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Pericle e il tesoro

17 Apr

La Fiera di Bologna da poco conclusa, on il suo focuso sui toddler, ha mezzo in luce, con una menzione speciale, il lavoro di Attilio Cassinelli che, nella sua lunga carriera, non ha mai smesso di essere attento all’infanzia piccola. Lo dimostra il progetto delle fiabe pubblicate da Lapis dal 2017  la ripresa successiva, in nuove storie e sempre nel medesimo formato, di personaggi che facevano parte del mondo di Attilio da anni. Sono così tornati in libreria Pericle, Orsetto, Rosso, i topini…

Tra le novità scegliamo questo “Pericle e il tesoro” che, come si diceva, mantiene le caratteristiche di cartonato quadrato, scritto in stampatello, dove la linea nera traccia figure con somme di forme geometriche primarie, in una nitidezza che piace ai piccoli lettori, accompagnata spesso tra l’altro da una palette di colori non consueta e ancora più apprezzabile per i destinatari di quest’età. Lo scegliamo perché racconta di Pericle e Samuele che riempiono il giardino di buche, affascinati dall’idea di poter trovare un tesoro, e del cane Bob, novello Elzéard Bouffier, che ha la brillante idea di mettere in ogni buca una piantina. Si coprono bene di terra le radici, si innaffiano e “fra un po’ di tempo potremo dire: Ecco il tesoro”. Un tesoro per tutti, una foresta di alberi che fa felici gli animali, e sicuramente anche gli umani. Sarebbe piaciuto molto a Jean Giono, e a noi piace altrettanto.

L’altra nuova uscita di queste prime storie di Attilio è “Orsetto e le api”, dove si dice di un altro tesoro: il miele, le api e la necessità di prati fioriti.

Attilio Cassinelli, Pericle e il tesoro, Lapis 2019, 32 p., euro 9,90

Le volpi del deserto

10 Apr

A undici anni Morice Renard si trasferisce con la famiglia da Marsiglia in un villaggio della Corsica dove i genitori hanno acquistato un albergo: sono gli ultimi giorni di giugno del 1986, sullo sfondo i Mondiali di calcio in Messico, davanti agli occhi il decadente Hotel Napoléon e un paesaggio da sogno: mare e scogliere su cui il ragazzino sogna di registrare suoni con la sua attrezzatura speciale. La passione per le registrazioni e il sogno di diventare rumorista passano però presto in secondo piano perché la nuova casa nasconde alcuni misteri: il precedente proprietario, uno skipper tedesco con una sola mano si è suicidato, alcuni libri della sua biblioteca riportano note e strane informazioni, un marinaio tedesco che vive in paese è appena scomparso, nelle cantine dell’albergo c’è qualcosa che non quadra. A guidare Morice nella scoperta del villaggio e dei suoi abitanti e a coinvolgerlo nella ricerca di indizi è Audrey, un’intraprendente coetanea figlia del sindaco. I ragazzi scoprono una vicenda legata alla Seconda Guerra Mondiale, una strana alleanza che ha coinvolto Rommel – il generale nazista detto “la volpe del deserto” – e l’autore de “Il piccolo principe” che ha volato proprio in quella zona che ha conosciuto un ragazzino, ora anziano e cieco. Un importante tesoro nascosto coinvolge da quarant’anni una serie di persone che hanno incrociato proprio al villaggio le loro vite: anche Morice e Audrey entrano nel gioco, in un crescendo di azione e di pericolo.

In questo romanzo il lettore incontrerà Saint-Exupéry e Roald Dahl, i Goonies e Hitler, cadaveri e sottomarini nascosti, l’indipendentismo corso e il potere dei sogni. Potrà divertirsi con i protagonisti a scovare indizi nascosti in libri che ha letto, immaginare vecchie mappe custodite da ciechi, analizzare una parte di Storia sotto un’altra luce. Come nei suoi testi migliori, Baccalario sa costruire un crescendo di tensione, dando un respiro narrativo ampio che viene dalla distanza: il protagonista infatti racconta trent’anni dopo, ricostruendo non solo la vicenda, ma anche l’atmosfera famigliare e il cambio di vita e il meraviglioso paesaggio corso. I ritratti vividi dei personaggi contribuiscono a farne un romanzo che di sicuro affascinerà il lettore alla ricerca di avventura e potrà incuriosire anche gli adulti che amano ritrovare in un libro altri libri, personaggi storici, riferimenti  e rimandi, giochi di parole.

C’è un errore di accento perché in dialetto genovese c’è sì una sola parola per il mare e il male, ma è o mâ (e non o mä come riportato), ma questo è un appunto di chi sa 😉

Pierdomenico Baccalario, Le volpi del deserto, Mondadori 2018, 320 p., euro 17, ebook euro 8,99