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Il fachiro Biancatesta (e gli altri)

14 Mar

fachiro biancatestaSulla scorta delle caratteristiche della sua fortunata collana ZeroTre, Panini propone – all’interno della medesima – tre cartonati quadrati che fanno parte di un progetto editoriale curato da Teresa Porcella, condiviso con Combel Editorial, che pubblica i medesimi in spagnolo e catalano.

Cartonati con grande illustrazione per ogni pagina e breve testo che gioca su rime e assonanze, a cui si accompagna una grande aletta da sollevare (resistente e di facile presa per piccole mani), dando il via al gioco della scoperta e del cucù. A seconda del libro scelto, si affrontano i giorni della settimana, i numeri da cinque a zero o il passaggio dal giorno alla notte. Ma la vera novità è un’altra: la sorpresa finale che viene riservata dall’ultima pagina dove è presente un codice QR : inquadrandolo con smartphone o tablet si viene indirizzati sul sito dell’editore ed è possibile ascoltare la canzone che compone il testo. Sì, le rime e le assonanze sono messe in musica e quindi i piccoli lettori, con i loro adulti in accompagnamento, possono imparare a canticchiare la storia appena letta.

I testi sono sempre di Teresa Porcella; le illustrazioni invece cambiano mano di volta in volta: per queste prima uscite, si avvicendano Sophie Fatus, Giulia Orecchia e Carmen Queralt.

Teresa Porcella – Giulia Orecchia, Il fachiro Biancatesta, Panini 2016, 16 p., euro 6,50

Teresa Porcella – Carmen Queralt, E domenica?, Panini 2016, 16 p., euro 6,50

teresa Porcella – Sophie Fatus, Notte e giorno, Panini 2016, 16 p., euro 6,50

Vorrei un tempo lento

20 Nov

vorrei un tempo lento

Corre il tempo tra le immagini di Sophie Fatus; corre tra papaveri e soffioni, alberi su cui si posa la prima neve, pesci, lucciole e farfalle. Un tempo lento, quello che si invoca, un tempo per vivere con calma i momenti del quotidiano: andare a piedi a scuola, inventare pozioni con sassi ed erba, giocare con gli amici, litigare e fare pace. Ma anche un tempo zitto, perché non sempre c’è necessità di dire, a volte è sufficiente ascoltare il proprio respiro e quello di chi ci sta attorno, natura compresa e magari stare lì a sognare tranquilli ad occhi aperti. E pure un tempo stanco, per riposare noi e il tempo e l’intorno e intanto semplicemente stare.

Tra tutti i tempi che questo albo – invito a dare tempo ad ogni cosa – elenca, ecco uno splendido tempo lento “a forma di bambino / che vuole far da solo / avendoti vicino”: è il tempo dello scoprire e dell’imparare facendo, del crescere un millimetro ogni giorno, senza che ce ne si renda conto, facendosi appunto “prima fiore, poi frutto”.

Un tempo in rima, da cullare col suono delle parole, andando avanti e indietro tra le illustrazioni, sempre delicate e lievi, quasi lente come il tempo evocato nel senso migliore che possa esserci.

Luigina Dal Gobbo – Sophie Fatus, Vorrei un tempo lento, Lapis 2014, 40 p., euro 13,50

Le parole di Bianca

20 Nov

bianca

Un grande albo quadrato per parlare, attraverso la delicatezza delle immagini di Sophie Fatus, di una disabilità come il sordomutismo. Bianca, la protagonista della storia, infatti non sente e non parla. La sua interpretazione del mondo passa attraverso gli occhi e il tatto: Bianca infatti sa vedere gli occhi che sorridono, i sorrisi bugiardi, l’imbarazzo sul bordo delle orecchie; sente il naso del suo cane e le ciglia del papà quando si china a darle un bacio. Bianca racconta tutto attraverso le mani che danzano nell’aria come farfalle: allora le parole volano, occupano spazio, diventano concrete nelle illustrazioni che raccolgono, con la tecnica del collage, pezzi di carta scritta che si fanno steli di fiori, cerchietti tra i capelli, calze, pesci nel mare. Tutto si può dire, con la voce o con le mani.

Tra le diverse disabilità entrate nella narrativa per bambini e ragazzi, l’albo parla di una di quelle forse meno presenti, affrontando – grazie alle illustrazioni e all’interazione della protagonista con l’intorno – la barriera della mancanza di parole per dire e comunicare.

Chiara Lorenzoni – Sophie Fatus, Le parole di Bianca, EDT Giralangolo 2013, 32 p., euro 13,50

Ullallà!

22 Feb

Scegliamo la copertina del primo dei tre libri appena usciti per mettere in vetrina la nuova collana della Emme edizioni dedicata ai piccolissimi: volumi quadrati, cartonati e resistenti con dei bei colori lucidi, angoli arrotondati e il titolo di Ullàllà. Questi libri sono gli eredi dei famosi e apprezzati “libri coi buchi”, in cui ogni pagina prepara a quella successiva, intriga e incuriosisce il piccolo lettore, creando un filo, un legame tra le pagine. Testi brevissimi ed essenziali quando ci sono (il libro della Fatus non ne ha). Il tratto di Alessandro Sanna, attraverso la consueta poesia, dà vita a un gioco sui cinque sensi giocati tra la mamma e il suo cucciolo (diversi ad ogni pagina).  Con Tommaso Levente Tani si ripercorrono le stagioni. Con Sophie Fatus ci si sorprende ad ogni girar di pagina. Una collana che ci piace, ci convince e di cui speriamo nuove uscite altrettanto felici.

Qui la presentazione della collana.

 

Alessandro Sanna, La mamma, Emme 2011, 24 p., euro 10.

Tommaso Levente Tani, Chi c’è nel bosco?, Emme 2011, 24 p., euro 10.

Sophie Fatus, Oh oh, Emme 2011, 24 p., euro 10.