Ci sono tante cose in questo albo di Gus Gordon, scrittore e illustratore australiano con la passione per la Grande Mela. Siamo a New York dove, tra l’anonima moltitudine, si intrecciano le vite (animali umanizzati) di Herman Schubert, appassionato musicista d’oboe (musicista, e che altro poteva essere? ) e Rosie Bloom, una “giovane fanciulla in fiore”amante del bel canto.
E’ l’amore per la musica il fil rouge del libro; la musica, ma anche passioni culinarie non molto raffinate (siamo negli USA, del resto), i film che parlano di oceano, la grande metropoli con le sue strade, i suoi palazzi, i parchi e i locali notturni. New York che ti accoglie e ti stupisce e a volte ti respinge, se la fortuna non gira nel verso giusto. A volte ti fa sentire solo, finché non trovi l’anima gemella.
La musica di Herman e il canto di Rosie vengono uditi reciprocamente e la melodia accompagnerà le loro giornate; pur senza vedersi, saranno uniti da un legame molto speciale.
Sia Herman che Rosie fanno un lavoro poco creativo, lui venditore in un call center, lei lavapiatti al ristorante. Nello stesso momento, per “scarso rendimento”, entrambi saranno licenziati. La musica e il canto che avevano udito in un giorno felice sembrano ormai solo un ricordo lontano. Poi, dopo il comprensibile smarrimento, la crisi narrata senza sotterfugi, il narratore ci accompagna progressivamente verso il lieto fine.
Musica e canzoni su un tetto vista grattacieli illuminati. Un tributo a molti film, a molte colonne sonore che si sembra di ascoltare dalla prima all’ultima pagina, complice anche una divertente copertina che richiama i vecchi dischi.
Il sito di Gordon.
Gus Gordon, Herman e Rosie (trad. di Elena Carloni), Motta junior 2015, 40 p., euro 12
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