La strana storia di Cappuccetto Blu

15 Feb

Che bello che arrivi in Italia questo testo di Guia Risari edito da Le Baron Perché nel 2012; a giocare con le fiabe della tradizione si cimentano volentieri autori e illustratori, qui però l’operazione parte dalla volontà di sottolineare come quella di Cappuccetto sia una storia al femminile sulla crescita, la capacità di giudizio e di scelta e su come ci si possa salvare grazie alle storie che si sanno raccontare e all’amicizia in cui si crede. Qui non ci sono cacciatori, il lupo è un ragazzino che si rivela empatico e pronto a farsi coinvolgere nel gioco, la nonna è una noiosa vecchietta ipocondriaca. E poi ci sono fantastiche note a piè di pagina per un gustoso divagare, per andare oltre; ci sono i molti riferimenti che sia il testo che le immagini fanno ad altre storie, ad altre fiabe. E c’è il gioco in cui viene tirato dentro il lettore che a volte una cosa legge e un’altra ne vede, che segue il filo delle storie che già conosce e il filo di questa che si nuova per ribadire, per tirare fuori l’essenza del personaggio.

Molto interessante e sicuramente azzeccatissimo per accompagnare questo testo lo stile dell’illustratrice francese Clémence Pollet (già conosciuto ai lettori italiani in “Dimmi cosa mangi…” e “Dimmi da cosa nasce…” editi da La Margherita, e “La treccia” uscito per Salani col testo di Laetitia Colombani) così come la sua scelta dei colori.

Guia Risari – Clémence Pollet, La strana storia di Cappuccetto Blu, Settenove 2020, 

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