.

John Corey Whaley, Fuori di testa, dritto al cuore (trad. S.Marcolini),Mondadori 2016, pp.342 ,€ 17, (eBook €8,99)

Carve the mark

18 Mar

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In una galassia percorsa da una forza vitale chiamata corrente, ogni uomo possiede un dono, un potere unico e particolare, in grado di influenzarne il futuro

Cyra è la sorella del brutale tiranno che regna sul popolo shotet. Il suo dono, che le conferisce potere provocandole allo stesso tempo dolore, viene utilizzato dal fratello per torturare i nemici. Ma Cyra non è soltanto un’arma nelle mani del tiranno. Lei è molto più di questo. Molto più di quanto lui possa immaginare. Akos è il figlio di un contadino e di una sacerdotessa-oracolo del pacifico popolo di Thuvhe. Ha un animo generoso e nutre una lealtà assoluta nei confronti della famiglia. Da quando i soldati shotet hanno rapito lui e il fratello, l’unico suo pensiero è di liberarlo e portarlo in salvo, costi quel che costi.
Nel momento in cui Akos, grazie al suo dono, entra nel mondo di Cyra, le differenze tra le diverse origini dei due ragazzi si mostrano in tutta la loro evidenza, costringendoli a una scelta drammatica e definitiva: aiutarsi a vicenda a sopravvivere o distruggersi l’un l’altro. (sinossi dal sito dell’editore)

Veronica Roth torna con un nuovo romanzo e una nuova serie dopo Divergent, e lo fa portandoci in un universo sci-fi completamente diverso dai suoi libri precedenti.
Il discorso dei doni, poteri che nessuno conosce fino all’adolescenza, ricorda molto il bellissimo e poco conosciuto libro di Ursula Le Guin, intitolato appunto I doni, e come nel romanzo dell’autrice di Agata e Pietra Nera, il riferimento all’età di passaggio, al momento dell’affermazione della propria personalità è fondamentale per capire le vicende di Cyra e Akos. I due protagonisti infatti sono schiacciati da quello che gli altri vogliono per loro e addirittura da due “fati” che non lasciano loro la libertà di immaginarsi un futuro. Proprio attraverso questa lotta per manifestare la loro vera natura, saranno in grado di arrivare a definirsi, ma soprattutto a conoscersi e ad accettarsi. Un romanzo in cui ci sono molti spunti, difficile da definire solo come di fantascienza o di avventura, perché l’azione lascia spesso spazio all’introspezione e alle riflessioni dei protagonisti.

Veronica Roth, Carve the Mark – I predestinati (trad. R. Verde), Mondadori, 2017, 427 pp. 

Il codice Blackthorn

18 Feb

“Polveri, unguenti, erbe medicinali. E poi una grande voliera e libri, decine di libri. Entrando nella bottega di mastro Benedict Blackthorn, Christopher Rowe impara a conoscere il mondo affascinante e misterioso degli speziali. Sta muovendo i primi passi in mezzo a pozioni e medicamenti (non senza qualche scoppio), quando un misterioso culto comincia a mietere vittime tra i mastri speziali di Londra. Le morti si moltiplicano e il cerchio si stringe sempre più intorno a Christopher. A quanto pare è lui che dovrà venire a capo del mistero, interpretando enigmi e scoprendo formule alchemiche. Tra nascondigli di fortuna e fughe a rotta di collo, con una buona dose di coraggio e un amico fidato. ” (Sinossi dal sito dell’editore)

Un classico romanzo per ragazzi con ambientazione storica (siamo nel 1665) pieno di misteri, enigmi da risolvere e tanta avventura. La ricostruzione è dettagliata, ma non toglie spazio all’azione e le ricette degli speziali sono tutte autentiche, infatti un po’ stupisce e un po’ diverte l’avvertenza nelle prime pagine a non riprovare gli esperimenti perché potrebbero funzionare ed essere letali! Christopher ricorda i molti orfani letterari, ma senza dare quella sensazione di già letto, il giallo c’è e fino alla fine non si riuscirà a venire a capo della vicenda.
Un altro grande apprendista è Mog Winter, protagonista dei libri di Bajoria, serie purtroppo fuori catalogo e monca del terzo volume, mai tradotto, che merita di essere scovata nelle biblioteche e letta per immergersi nella Londra ottocentesca (L’apprendista e Il Re degli inganni, Fabbri).

