L’estate post diciotto anni di Rachele e quella dei sedici di sua sorella Sabrina in un fumetto che si potrebbe definire sommesso, per la bicromia che contraddistingue le sue tavole, per il modo naturale – naturale come la quotidianità dei giorni di ciascuno – con cui inanella quel che capita: le incertezze, le rabbie improvvise, l’insofferenza, le scelte da fare, quelle non fatte, gli errori, il pentirsi, il perdersi in una liberatoria risata di condivisione.
Le due sorelle fanno le sorelle: liti, sottintesi nei discorsi a tavola davanti ai genitori, smascheramenti e bugie, pianti in comune, porte sbattute. Intorno gli amici, il gruppo, i compagni di scuola, ma anche il corpo che cambia, i desideri taciuti e quelli soddisfatti senza chiedersi troppo, chi fa le tacche su un taccuino e chi mette punti interrogativi sull’amico che forse è qualcosa di più.
L’estate scorre in un paese del Centro Italia sulla cui collina continuano a dilagare incendi notturni, scorre tra una lezione e l’altra in vista dell’esame di guida. E a questo somigliano i giorni di Rachele: agli strattoni che dà l’automobile quando ancora non la comandi bene, allo spegnersi improvviso di quando ti dimentichi della frizione, ai passi incerti nel bosco alla ricerca di tracce di piromani e di animali da salvare; sono fatti di momenti in cui ti lasci scorrere tutto addosso e in cui scegli di non scegliere, di non rispondere ad un telefono, di fare ripicca per poi scoprire che chi combinava con te lo scambio scolastico dall’altra parte del mondo è partito davvero mentre tu continui a fissare un telefono. Per poi capire che è più semplice ricominciare a parlarsi forse proprio perché c’è la distanza di mezzo.
Un buon specchio di adolescenza, con una gran colonna sonora, esplicitata tra l’altro a fondo volume, per cui potete farvi una playlist con cui accompagnare la lettura.
Il sito di Giulia Sagramola.
Giulia Sagramola, Incendi estivi, Bao Publishing 2015, 204 p., euro 18
Commenti recenti