L’edizione originale è del 1938, le illustrazioni sono quelle rimaneggiate dall’autrice nel 1959 e poi digitalizzate, la casa editrice che lo porta in Italia invece è nuova nuova. Il progetto di Risma è di pubblicare nuovi progetti editoriali e di ripescare chicche dal passato; lo fa attraverso progetti partecipativi a cui è possibile contribuire on line, ma i primi due titoli si trovano adesso anche in libreria. Accanto a un romanzo a un romanzo di Erika Casali, “Linda e la montagna di fuoco” (che ancora non ho letto), c’è questo albo: un grande formato adatto a una lettura condivisa, una particolare cura nella confezione e la possibilità di far conoscere ai lettori di oggi le avventure del Gatto Orlando che Kathleen Hale concepì come storie della buonanotte per i suoi figli.
Il bel Gatto Orlando dal pelo color marmellata d’arance decide di prendersi una vacanza e di portare la sua famiglia in campeggio ed è così convincente che il suo padrone, nonostante sia preoccupato di tutti i guai che i topi combineranno in loro assenza, partecipa addirittura fornendo la tenda. Trovano un posto perfetto, vicino a una fattoria e a un ruscello e si danno alla beata gioia del tempo libero: latte a colazione, pesce a pranzo, uova a cena; nuotate, pesca, arcobaleni dopo il temporale, gite in montagna, giochi, scoperte, nascondigli per non farsi scovare dal gatto.
Narrazione godibilissima accompagnata dall’osservazione di un mondo che fu: automobili, macchine fotografiche, aggeggi per spruzzare l’insetticida nella tenda, telegrammi, tutto ovviamente ha formati di un altro secolo e diventa allora curioso leggere bene anche le illustrazioni e osservare la natura come l’autrice la disegna, dai gufi ai vermi pelosi.
Kathleen Hale, Gatto Orlando. Vacanze in campeggio (trad. di Marina Invernizzi), Risma 2020, 32 p., euro 19
Commenti recenti