Tag Archives: William Steig

Il dotto De Soto

11 Giu

dottor de sotoRizzoli prosegue nella pubblicazione degli albi di Steig in un grande formato che agevola il godimento delle illustrazioni e la condivisione nella lettura ad alta voce. Tocca alla coppia formata dal topo dentista De Soto e dalla moglie, sua assistente nello studio dentistico che cura con bravura tutti gli animali tranne “gatti o altri animali pericolosi” come recita l’insegna. Eppure, quando si presenta una volpe con un gran mal di denti si lasciano intenerire e passa avanti la missione di curare… per poi dover inventare un piano onde evitare di essere mangiati dal loro paziente! Ma l’astuzia vince, in un albo che piacerà a chi cerca storie dove vincono l’onestà e la capacità di architettare un piano per raggirare chi si crede più furbo.

Sono albi che funzionano bene anche come proposta di prima lettura per chi ha cominciato a muoversi agilmente tra i testi. Questo è stato insignito del National Book Award nel 1983.

William Steig, Il dottor De Soto (trad. di Mara Pace), Rizzoli 2020, 40 p., euro 16

L’isola schifosa

6 Nov

isola schifosaC’era una volta un’isola bruttissima: tutto era schifoso e terribile, dalla lava dei vulcani alle painte sbilenche e spinose, dal mare infestato da creature orribili al gelo che ogni notte ghiacciava ogni cosa. Gli animali godevano ad avvelenare e danneggiare i loro simili, erano vanitosi e invidiosi. Finché non spuntò un fiore, e poi un altro e un altro ancora: anziché godersi la sua bellezza, cominciarono ad accuarsi a vicenda, a sintonarsi, a perdere la trebisonda. E fu la guerra Così sparirono, piovve e l’isola divennne splendida.

Pubblicato nel 1969 e subito nominato dal “Boston Globe” Miglior Albo illustrato dell’Anno, l’albo condensa l’arte di Steig, offrendo al lettore un’ampia parte di illustrazioni che, con i loro colori, fanno quasi da contrappeso alla violenza e all’orrore descritto dal testo. Come sottolinea Balke nella prefazione dove racconta in sintesi come Steig lavorava, sembra quasi che l’autore si sia fatto prendere dall’urgenza dell’illustrazione, concentrandosi nel disegno e sul colore, come un bambino assorbito dalla storia a cui sta lavorando. Riuscendo così a creare un contrasto che funziona perfettamente e che arriva dritto al punto, nel suo crescendo di sostantivi e aggettivi che gonfiano la bruttura descritta.

E poi è difficile che compaia in un testo una delle mie parole preferite (urfido), e allora trovarla qui è bellissimo. Urfidamente bellissimo.

William Steig – con prefazione di Quentin Blake, L’isola schifosa (trad. di Daniela Magnoni e Mara Pace), Rizzoli 2019, 48 p., euro 16

Irene la coraggiosa

27 Nov

Se siete degli appassionati delle storie di William Steig, edite negli anni passati da Mondadori nella serie Junior +7 (quelli sottili con la costa verde, tanto per capirci); se sapete quanto funzionano letti ad alta voce alcuni suoi libri, come “Silvestro e il sassolino magico” e “Margherita e l’osso parlante” (questo era nella collana Un libro in tasca di EL), siate felici. Silvestro torna in libreria per Rizzoli, come Shrek, in un grande formato che dà respiro alle illustrazioni, con copertina cartonata. I due sono accompagnati da Irene, protagonista dell’albo scelto nel 1986 dal New York Times come miglior illustrato, un’avventura che metterà il lettore a fianco di questa coraggiosa bambina. Irene è figlia della signora Rocchetto, la sarta che ha appena finito di cucire l’abito per la duchessa, ma che si prende l’influenza e non può consegnarlo in tempo per il ballo della sera. La bambina non ci pensa due volte: si copre bene, bacia sei volte la madre e parte abbracciata alla scatola del vestito, felice sotto la neve che sta cominciando a cadere. Ben presto la nevicata si trasforma in tormenta; il vento soffia contrario e ce la mette tutta per strapparle la scatola. È un vento bisbetico (bella definizione, no?), ma Irene reagisce con la forza della rabbia: gli urla contro, gli volta la schiena e non gliela dà vinta; ha ottimi motivi e pensieri per reagire con furia anche quando finisce nella neve fino al collo, per scivolare veloce sulla scatola senza che il vento la possa raggiungere. E ha tempo anche per un ballo e per tornare a casa in carrozza.

Una storia dal sapore di fiaba e la peculiarità di essere illustrato in modo che le diverse illustrazioni paiono frammenti di un lungo piano sequenza, attraverso il quale il lettore vede la protagonista avanzare nella neve, intestardirsi, arrabbiarsi, farsi avanti tutta bagnata e reagire fino ad avere la meglio. Irene non cede davanti a nulla; non le viene probabilmente manco l’idea che si possa cedere, visto che – per quanto abbattuta – ha pur sempre un pensiero che la fa indomita e anche un po’ temeraria. Una storia da condividere ad alta voce, per poi andare a riprendere tutto quel che di Steig trovate a catalogo o sugli scaffali della biblioteca.

William Steig, Irene la coraggiosa (trad. di Mara Pace), Rizzoli 2017, 40 p., euro 15