Kevin Sands, Il codice Blackthorn (trad. G. Bertoldo), Rizzoli, 2016, pp. 384, € 16

Netflix e le serie tratte dai libri

2 Feb

Aggiornato il 15/05/2017

Sono mesi che seguo la programmazione di Netflix con grande interesse, sia per la politica del payperview adottata sia per la qualità delle serie e dei documentari direttamente prodotti dal canale. Ma negli ultimi mesi ho avuto modo di apprezzare ancora di più il loro operato per due motivi: l’intenzione di produrre una serie tv tratta dal romanzo 13 di Jay Asher e quel capolavoro che è Stranger Things.

Mi sono così ripromesso di condividere sul blog le serie pubblicate sul canale che sono tratte da libri.

Libri per ragazzi

Anna dai capelli rossi – Chiamatemi Anna

Dopo la versione anime dello Studio Ghibli, Netflix realizza questa bellissima serie con una protagonista che non potrete fare a meno di adorare. Complessa e moderna trasposizione di un classico.

Una serie di sfortunati eventi

Tratta dai primi quattro libri di Lemony Snicket, un incredibile Neil Patrick Harris nei panni del cattivissimo conte Olaf. Niente a che vedere con Jim Carrey. Harris è cattivo davvero!

Trollhunters

Qui trovate la recensione del libro da cui è stata tratta la serie, che ha messo insieme Guillermo del Toro e la Dreamworks. Non aggiungo altro

Giovani Adulti

13

Uno dei migliori libri per giovani adulti degli ultimi anni. Duro, spietato, ma bellissimo. Ne ho parlato qui (quasi 10 anni fa :-|). Speriamo che la serie non deluda. (Aggiornamento: la serie è stata rilasciata il primo aprile,e non delude affatto. La fotografia ricorda molto Donnie Darko, i Joy Division nella prima puntata sono un’ulteriore conferma. L’atmosfera generale ricorda anche il videogioco Life is strange.)

iBoy

Tratto da un libro del 2010 di Kevin Brooks che uscirà a maggio per Piemme.

 

Shadowhunters

In coda e per dovere di cronaca segnalo anche la serie di Shadowhunters che purtroppo non è all’altezza dei libri.

Altre produzioni tratte da romanzi e fumetti

The expanse

Tratta dai libri di James S. A. Corey è una bella serie sci-fi costruita come un classico giallo.

Dirk Gently

Ispirata alla serie di romanzi creati dal padre della Guida Galattica,  Douglas Adams, con un Elijah Wood in ottima forma 🙂

Tratte dall’universo Marvel

Jessica Jones, Daredevil, Luke Cage e Iron Fist. prossimamente la serie Defenders che li riunirà tutti.

Nessuno come noi

25 Gen

nessuno-come-noi-coverTorino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. L’equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall’arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po’ arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro.  A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l’appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell’adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell’amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando “non dovrebbe”. In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze. (Sinossi dal sito dell’editore)

Quando ho iniziato a leggere questo libro avevo dei dubbi sul poterlo o no proporre ai ragazzi di oggi (e qui ci starebbe un’ulteriore citazione anni ’80) proprio per l’ambientazione così vicina eppure così lontana dai giorni nostri, perché in 30 anni sono cambiate tantissime cose e la tecnologia ha completamente mutato il nostro modo di interagire e di comunicare. Mi sono chiesto come si sarebbe orientato un ragazzo tra i paninari, Duran Duran, Cure e Spandau Ballet. Credevo che si sarebbe perso, ma poi la storia ha preso il sopravvento e quando una storia è forte, sincera e ben raccontata, il contesto storico passa in secondo piano, anzi diventa un motivo di approfondimento, di ricerca, per capire meglio il mondo in cui si muovono Vince, Cate, Romeo e Spain. Inoltre la vicenda è davvero senza tempo, le dinamiche e gli amori sui banchi di scuola hanno dei capisaldi che travalicano gli anni e le mode.
Le amicizie che si hanno in quegli anni sono le più forti, pure e devastanti. Sono quelle che ci danno forma, che sempre inseguiremo una volta cresciuti e non perché si era o è giovani, ma proprio perché sono i primi rapporti totali (e totalizzanti) al di fuori della famiglia. “Le amicizie dei sedici anni sono quelle che lasciano i segni più profondi nella vita” scrive Gianni Rodari nella Grammatica della fantasia, e nel libro di Luca Bianchini si possono assaporare (o riassaporare) proprio quelle emozioni e vedere quei segni lasciati dalle persone che abbiamo incontrato.

