Tag Archives: Isabella Paglia

Il sogno di Youssef

30 Apr

YOUSSEF coverAspettavo da tempo un libro così, meraviglioso e toccante già nella dedica iniziale: “A tutti i bambini che scappano dai buchi neri delle guerre dei grandi. Ai loro sogni appesi tra cielo, terra e mare”. Basterebbe solo questo, forse. Ma Isabella Paglia ci regala un testo poetico, prima duro e poi dolce, più rarefatto nella parte finale. Lo accompagnano illustrazioni bellissime, nel racconto di un dettaglio dove si condensa la disperazione, nella coralità di eventi più grandi che i bambini subiscono senza comprendere.

È un libro per i nostri piccoli, certo. Ma non lascerei al riparo gli adulti, bisognosi, loro sì, di una “storia” reale per tornare a commuoversi.

Già sotto il titolo, pagina iniziale, il dettaglio di una ciabattina da bimba, come le tante, troppe, viste al tg, nella cronaca dell’ennesimo naufragio. L’amicizia tra due bambini, interrotta dalla guerra e dalla partenza di lei. Maryam e Youssef, sognatori di mare e avventure. Il mare lo vedono la prima volta quando arriva a separarli. Sebbene abbia il ritmo di una ninna nanna, non è benevolo, ma misterioso e scuro.Per chi resta cadono le bombe, portando lutti e disperazione. Di Maryam non si sa più nulla, ma Youssef coltiva ogni giorno il sogno di riabbracciarla. Da qui in avanti il libro abbandona la cronaca e diventa una favola, irreale, certamente, un sogno con un risveglio in cui i desideri si avverano.

L’immagine dell’abbraccio alla conclusione del libro dovrebbe campeggiare in ogni scuola, biblioteca, asilo. Semplicemente due bimbi che si stringono, dopo aver visto l’inferno. L’empatia più vera, quella che si è persa tra burocrazie, calcoli di quote, costruzione di muri.

Il sito di Isabella Paglia; il blog di Sonia ML Possentini.

Isabella Paglia – ill. Sonia MariaLuce Possentini, Il sogno di Youssef, Camelozampa 2016, 32 p., euro 15

Va bene se…

30 Dic

vabene_copCi sono tanti albi rivolti ai lettori più piccoli che dicono, attraverso storie o immagini eloquenti, che ciascuno ha delle caratteristiche positive, qualcosa che lo contraddistingue, una potenzialità che deve essere accolta, amata e non modificata dalle esigenze o dai gusti altrui (uno su tutti il sempre verde “La cosa più importante” di Antonella Abbatiello, Fatatrac)

Le colorate illustrazioni di Francesca Cavallaro regalano un catalogo particolare di bambini, animali e anche extraterrestri (!) che “vanno bene” così colti nelle loro peculiarità che il disegno spesso svela, al di là di quello che la brave descrizione di accompagnamento dice. Così come ci sono tratti somatici, vestiti, gusti personali differenti – come risalta dalla copertina del testo – c’è chi va bene con le ruote (e non è un monopattino), senza capelli (e non è un nonnetto calvo), in molteplici composizioni famigliari, da solo o in coppia.

Per provare, leggendo insieme, a trovare altre caratteristiche belle, altre peculiarità che fanno speciale chi ci sta vicino. Per dirla insieme alla Panzanella – e così suggeriamo anche una lettura sempre valida per i più grandi:

“Entro nello spogliatoio e mi fisso dentro lo specchio.
Io sono io. Questi sono i miei occhi, questo è il mio naso e questa è la mia bocca. Sono felice di essere qui, e non in un qualsiasi altro punto del passato, del presente o del futuro. In nessun’altra vita e in nessun altro corpo.
Io sono io e sono qui” (Giulia Villoresi, La panzanella, Feltrinelli, 2009).

Una sola perplessità sull’albo: dice il testo sul finale che si va bene come si è: è vero, è vero legato alle peculiarità suggerite nelle pagine precedenti; una lettura superficiale invece potrebbe mettere l’accento sul fatto che si va bene così e non c’è bisogno di cambiare. Mentre al contrario ciascuno può sempre migliorare, cambiare certi atteggiamenti negativi, limare certi difetti.

Il blog di Francesca cavallaro. Il sito e il blog di Isabella Paglia.

Isabella Paglia – Francesca Cavallaro, Va bene se… , Zelig 2013, 32 p., euro 9,90

Che forza papà!

