Quando ero piccola piccola misuravo i costi delle cose in Playmobil e il tempo in “io c’ero? No? Neanche nei pensieri?”. Questo libro comincia proprio “molto prima di te”, comincia dai pensieri, addirittura prima dei pensieri.
Comincia con un percorso di crescita, da un bambino che disegna un omino di macchie e poi uno di pane e uno di caramelle e uno di sassi che rotola nel torrente e via via, crescendo, fa omini di vita che durano poco, pur incuria, per intemperie, per intervento di pasticcioni che rovesciano o di golosoni che divorano. Finché il bambino diventa uomo, incontra una mamma e arriva un bambino d’amore che rimane.
Un percorso di vita che sembra quasi una conta, che nella più essenziale semplicità dice con leggerezza di come si nasce, nei pensieri non pensati prima ancora che in carne ed ossa e a cui le tavole di Mandana Sadat (alle prese qui con un papà e un bambino, dopo la bambina in attesa della mamma in Sera d’inverno, Boehm Press, 2006) danno la dolcezza che ne fa piccola poesia anche per i grandi.
Un albo che porta in apertura una frase di Serge Gainsbourg (!): “Ma chi esiste senza amore?”. Lo stesso amore che in migliaia di chilogrammi, tonnellate di litri, centinaia di centimetri, bilioni di molecole e miliardi di chicchi, il papà di Coline Irwin le invia da oltre Atlantico da quasi trent’anni. Lei li ha condensati in quello che per me è forse il più bel libro sull’amore di un papà che cerca di dare alla sua bambina la misura del suo bene per lei. Lo conta, mentre si parlano al telefono, nel numero delle lettere di tutti i libri che leggono insieme, delle pecore che i bambini del mondo contano per addormentarsi, dei giorni in cui pareva non germogliare mai quel seme piantato in giardino, degli aghi di pino caduti durante le loro passeggiate, dei fiocchi di neve accarezzati… un piccolo libro quadrato, fotografie a sinistra, evocazioni di ricordi a destra.
Rascal – Mandana Sadat, Molto prima di te (trad. di Tommaso Gurrieri), Cult editore 2012, 44 p., euro 14
Coline Irwin, C’est autant d’amour que je t’envoie, Memo 2010, 68 p., euro 15
Commenti recenti