Federico il pazzo

2 Lug

FEDERICOILPAZZODopo Mare giallo, tornano i suoni, i colori e i contrasti di Napoli nelle pagine di Patrizia Rinaldi. Tornano insieme ad Angelo, che in quella città è nato e da cui è partito troppo presto, trascinato dalla madre in diverse città italiane. Ora si cambia ancora una volta casa e scuola e bisogna imparare le regole: chi si deve salutare, dove ci si può fermare, quale banco in classe è più sicuro. Sono Mimmo e Giusy a dargli qualche coordinata: uno, tutto muscoli, cerca di fargli capire la lungua, ma soprattutto gli schemi da rispettare nel quartiere e sulle rampe delle scale di casa; l’altra, che da grande vuol fare il mecanico, gli spiega le dinamiche per non incappare in guai in classe, dove c’è chi non aspetta altro che una scusa buona per fare a botte col nuovo arrivato.

Nella classe vociante e ingestibile c’è anche Federico il Pazzo, che parla come un libro stampato di tanti anni fa, pare godere di immunità e si rivolge agli insegnanti con tanto di inchino. Ma Federico si chiama Francesco, vive sullo stesso pianerottolo di Angelo, è salito in auto tre volte soltanto in vita sua e sta sul balcone a cibare un nibbio. Perché Francesco si comporta come fosse Federico II? Perché Angelo dovrebbe raccontare bugie sulla propria vita solo per non esser preso a calci e pugni? E come si fa a far convivere la bellezza di certi scorci di Napoli con la difficoltà del quotidiano?

Dove si dice di come sia necessario guardare l’imperfezione e di come crescere significhi comprendere il limite.

Questo romanzo nella prima stesura si intitolava “Sono tornato a casa” ed è valso all’autrice il Premio Pippi nella Categoria opere inedite nel 2006.

Il sito di Patrizia Rinaldi. La pagina di Federico Appel.

Patrizia Rinaldi – disegni di Federico Appel, Federico il pazzo, Sinnos 2014, 123 p., euro 11

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