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Panic

14 Lug

È arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un’America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi.
Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio.
Sei pronto a giocare? (sinossi dal sito dell’editore)

Durante gli ultimi  giorni di scuola  mi è capitato di presentare questo libro per i consigli di lettura estivi, e quando raccontavo la trama i ragazzi sgranavano gli occhi e si sussurravano il nome di un altro gioco divenuto molto famoso “grazie” al servizio delle Iene. Non mi voglio inoltrare in questo caso di disinformazione gravissimo che ha generato un reale panico tra gli adolescenti (alcuni ragazzi erano terrorizzati di ricevere una chiamata per partecipare al gioco…), ma invito tutti quelli che hanno a che fare con i ragazzi a leggere questo interessante articolo che “smonta” il caso, per dare una corretta informazione.

Il romanzo invece è ambientato durante l’estate, quando i ragazzi coinvolti nel gioco Panic si sfidano per vedere chi è in grado di superare i propri limiti e le proprie paure. Le regole sono poche e semplici: non bisogna parlare del gioco e chi non riesce a superare la prova viene eliminato. Due giudici, di cui nessuno conosce le identità, fissano i tempi e le prove da superare, danno punti e decidono chi eliminare.

La gara è vista e raccontata dalle voci di due partecipanti, Heather e Dodge, ragazzi con una vita difficile e che vedono nel gioco un possibile riscatto non solo economico.

Un romanzo estivo, dal ritmo frenetico e dal finale non scontato.

Lauren Oliver, Panic (trad. A. Intelisano), Safarà Editore, pp.368, € 18

Rosso il sangue

17 Nov

simukkaPrimo libro della trilogia di Lumikki (Biancaneve) Andersson si rivela un giallo intrigante con una protagonista che rievoca la Lisbeth Salander di Larsson.

La storia si svolge ai giorni nostri in Finlandia, dove la giovane Lumikki frequenta la scuola superiore a Tampere. E’ una ragazza riservata, introversa, che non vuole assolutamente farsi notare, anzi sembra aver sviluppato la capacità di rendersi quasi invisibile ai suoi coetanei. La sua vita scorre senza problemi e senza sbalzi, proprio come Lumikki vuole. Ma una mattina la scoperta, nella camera oscura del laboratorio fotografico della scuole, di alcune banconote insanguinate, la costringerà a prender parte ad un’avventura di cui avrebbe fatto volentieri a meno.

Il romanzo è un page turner, che unisce al giallo vero e proprio anche il mistero del passato di Lumikki e del perché abbia scelto di vivere in modo tanto singolare. La protagonista può ricordare appunto una Lisbeth adolescente e l’ambientazione nordica influisce non poco nell’accostare questo romanzo a quelli di Larsson, anche se ovviamente non ne presenta la stessa intricata struttura.  Di libri di questo genere (giallo/thriller) per questa fascia d’età non ne sono usciti molti negli ultimi anni, una ragione in più per leggerlo e per consigliarlo.

La serie prevede tre volumi, Bianca la neve (già pubblicato da Mondadori) e Nero l’ebano (di prossima pubblicazione).

Salla Simukka, Rosso il sangue (Trad. D. Sessa), Mondadori, 2014, pp. 264, € 17, (disponibile in ebook € 8,99)

Gala Cox. Il mistero dei viaggi nel tempo

3 Feb

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 Se scappi non capisci, Gala.

Gala Cox Gloucestershire è una ragazza che frequenta il primo anno delle superiori e vive in una famiglia non proprio comune: la madre fa la medium (tramite tra i viventi e gli spiriti dei defunti) e il padre è una via di mezzo tra uno scienziato, uno storico e un ricercatore. A tener d’occhio Gala, quando i suoi sono impegnati, ci pensa Matunaaga, lo spirito di un indiano americano, che la segue sempre e si occupa di lei. Un giorno il padre scompare misteriosamente e l’armonia domestica va in frantumi. Cresce la tensione tra Gala e la madre, che sembra nascondere molti segreti. Così Gala decide di indagare da sola sulla scomparsa, anche perché si ritiene in qualche modo responsabile di quello che è avvenuto. Ma una sera riceve la visita di Nadia, la sua best friend, morta l’anno precedente in un incidente molto strano, che la supplica di andare con lei nella Londra del 1889. Infatti Nadia, morta prima del tempo, è diventata una usquead, uno spirito che chiude il caos spazio temporale generato dalla morte anzi tempo di qualcuno, e vive nel 1889 nei panni di Edvige, l’ultima vittima di Black Coat, un pericoloso assassino che vaga nella notte a Whitechapel.

Il romanzo è molto ben costruito e anche se può sembrare caotico all’inizio,  le linee narrative si srotolano agilmente e la leggibilità è totale. E’ difficile classificare il genere, perché a tratti è una ghost story, in alcuni punti è quasi fantascienza, per poi diventare un giallo a tutti gli effetti. E non ultimo anche un romanzo di formazione.
Il rimando Black Coat / Jack lo squartatore è poi davvero interessante, anche perché offre una versione “light” del serial killer più famoso di sempre e segue alcune delle suggestioni del fumetto/film From the Hell oltre che a quelle del più famoso Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

La storia vi terrà letteralmente incollati alle pagine e il personaggio di Gala, con le sue inquietudini, i suoi dubbi e le sue insicurezze vi resterà accanto anche dopo la fine della lettura… 😉

Raffaella Fenoglio, Gala Cox. Il mistero dei viaggi nel tempo, Fanucci 2014, 486 p., € 14,90, ebook € 4,99

Mio padre serial killer

24 Set

81wVNrbHZ+L._SL1500_Era una bellissima giornata. Era un bellissimo prato fiorito. L’unico problema era il cadavere.

Jazz ha un padre ingombrante: il più crudele e longevo serial killer della storia. Vuole dimostrare a tutti e soprattutto a se stesso di non essere come lui. Ma è difficile quando fin da bambino sei educato e allevato come  se il tuo unico scopo fosse quello di diventarne il degno erede.

La vita di Jazz si divide tra le normali attività di un adolescente e la paranoia di essere esattamente come il padre. Il suo già fragile equilibrio si incrina quando in città inziano delle morti misteriose che sembrerebbero l’opera di un nuovo serial killer.  Jazza allora decide di usare le sue “abilità” per dare la caccia a questo nuovo assassino.

Un romanzo molto frenetico e duro, che riflette sui condizionamenti e sull’influenza della famiglia e dell’ambiente nello sviluppo della personalità: siamo figli dei nostri padri o possiamo essere diversi?

Il blog dell’autore.

Barry Lyga, Mio padre serial killer (trad. di Stefano Massaron), Fabbri 2013, 384 p., euro 14,90, ebook euro 9,99