Pépite BD al Salon du livre et de la presse jeunesse de Montreuil 2019, premiato ad Angoulême in gennaio con la Fauve Jeunesse e insignito di menzione alla Fiera di Bologna, arriva in italiano questo fumetto della francese Camille Jourdy che, in tavole dai colori tenui e delicati, dispiega una storia di formazione davvero imperdibile.
Si racconta di Jo che, durante una vacanza in campeggio, si allontana dal nucleo famigliare (papà, matrigna e due “sorellastre”) che dice di non sopportare e si perde nel bosco: curiosi personaggi la portano in un mondo parallelo, tra un popolo di folletti e animali parlanti che stano progettando di rovesciare il potere di un tiranico gatto che tiene prigionieri alcuni di loro. Prendendo parte alla loro avventura e alla loro vita, Jo fa esperienza di amicizia, sentimenti, vicinanza, del prendere parte, del condividere, del prendersi cura. Si confronta dicendo la sua sull’amore, sulla famiglia; caminando con questi compagni di viaggio riesce a tirar fuori tutta la rabbia verso la situazione che sta vivendo a casa.
Con alcune frasi che restano mitiche (“Vieni, andiamo a devastare le vivande” disse il cavallo difronte a un sontuoso banchetto) e una certa dose di ironia anche da parte della protagonista che riesca anche a prendersi in giro e a sdrammatizzare, il fumetto ha vignette e tavole mute dalla delicatezza incantevole, non solo del tratto, ma anche della capacità narrativa.
Forse il corsivo in cui è scritto (peraltro già nell’edizione originale) non sarà agevole per la lettura di tutti, ma merita, tanto. Con un finale che dice che così è la vita, ma se hai un giorno hai bisogno di una fuga piena di avventura, sogni e meraviglia, c’è sempre il Paese delle Veramiglie ad accoglierti e a ristorarti.
Camille Jourdy, Nel Paese delle Veramiglie (trad. di Silvia Cavenaghi), Arka, 160 p., euro 21,50
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