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La stanza del lupo

30 Mag

Con uno stile essenziale e asciutto, capitoli brevi e ritmati, Clima ricostruisce la figura di un adolescente e della sua grande rabbia che lo oppone ai genitori, a volte anche agli amici; che lo fa sentire incompreso e fuori posto. Una rabbia che prende la forma di un lupo che il ragazzo è convinto di vedere e i cui attacchi presunti corrispondono ai momenti in cui la furia lo acceca.

Nico ha una ragazza di nome Claudia che lo capisce, o almeno ci va vicino la maggior parte delle volte e quando lui le permette di farlo. Con lei gioca a fare il passanuvole, rimanendo immobile a guardare nel cielo un punto fermo mentre i cirri si muovono e l’occhio vorrebbe andarci dietro. Un punto fermo, ecco di che il ragazzo avrebbe bisogno; perlomeno di vedersi riconosciuta una sua passione, quella artistica, che nella rabbia lo porta a disegnare i muri della sua stanza, mentre il padre li  fa sistematicamente ricoprire di vernice bianca in un botta e risposta che li pone costantemente su barricate contrapposte. Quando però nella stanza entra Dalì, il professore di arte, i muri diventano belli: ecco una figura che si mette dal punto di vista di Nico, che offre spiragli di luce e di possibilità.

Un romanzo in cui molti ragazzi potranno riconoscersi, almeno in alcuni tratti, in alcuni momenti. All’autore va riconosciuta l’onestà con cui, nella nota finale, riconosce quanto di autobiografico c’è nel romanzo. Qui racconta il suo romanzo.

Gabriele Clima, La stanza del lupo, San Paolo 2018, 188 p., euro 14,50

Il sole fra le dita

18 Lug

il sole fra le ditaSecondo me, per leggere questo libro dovete superare qualche stereotipo, tipo che i romanzi che hanno un forte argomento al centro poi suonino un po’ falsi, e succede talvolta. Dovete pertanto fare quel che fa il suo protagonista, Dario che a sedici anni, dopo l’ennesimo guaio a scuola, si ritrova assegnato al servizio assistenza studenti disabili: dovete andare avanti e considerare la situazione senza il pregiudizio di partenza.

Dario ci ricorda nelle pagine iniziali Angelo, il protagonista di “Ero cattivo” di Antonio Ferrara (sempre San Paolo), e ci dice la sua rabbia verso il mondo: il padre ha lasciato la famiglia e il ragazzo non ha più notizie da nove anni se non qualche cartolina, lui pensa che tutto vada da schifo e il gesto ribelle, eclatante, è lì dietro l’angolo: quando la rabbia si mescola all’insofferenza per come Andrea, in sedia a rotelle, con il suo sguardo rovesciato, viene trattato, ci vuol niente a trasformare l’uscita da scuola alla ricerca di un po’ di sole in una fuga. Il treno, la spiaggia, il vagare tra le strade di campagna verso il paese dove dovrebbe vivere il padre è da un lato la necessità di vedere coi propri occhi una realtà che non si vuole affrontare, dall’altra la costruzione di un’amicizia che segna reciprocamente i due ragazzi, creando un rapporto forte in cui si trattano da pari, cercando – ciascuno a proprio modo – di avere cura dell’altro, con rispetto ed ironia.

È un libro onesto, questo romanzo, dice di come la gente guardi con occhi pieni di pregiudizi; dice le parole, i modi, le etichette che feriscono e fanno male; dice il nero e l’apatia in cui puoi finire dopo la rabbia e molti adulti non fanno di certo bella figura: la professoressa che chiama Dario “mela marcia”; l’assistente sempre sorridente di Andrea che lo tratta zuccherosamente  come un bambino piccolo e soprattutto non ascolta le sue espressioni, le sue necessità; i genitori di Dario che, ognuno a suo modo, lo lasciano solo anche quando gli sono fisicamente accanto. È un libro onesto perché dice della fatica, della solitudine, del non trovare senso; perché dice di come a volte fuggire sia più semplice che chiamare le cose col proprio nome guardandole in faccia; perché dice di come tutto possa assumere un senso diverso e di come quel che ti è imposto possa assumere un significato fondamentale al di là di ogni aspettativa.

Il sito dell’autore. Il sito di ATHLA, l’Associazione Tempo Libero Handicappati, che si occupa di turismo accessibile e tempo libero delle persone disabili.

