Da qualche parte sulla Terra c’è un luogo dove tutto è ghiaccio e neve. Ovunque ti volti, vedi solo neve e ghiaccio e ghiaccio e neve e neve e ghiaccio. Se guardi meglio, nella neve e nel ghiaccio scorgi tre piccole sagome che se ne stanno strette l’una all’altra e contemplano il paesaggio. Ovunque si voltino, vedono solo ghiaccio e neve e neve e ghiaccio e ghiaccio e neve.
Le sagome sono quelle di tre pinguini che stanno discutendo dell’esistenza di Dio, visto che il più piccolo si è appena seduto su una farfalla, probabilmente l’ha uccisa e ora verrà punito da Dio. I più grandi sostengono che Dio è potente, ha inventato un mucchio di regole, ha un udito finissimo, una vista acutissima e una memoria di ferro. Così litigano e il più piccolo si allontana. Intanto arriva una colomba bianca ad annunciare il diluvio universale e ad offrire due biglietti non rimborsabili, posti in piedi, solo trasporto, ai due pinguini. I quali, fatti i bagagli, non se la sentono di abbandonare il loro amico e lo nascondono nella valigia. Comincia così un esilarante viaggio verso la salvezza dove il pinguino più piccolo arriva addirittura a fingersi Dio per ingannare la colomba. Finito il diluvio, siccome tutti gli animali devono scendere a coppie dall’arca e la colomba è da sola e i pinguini viaggiano in pacchetto da tre, troveranno una fantastica soluzione per presentarsi a Noè. Non solo la storia, ma anche le illustrazioni ne fanno un testo comico da leggere insieme. Piccolo, divertente racconto pluripremiato: in Francia ha ottenuto nel 2009 il Prix Sorcières delle librerie indipendenti per ragazzi e il Prix Tam Tam Jeunesse. In Germania il premio per la miglior sceneggiatura radiofonica e per il miglior testo teatrale per ragazzi. Eccone un assaggio:
Ulrich Hub e Jorg Muhle, L’arca parte alle otto. L’esistenza di Dio spiegata da tre pinguini (trad. di Bérénice Capatti), Rizzoli 2010, 86 p., euro 10.
un libro straordinario!