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Il Piccolo Regno

28 Apr

Degli eroi. Questo eravamo. Vivevamo estati eterne, dominate dalla voglia di lasciarci alle spalle la città in cui avevamo trascorso l’inverno, e guadagnare spazio, liberarci dalla costrizione delle sciarpe e dei cappotti.

Nell’estate inglese degli anni Trenta, quattro ragazzi vivono l’avventura che li trasporterà nell’età adulta, quella della Gente Alta, così diversa e incomprensibile.

Merlo, Lepre, Ranocchio e Tasso (voce narrante), passano da sempre l’estate nella casa di campagna. Sono anni in cui la Gente Bassa è ancora in grado di parlare e capire la voce degli animali, da cui i soprannomi dei protagonisti; è il tempo della spensieratezza, della leggerezza e dell’avventura. Fino a quando la scoperta e la violazione di un’antica tomba, trascinerà il quartetto a confrontarsi con altri aspetti della vita e con la durezza della maturità.

Un romanzo sull’età di passaggio, sul superamento della soglia, su cosa vuol dire essere bambini e su cosa significa non esserlo più. Tra i personaggi ritroviamo anche Lawrence d’Arabia, già protagonista di Stella del Mattino sempre di Wu Ming 4, che qui compare negli ultimi anni della sua vita, sotto una luce molto diversa.

Leggendo Il Piccolo Regno si ha l’impressione di leggere un classico della letteratura inglese per ragazzi, di immergersi nelle atmosfere del Giardino Segreto e degli altri romanzi inglesi dell’epoca (ma anche romanzi contemporanei, come il ciclo di Wildwood) C’è solo una nota più malinconica e dolente, che fa da sfondo a tutta l’opera e che la rende per questo, a mio parere, più adatta ad un pubblico più grande.

Come ogni classico che si rispetti è presente una mappa per orientarsi e per seguire gli spostamenti della Gente Bassa.

Per la Gente Alta che vuole approfondire i molti riferimenti del romanzo vi rimando a questo articolo di Wu Ming.

Wu Ming 4, Il Piccolo Regno, Bompiani 2016, pp.231, euro 13

I kill Giants

14 Giu

Barbara è una ragazza appassionata di giochi di ruolo e di fantasy. Vive con la sorella maggiore e il fratello in una casa che si affaccia sull’oceano. A scuola è oggetto di scherzi e di molestie da parte della bulla di turno. A casa dorme in cantina perchè al primo piano c’è un orrore che non vuole affrontare. Ma fortunatamente Barbara è anche la detentrice del magico martello Coveleski, in grado di distruggere i giganti. Infatti la giovane passa le giorante a costruire trappole e sistemi di difesa contro i giganti, portatori di caos e distruzione, e come dichiara ad un motivatore in visita alla scuola, lei “Uccide Giganti”.

Un fumetto fantastico che è in realtà una storia di formazione, una storia di limen, tra l’infanzia e l’adolescenza, e della difficoltà di attraversare questo doloroso confine senza la guida di un adulto. Gli autori riescono nel sottile gioco di non chiarire  se quello che accade è solo frutto dell’immaginazione di Barbara o se è davvero successo. Un fumetto delicato, commuovente, con una protagonista che non dimenticherete facilmente.

Joe Kelly, JM Ken Niimura, I kill Giants, Bao, 2013, pp.200, €15 (disponibile anche in ebook)