Gabriele Clima, Il sole fra le dita, San Paolo 2016, 175 p., euro 14,50, ebook euro 6,99

Libri per fare, libri per giocare

5 Ago

Nella postfazione di un libro di parecchi anni fa (Enrico Ferri, Giulia Ricci, Come si fa a giocare, Editori Riuniti, 1982; in qualche biblioteca è ancora reperibile) Mario Lodi racconta i suoi giochi di bambino, del tempo passato a sperimentare, progettare, costruire, adattare materiali di recupero per costruirsi giocattoli o creare nuovi oggetti. Esperienze che poi continuerà a rielaborate nella sua vita di maestro, nella Casa delle arti e del gioco e in altre attività educative. È, quello di Lodi, un racconto affascinante e rivelatore, come del resto tutti i diari delle sue attività, del nesso profondo che c’è tra fare e imparare. I tempi oggi sono profondamente cambiati dal tempo dell’infanzia di Mario Lodi, i bambini vivono in ambienti per certi versi più asfittici, sotto assedio di giocattoli e oggetti, deprivati del loro tempo e di spazi, d’altra parte per loro si aprono altre nuove forme di esplorazione del mondo. Noi e loro abbiamo bisogno di spazi e tecnologie pubbliche per apprendere come funzionano e si utilizzano i nuovi strumenti che possono trasformare i modelli digitali in oggetti fisici, ma parallelamente è necessario tenere aperto il canale di un’abilità manuale che si serve di strumenti tradizionali; di un’abilità da costruire e allenare con pazienza già da piccolissimi, pasticciando e saggiando materiali diversi per scoprire la loro duttilità o la loro resistenza, assemblarli o scomporli per dare continuamente vita a forme diverse. Pian piano si potrà scoprire come mani e pensiero si rincorrono. Quindi, insieme ai bambini esploriamo il mondo con le mani, anch’esse sono strumenti del pensare. Per farlo abbiamo pensato di segnare una nostra pista tra alcuni titoli di libri che negli ultimi tempi ci hanno particolarmente colpito per l’originalità delle proposte, per le modalità di presentazione delle procedure di realizzazione dei lavori che propongono, perché contagiosi nel trasmettere l’entusiasmo di mettere in attività le mani.
il ragazzo che trasformava le coseAnche se non suggerisce direttamente lavori manuali, è un contributo illuminante, per una riflessione sul fare, la lettura del libro di Sabina Colloredo con le illustrazioni di Gianni De Conno Il ragazzo che trasformava le cose (Carthusia 2014, euro 12,90), pubblicato in occasione dei 60 anni del Premio Compasso d’oro e per raccontare ai più piccoli la professione del designer. Cominciare dal cambiare sempre punto di vista – magari provare anche a guardare il mondo a testa in giù – per avviarsi in un viaggio dentro le cose, assorbire la loro forma e il loro senso, cambiarle e inventarne di nuove, come in fondo fa un designer, rappresenta la dimensione ideale nella quale abitare per avviare anche una trasformazione profonda: trasformarsi da consumatori di cose in creatori di cose.
Entusiasmo già nel titolo in Lo faccio io! Lavoretti per bambini e idee creative per ogni occasione di Anna Alfonsi, illustrazioni di Francesca Rossi (Lapis, 2013, euro 14,90), manuale coloratissimo di piccoli lavori per ogni occasione, spiegati chiaramente in tutte le fasi di realizzazione con l’aiuto di illustrazioni. Continua a leggere

Pisopisello

6 Feb

pisoLe filastrocche della tradizione per saltare a cavalluccio, per fare la nanna, per fare la conta. Con Pisopisello, sulla torre di Biricoccola, fino a centocinquanta (la gallina canta!). Una raccolta di filastrocche che comincia “Le filafilastrocche”, collana de La Coccinella, affiancandosi in queste prime uscite a “Canta il gallo la mattina” (illustrazioni di Simona Mulazzani), a “… e tutti fan la nanna” (illustrazioni di Filippo Brunello ). Volumi quadrati con angoli arrotondati, cartonati e resistenti a bave e morsi per cullare in rima i più piccini.

In questo testo le illustrazioni sono di Chiara Dattola: un cane nel baccello, un pesce che nuota in un mare di piselli, una luna che bacia una gallina e una bellissima insalata finale con rapanelli, pomodori, olive e galline su cui verseggiare a suon di chicchirichì!

Collana a cura di Gabriele ClimaBlog e blog di Chiara Dattola.

Pisopisello, progetto di Gabriele Clima – ilustrazioni di Chiara Dattola, La Coccinella 2012, 24 p. , euro 11,90

Storia di Vera

10 Gen

Le storie vere non sono come le pagine di un calendario da staccare con l’anno nuovo, sono storie che restano, che non hanno tempo. Perché appartengono a ognuno di noi.

