Muschio

16 Giu

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Ci sono tanti modi e angolazioni diverse per narrare di un tema importante come la guerra, in questo caso la Seconda Guerra Mondiale in tutti i suoi aspetti: invasione, bombardamenti, fame, campi di concentramento, paura, ritorno alla pace e ripresa della vita quotidiana nonostante tutto. Il catalano David Cirici sceglie la voce di una cane, Muschio, che gli permette di offrire al lettore un particolare punto di vista sugli avvenimenti e sulle persone che gli ruotano intorno, quelle più prossime e quelle che esemplificano in qualche modo i vari aspetti della situazione di difficoltà.

Muschio insegue i ricordi sul filo degli odori, in particolare quelli che gli riportano alla mente Janinka, la bambina con cui è cresciuto, e suo fratello Marek. parla della sua casa, in cui vivevano i due bambini con i loro genitori, e ricorda quel che amava di quei giorni, falsati dai primi allarmi e dalle fughe nel rifugio e poi annientati definitivamente dal bombardamento che spazza via casa e famiglia. Muschio diventa allora un cane di strada; con una banda di altri cani affronta e condivide l’avventura di procurarsi del cibo, di finire in un circo come preda di un leone, di essere venduto ai soldati per abbaiare quando i prigionieri si avvicinano nel campo alle reti di filo spinato. Ma Muschio e Menta si lasciano addomesticare da un prigioniero e seguono la sua fuga verso la libertà e la pace ritrovata, per poi riprendere con lui, il filo dei giorni, gravati dal peso dei ricordi, e dall’inattesa di gioia di ritrovare volti e mani e coccole amate.

Attraverso la descrizione canina, lieve e insieme onesta, l’autore affronta il tema della guerra nelle sue diverse tragedie, accompagnato a perfezione dalle illustrazioni di Federico Appel che danno muso e volto ai protagonisti: non perdetevi i tanti animali raffigurati, i cani che vien voglia di accarezzare, il cinghiale che “fuma”, le facce quanto mai espressive. Il romanzo breve affianca al pregio di dire in modo bello temi importanti e tragici la capacità di una narrazione fluida e coinvolgente: provate a leggere ad alta voce le pagine iniziali e catturerete chi vi ascolta. Di certo un’uscita editoriale felice, anche per i lettori intorno ai dieci anni che trovano finalmente un buon libro adatto a loro, di qualità nella scrittura (e nella traduzione) e nelle ilustrazioni che lo accompagnano.

Il blog dell’autore che con questo libro ha vinto il Premio Edebé 2013.

David Cirici – ill. Federico Appel, Muschio (trad. di Francesco Ferrucci), Il Castoro 2015, 111 p., euro 13,50

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