Massimiliano Tappari e Alessandro Sanna regalano al lettore non solo un libro, ma un invito a guardare e a immaginare partendo dall’intorno, dalle crepe sui muri, dai segni, dalle ombre. In questo libro che potremo definire “a quattr’occhi” danno voce a una doppia possibilità di guardare: da un lato guardarsi intorno e cogliere particolari che abbiamo davanti sempre e proprio per questo non notiamo: sono appunto muri scrostati, segni sul marciapiede che calpestiamo o sui gradini che saliamo; dall’altro dare libera voce alla fantasia e immaginarci intorno storie, farne sfondi o parti essenziali di personaggi e narrazioni.
Si susseguono allora uomini e animali, alpinisti e tigri, persone in fuga e pesci e sembra che di pagina in pagina un filo leghi le varie scene a farne storie a più quadri. Allora il lettore può aggiungere una voce terza, la sua e inventare davvero nomi, azioni, pregressi e seguiti ad ogni scena e dar vita a un microcosmo nascosto tra le pieghe di quel che ha sotto gli occhi.
Con pagine finali in cui ciascuno può esercitarsi a immaginare, aggiungere, disegnare e magari provare a confrontarsi in più lettori davanti a una stessa immagine, per vedere quel che viene fuori quando sono teste diverse a vedere e quindi a interpretare.
Il sito di Alessandro Sanna.
Massimiliano Tappari – Alessandro Sanna, Miramuri, Terre di Mezzo 2015, 144 p., euro 12,50
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