Il Giorno della Memoria si avvicina ed ecco una nuova storia che appartiene ad ognuno di noi. La storia di Vera arriva col vento, il vento che accoglie il convoglio di ebrei che arriva al campo di concentramento. Un vento che soffia forte, freddo e contrario. Vera non sa perché si trova al campo, sente i grandi dire che ci sono persone che pensano che loro siano diversi dagli altri, ma tutti sono diversi dall’altro, anche gli alberi, anche i fiocchi di neve. E poi lei è lì con la mamma, con Anna e con Sara e, se si è tutti insieme, allora è come essere a casa. Quando Anna muore, Vera si ricorda di quello che le diceva sempre: che lei aveva un cuore grande, più grande di tutti. Così ogni notte la bambina sogna di regalare un pezzetto del suo cuore, caldo come un fuoco, ai soldati del campo. Passano i giorni, la neve smette di cadere, il vento di soffiare, i soldati di gridare. Un mattino dei soldati con una stella rossa sul berretto tolgono le recinzioni del campo e nei prati spuntano fiori.

La storia vera di Vera ha le parole e le illustrazioni di Gabriele Clima.

Gabriele Clima, Storia di Vera, San Paolo 2010, 48 p., euro 12.

Mumi senza memoria

18 Nov

Mumi é lo scemo del villaggio, da tutti deriso perché non ha memoria: si dimentica dove sta andando, dove abita, quanti anni ha.

Lo aiuta a non perdersi solo un filo rosso legato alla caviglia che si dipana dal frontespizio lungo  tutta la storia e gli permette di ritrovare sempre la strada di casa (nonostante i monelli e gli scherzi che gli vengono fatti in ogni dove).

Ma siamo sicuro che sia proprio Mumi quello che si é smarrito?

Un giorno nel villaggio arriva un uomo ricco, ma così ricco che tutti prima lo ammirano, poi lo invidiano, poi si invidiano e per emularlo

E comprarono, comprarono, comprarono, tanto che presto finirono la roba da comprare.

E quando finirono la roba da comprare, cominciarono a rubarsela a vicenda.

Entravano l’uno nella casa dell’altro, l’altro nella casa dell’uno, e rubavano, rubavano, rubavano,

Finché ognuno si chiuse in casa propria, per paura che qualcuno venisse ancora a rubare.

L’uomo ricco parte e in paese resta Mumi che continua a girare senza timore e a sorridere.

Lieto fine per Mumi che da canzonato diventa l’eroe del rinato villaggio.

La collana Libricuorifuori de Il Gioco di Leggere in cui esce questo titolo nasce con l’intento di parlare ai piccoli come ai grandi e Mumi è un esempio ben riuscito di questa intenzione editoriale.Il libro tratta temi universali con lievità e poesia, senza mai essere banale o retorico. Merito della penna felice di Gabriele Clima che racconta una storia  con la leggerezza di un filo di lana e di Chiara Carrer, che illustra splendidamente il tutto a partire dall’azzeccatissimo ritratto di copertina del dolce e sognante Mumi.

Ci piace anche: l’attenzione all’ambiente che Il Gioco di Leggere manifesta in questa collana in cui gli autori possono scegliere di combinare come in un menu tutti una serie di elementi a basso impatto ambientale (carte ecologiche, inchiostri vegetali, cartone riciclato…) il tutto stampato con una notevole maestria (e in questi tempi di libri troppo spesso prodotti in Cina con poca cura fa sicuramente piacere)

Qui il sito di Gabriele Clima http://www.gabrieleclima.com/

Gabriele Clima – ill. Chiara Carrer, Mumi senza memoria, Il Gioco di Leggere 2010, 32 p., euro 14.90

Tira e… racconta

5 Ago

La casa editrice La coccinella pubblica una serie di cartonati Tira e… dove si tira la freccia, l’immagine cambia e nel risvolto che abbiamo tirato fuori dal libro c’è una breve frase da leggere: i titoli pubblicati fin’ora portano alla scoperta del mondo animale, dei numeri, ecc. Arrivano ora due nuovi titoli, Tira e… indovina e Tira e … racconta: quest’ultimo, in particolare, raccoglie le fiabe più conosciute con indovinelli in rima per far apparire i personaggi (streghe, orchi, giganti…) nascosti dietro le finestrelle. Ogni pagina una fiaba diversa: un bel modo per leggere insieme ai più piccoli.

Mantegazza-Bolaffio, Tira e… contaTira e… scopriTira e… osservaTira e guarda, La Coccinella 2007, euro 6,80

Jelenkovich-Clima, Tira e… raccontaTira e… indovina, La coccinella 2008, euro 6,80