Con la consueta attenzione grafica a cui ci ha abituto RueBallu per la collana “Jeunesse ottopiù”, una nuova biografia per racconto potremmo dire. L’idea alla base della collana, come già saprà chi ne ha sfogliato i titoli precedenti, è quella di raccontare un autore, un personaggio del passato non di certo in modo esaustivo, ma in modo evocativo per far cogliere al lettore certi aspetti, certe sfumature, per introdurlo al suo modo di scrivere, alle sue poesie nel caso ad esempio di Emily Dickinson e Antonia Pozzi.
Qui Federica Iacobelli sceglie di raccontare Lev Tolstoj per quadri: ogni capitolo procede brevemente nella sua vita, da bambino fino alla vecchiaia, incentrandosi sul suo rapporto con la terra, con il luogo in cui è nato, coi campi che circondano la casa e con le famiglie di contadini che li lavorano. Appaiono le sue opere, attraverso la riflessione che l’autore ne fa, le domande che si pone. Il filo rosso è una parola, felicità, che corre lungo tutto il volume, insieme alle illustrazioni di Pia Valentinis che qui sceglie una palette di colori quanto mai apropriata ed efficace.
Federica Iacobelli, Lev della Radura. Un racconto con Tolstoj, rueBallu 2020, 108 p., euro 19
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