6 Mar

Che forza papàTornano i bambini protagonisti di Di mamma ce n’è una sola?, questa volta ovviamente alle prese coi papà. Papà che aggiustano automobili e altri che aggiustano animali; papà che stirano e altri che fanno le pulizie; un papà o due papà. E ovviamente il solito Mario sapientissimo che ha un papà di definizione inglese: single. Confronto a suon di “mio papà è così e cosà” per scoprire che i papà mettono cerotti, fanno i giochi di ombre, leggono storie, fanno il bucato arcobaleno e spaventano i mostri.

Una cosa sola: tra le diverse immagini del papà che si dedica ai lavori domestici, c’è “mio papà aspira la polvere”. L’illustrazione mostra il babbo impegnatissimo con l’apirapolvere, ma io leggendo mi sono immaginata un papà che aspirava la polvere letteralmente… ops!  🙂

P.S.: sapete vero cosa succede a leggere degli albi simili in un incontro di lettura coi più piccoli? Che cominciano a raccontarvi come sono DAVVERO le loro mamme e i loro papà e dopo un po’ – care creature – scatta l’occhiata d’intesa con la maestra…

Isabella Paglia – illustrazioni di Francesca Cavallaro, Che forza papà, Fatatrac 2013, 48 p., euro 13,90

Dante Pappamolla

18 Set

Dante Tertuli è il classico bambino sfigato e, per l’occasione, di sventure, come dice lui, ne ha decisamente parecchie: ha cambiato scuola e in quella nuova è subito stato preso di mira per la sua timidezza; deve portare gli occhiali (il che gli garantisce soprannomi vari e ulteriori prese in giro); i suoi genitori sono ultra-vega-vegetariani e gli tocca adeguarsi; è stato iscritto a corsi vari per rafforzare l’autostima e tenersi impegnato; la sua adorata nonna è morta. Ecco proprio la sua nonna gli lascia in eredità un sasso magico ed una formula da ripetere per fare viaggi incredibili, lontano nello spazio e nel tempo. Così Dante si trova catapultato al Polo Nord, nell’igloo di una famiglia Inuit, dove impara (e il lettore con lui) le diverse parole per indicare la neve, le tecniche per pescare, come si guida una slitta coi cani, gli effetti delle alghe artiche bollite, l’importanza del caribù.

La storia tiene sempre sottintesa la necessità che Dante rafforzi la sua autostima e veda le cose in modo diverso; intanto però ci racconta il mondo Inuit e può essere una buona scelta per una lettura ad alta voce coi lettori della scuola primaria: se sfogliate le pagine in cui Dante racconta le sua avventure nell’Artico, vi sembrerà proprio di sentirlo e di vederlo gesticolare lì davanti a voi. Allora dategli voce!

Da venerdì 21 in libreria. Il sito di Isabella Paglia e il suo blog. Chi è Adriano Gon. Qui per sfogliare qualche pagina.

Isabella Paglia – Adriano Gon, Dante Pappamolla, Camelozampa 2012, 137 p., euro 9,90.

Di mamma ce n’è una sola?

25 Lug

Due bambine, Allegra e Fatima, parlano in parallelo delle loro mamme che sono bellissime, super, in gamba pur essendo così diverse: nel lavoro che fanno, nel modo in cui preparano la colazione, persino nel modo in cui sgommano in macchina. Martina è uscita dalla pancia della sua mamma, Fatima e la sua invece si sono adottate: ci possono essere anche due mamme. Il loro compagno di giochi viene da una provetta e per un po’ è cresciuto in quella strana astronave che è l’incubatrice. Insomma, non c’è un solo modo di nascere: in compenso, come spiega Mario il Temerario (evidentemente il So-Tutto-Io dei giardinetti, visto che è un po’ più grande degli altri) la mamma è comunque una sola. Quella che scaccia la paura del buio, che ti cura quando hai la febbre, che ti tiene ogni giorno nel tuo cuore per sempre.

Colorate illustrazioni di Francesca Cavallaro dove la bambina Allegra si arrabbia perché non capisce che di pancia sì ce n’è una sola, ma di modi per venire al mondo ce ne sono diversi. Per dire che la mamma è sempre la mamma, e non importa se la tua pelle ha un colore diverso dalla sua. Anche se, diciamo noi, anche i papà scacciano la paura del buio, stanno svegli vicino a te quando la febbre ti tormenta… ok, oggi un 3×2: a seguire, post di libri sui papà, per par condicio 😉

Il sito di Isabella Paglia e il suo blog. Il sito di Francesca Cavallaro.

Isabella Paglia – ill. Francesca Cavallaro, Di mamma ce n’è una sola, Fatatrac 2012, 32 p., euro 13,90