Il signor G.

11 Feb

Il signor G. vive in un paese avvolto nel silenzio, in un arido deserto, dove tutti lo considerano molto gentile perché saluta sempre con cortesia. Ma il signor G. non è soddisfatto, così parte improvvisamente per tornare dopo una settimana con attrezzi vari e mettersi a scavare una buca per piantare un bulbo di fiore. Ovviamente tutti lo considerano matto: un bulbo di fiore nel deserto? E per di più sostenere che quel bulbo farà della musica? Ma il signor G. crede al suo piccolo gesto rivoluzionario, cura il fiore con tutto l’amore possibile (e con un occhio al riciclaggio: il bulbo viene nutrito con la buccia della frutta mangiata!) e riesce a dimostrare davvero che un piccolo gesto può cambiar tutto, che un bulbo può fare musica, bellezza, stupore.

Una storia dell’argentino Gustavo Roldán che ci parla di una rivoluzione civile partita da un singolo e da un gesto quotidiano. Che ci ricorda l’azione dei Guerrilla Gardens (anche in Italia). E che ci piace leggere in questi giorni di aria primaverile improvvisa in cui i bulbi nei nostri giardini e nelle cassette sulle finestre cominciano a metter fuori il naso e a risvegliarsi dopo un inverno di letargo e pazienza, regalandoci l’attesa di meravigliosi fiori.

Gustavo Roldán, Il signor G. , La Nuova Frontiera Junior 2011, p. 36, euro 14

Una Risposta to “Il signor G.”

  1. Tiziana Cristiani domenica, 29 gennaio 2012 a 12:09 #

    bellissima recensione di un albo rivoluzionario, unico e prezioso, da leggere, rileggere, tenere e accanto come i sassolini di Pollicino…

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