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Tutta sua madre

25 Mar

Più riguardo a Tutta sua madreQuando qualcuno ci manca, e ci manca da tanto tempo perché non fa più parte del nostro orizzonte quotidiano e perché sappiamo che non c’è più la possibilità di incontrarlo, ne ricordiamo spesso episodi buffi, frasi, modi di dire. Ricordiamo il suo della sua voce, il suo modo di ridere, i particolari minimi di alcuni momenti passati insieme. Le piccole cose che magari anche ci sorprendono perché tra tutto quello che potresti ricordare, la tua memoria salva un colore o una sfumatura di voce. Ma non ricordiamo il suo volto. Questo è il dolore della ragazzina protagonista di questo albo, che ha preso la madre da bambina e a cui nessuno parla di lei, tanto meno suo padre. Nonostante la sua allegria, la sua piacevole compagnia, l’apprezzamento degli altri, la ragazzina è triste. E piange raccontando la sua tristezza a una donna che, sotto un grande albero del parco cittadino, la invita a guardarsi allo specchio e cercare la madre nei tratti del proprio volto.

Così la ragazzina cresce guardandosi allo specchio. Quello che gli altri cambiano per vanità o per giusto riconoscimento alla propria bellezza, è invece un tentativo di ricordo e insieme di costruzione dei tratti familiari – simili, ma non uguali ai suoi – della madre. Tratti che passano di generazione, che rimangono seminati insieme a certe frasi, a certi modi di dire che, da soli, bastano a scatenare racconti e ricordi e lacrime. Lacrime felici, quando finalmente si riconosce e si dice.

Il sito dell’illustratrice.

Roddy Doyle – ill. di Freya Blackwood, Tutta sua madre (trad. di Monica Romanò), Salani 2013, 32 p., euro 10.

La gita di mezzanotte

10 Lug

More about La gita di mezzanotteMary ha dodici anni, ma tra otto mesi ne compirà tredici e sarà una teenager. Ha due fratelli più grandi (troppo grandi, dice lei, troppo grandi per abbracciare, per parlare senza mugugnare) e una nonna all’ospedale, sta imparando a cucinare e la sua migliore amica si è appena trasferita così le tocca tornare a casa da scuola da sola, sentendone forte la mancanza. Proprio mentre è di ritorno incontra Tansey sulla sua strada. Tansey è anziana, ma in realtà non lo è: è una donna giovane che indossa abiti e modi di dire di altri tempi ed è questo che la fa apparire fuori tempo. Insomma, Tansey, così diafana e così informata sulla nonna di Mary, è un fantasma. Il fantasma della sua bisnonna, morta molto giovane lasciando due figli piccoli. Comincia così un incontro e un confronto, di somiglianze e di generazioni, di ricordi e di desideri, tra quattro donne della stessa famiglia: Mary, sua mamma Scarlett, sua nonna Emer e Tansey. Di ognuna conosciamo il punto di vista, i ricordi, i desideri, che si raccolgono in una gita notturna alla fattoria da cui proviene la loro famiglia.

Un romanzo dolceamaro, dove si cammina consapevolmente sul filo tra la vita e la morte, dove si svelano segreti, dove si cercano somiglianze, dove il tempo per un attimo perde significato, dove si sorride per la battuta sempre pronta di Mary, a cui tutti rimproverano di essere insolente, mantre lei si ritiene semplicemente sincera.

Un po’ difficoltoso da seguire negli scambi di battute tra Mary e la mamma, nei giochi di parole (e quelli sui punti interrogativi che la voce può seminare qua e là). Un viaggio dove c’è tutto quello che è vita.

Il sito di Roddy Doyle. Si può ascoltare questa storia anche in audiolibro (sempre Salani, euro 18,80).

Roddy Doyle, La gita di mezzanotte (trad. di Alessandro Peroni), Salani 2012, 158 p., euro 11

Dentro la foresta

4 Nov

Dentro una foresta della Lapponia, dove i cani trainano le slitte, la neve confonde ogni traccia, non si vedono sentieri, perdersi è un nulla. Dentro un’altra foresta, quella dell’adolescenza, dell’inquietudine, dell’indifferenza che nasconde le fragilità, una foresta di rabbia dove perdersi è un nulla. I tre figli di Frank e le loro due madri: Johnny e Tom, che partono con la loro mamma per una vacanza lontano dall’Irlanda, e Grannie, che dopo quattordici anni incontra la madre che l’ha abbandonata per volare a New York. Storie di madri e di figli, storie sul perdersi e sul ritrovarsi, metaforicamente e no.
Questo libro è stato pubblicato originariamente come romanzo per ragazzi: è una storia di crescita, di punti di incontro tra adulti e ragazzi, di scontro, di mani tese, di farsi piccoli, di sentirsi grandi.

Roddy Doyle, Dentro la foresta (trad. di Giuliana Zeuli), Guanda 2008, p. 208, euro 14,50.

Click. Dieci voci, una storia

23 Mag

Le fotografie sono una forma di sopravvivenza alla morte che anche i ragazzi possono capire, dice Nick Hornby a margine di questo lavoro. La fotografia è il mestiere del protagonista di questa storia, George Keane, fotoreporter che ha ritratto i grandi avvenimenti e i personaggi importanti del secondo Novecento. Un protagonista assente perché la vicenda si apre sulla sua morte, un protagonista in senso assoluto perché il suo sguardo, le sue fotografie, i suoi viaggi sono l’essenza della storia stessa. Una macchina fotografica e una scatola di conchiglie lasciate in eredità ai due nipoti permetteranno loro di imparare a vedere.
Un romanzo singolare nato dalla penna di dieci famosi autori (in ordine, Linda Sue Park, David Almond, Eoin Colfer, Deborah Ellis, Nick Hornby, Roddy Doyle, Tim Wynne-Jones, Ruth Ozeki, Margo Lanagan, Gregory Maguire)che hanno scritto ciascuno un capitolo della storia dove è possibile rintracciare lo stile e le peculiarità di ciascuno: in alcuni casi, l’intreccio è curato al punto che quasi non si sente il passaggio da una penna ad un’altra.
Parte dei diritti del libro saranno devoluti ad Amnesty International, proprio perché si parla di diritti umani.

Click. Dieci voci, una storia, Rizzoli 2008, 267 p., 16 euro.