Una paura, un imbarazzo, un disagio che non si sa come affrontare e che finiscono per condizionare lo stare con gli altri perché i bambini, quando vogliono, sanno essere anche impietosi nell’isolare i compagni. Questo è ciò che capita anche alla puzzola Gaia che si spaventa per una ghianda che cade all’improvviso, molla una puzzetta e, traumatizzata, inizia a avere paura di tutto (mollando continuamente puzzette, of course). Finché, un giorno, il mefitico odore mette in fuga la volpe che voleva assalire i compagni e Gaia diventa l’idolo della classe.
Una storia fatta di elementi semplici, ingredienti classici delle fiabe che ci consegna una di quelle narrazioni che ci aiutano a verbalizzare coi bambini il loro disagio e a provare a affrontarlo trasformando un apparente svantaggio in un punto di forza.
Zac Baldisserotto– ill. di Marco Trevisan, Le paure di Gaia, Kite, 2012, 24 p., 11,50 euro
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