L’ambientazione è in realtà più Moncalieri e Nichelino che Torino, e lo scrivo non tanto per pignoleria, ma perché è fondamentale per i protagonisti fare pace con i rispettivi ambienti e i luoghi di provenienza (come scrisse Pavese “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”) e proprio accettando e capendo le loro origini, i ragazzi saranno in grado di essere davvero se stessi.

Luca Bianchini, Nessuno come noi, Mondadori 2017, 252 p., euro 18, ebook euro 9,99

Illuminae – Illuminae file_01

28 Dic

Quel giorno, quando si è svegliata, Kady pensava che rompere con Ezra sarebbe stata la cosa più difficile da affrontare. Poche ore dopo il suo pianeta è stato invaso.
Anno 2575: il cielo di Kerenza, un pianeta poco più grande di un granello di sabbia coperto di ghiaccio e sperduto nell’universo, si oscura all’improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una squadra d’assalto delle BeiTech, una potente corporation interstellare, dà inizio all’invasione. Ed Ezra e Kady, che si rivolgono a malapena la parola, sono costretti a cercare insieme una via di fuga.
Alcuni giorni dopo, però, un mortale virus mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti. Come se non bastasse, AIDAN, l’intelligenza artificiale che dovrebbe proteggerli, pare essersi trasformato nel nemico. E nessuno dei militari incaricati delle operazioni di salvataggio sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo. Quando Kady riesce ad accedere a informazioni strettamente riservate, le è subito chiaro che l’unica persona che può aiutarla è anche l’unica con la quale pensava non avrebbe più avuto nulla a che fare.
Attraverso un corposo dossier riservato composto da resoconti militari, trascrizioni di interrogatori, rapporti medici, intercettazioni, email e tanto altro, Illuminae ci parla, documento dopo documento, del prezzo della verità, di vite spezzate e del grande coraggio di eroi di tutti i giorni. (Sinossi dal sito dell’editore)

5 reasons why

1 – un libro davvero da gustare, non solo da leggere, ma da godere con gli occhi. Ricco di illustrazioni e di trovate tipografiche che vi daranno un nuovo modo di leggere un libro.

2 – Originalità : il modo in cui viene narrata la vicenda, attraverso documenti di vario tipo dai resoconti militari alle intercettazioni, è sicuramente unico, ma il rischio di creare qualcosa di difficile da leggere era davvero alto. Gli autori riescono però nella magia e il tutto si legge di filato nonostante i continui cambi di registro, che anzi contribuiscono a dare davvero l’impressione di un racconto corale.

3 – Effetto minestrone : unire vari generi e diversi temi della fantascienza in un unico romanzo poteva essere azzardato, ma anche su questo gli scrittori sono stati davvero bravi ad amalgamare il tutto senza creare un effetto “minestrone”, ma anzi i sapori restano distinti 😉

4 – I protagonisti: reali i dialoghi, i patemi e reali soprattutto i due ragazzi sia nel modo di esprimersi che nel modo in cui vivono il loro amore (sì c’è anche una storia d’amore!)

5 – AIDAN: non vi sembrerà vero provare empatia per del silicio, ma sarà così. L’intelligenza artificiale più folle e romantica che possiate incontrare.

Amie Kaufman, Jay Kristoff, Illuminae – Illuminae file_01 (Trad. L. Fusari)Mondadori, 2016, pp. 599, € 22