Storia di Vera

10 Gen

Le storie vere non sono come le pagine di un calendario da staccare con l’anno nuovo, sono storie che restano, che non hanno tempo. Perché appartengono a ognuno di noi.

Il Giorno della Memoria si avvicina ed ecco una nuova storia che appartiene ad ognuno di noi. La storia di Vera arriva col vento, il vento che accoglie il convoglio di ebrei che arriva al campo di concentramento. Un vento che soffia forte, freddo e contrario. Vera non sa perché si trova al campo, sente i grandi dire che ci sono persone che pensano che loro siano diversi dagli altri, ma tutti sono diversi dall’altro, anche gli alberi, anche i fiocchi di neve. E poi lei è lì con la mamma, con Anna e con Sara e, se si è tutti insieme, allora è come essere a casa. Quando Anna muore, Vera si ricorda di quello che le diceva sempre: che lei aveva un cuore grande, più grande di tutti. Così ogni notte la bambina sogna di regalare un pezzetto del suo cuore, caldo come un fuoco, ai soldati del campo. Passano i giorni, la neve smette di cadere, il vento di soffiare, i soldati di gridare. Un mattino dei soldati con una stella rossa sul berretto tolgono le recinzioni del campo e nei prati spuntano fiori.

La storia vera di Vera ha le parole e le illustrazioni di Gabriele Clima.

Gabriele Clima, Storia di Vera, San Paolo 2010, 48 p., euro 12.

Una Risposta to “Storia di Vera”

  1. Claudia Inama sabato, 21 gennaio 2017 a 10:19 #

    Non avevo letto questo libro, è un momento di poesia questo testo…, e le immagini? Soffici e dure come la neve che scende incessante sul ” Campo”. Anche il mio cuore, come quello di Vera,è divenuto piccino per l’emozione. Grazie,a nome mio e della mia amata classe.

Lascia un commento