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Maionese, ketchup o latte di soia

11 Mar

MAIONESE ketchup

Arriva in edizione italiana il romanzo di esordio di Gaia Guasti è una sceneggiatrice fiorentina che vive da anni in Francia dedicandosi con successo anche alla letteratura per ragazzi; in modo particolare è conosciuta dai giovani lettori d’Oltralpe per la trilogia fantastica La voix de la meute e personalmente ho apprezzato molto – per conocenza dei luoghi, per assonanza di piccola realtà, La tête dans les choux, ritratto dei vita in un minuscolo villaggio in Ardèche. Una voce che si contraddistingue per la scelta di temi mai scontati, presentati ai lettori con attenta ricerca stilistica; è un piacere dunque vederla pubblicata in italiano, anche se con la mediazione della traduzione a cui lei stessa ha collaborato.

La sua opera d’esordio viene pubblicata da Camelozampa nella collana “Gli Arcobaleni”, accanto ad altre storie di alta qualità in agevole, breve formato che abbiamo consigliato e recensito già in passato (uno su tutti, Gran pa’ di Léon). Affronta in forma di racconto lungo temi come le scelte alimentari, le scelte di vita, l’accettare le diversità e ciascuno per quel che è, l’incontro tra due protagonisti solitari e lasciati ai margini. la voce narrante appartiene al dodicenne Noah che studia attentamente la nuova compagna di classe che pare Venerdì Addams, tanto volentieri sembra nascondersi dietro una cortina di capelli nerissimi. Élianor viene messa al bando dal resto della classe per il suo odore, ma Noah non sente una puzza, bensì appunto un odore che non conosce, a cui non è abituato. Scoprirà che la ragazzina vive col padre – guru di professione – in una grande casa quasi vuota, ed è vegetariana convinta. Insieme affrontano la loro marginalità e il bullo di turno, assaggiano cibi mai provati, si avvicinano e si accompagnano col rispetto del voler conoscere l’altro, senza giudicarlo, ma senza neppure conformarsi a scelte che non si sentono proprie.

Il tema delle diverse scelte alimentari e delle posizioni che si possono prendere viene presentato attraverso dubbi e curiosità: diciamo che Noah non è proprio così convinto dal latte di soia 😉

La copertina è di Giovanni Nori.

Gaia Guasti, Maionese, ketchup o latte di soia (trad. di Silvia Rogai), Camelozampa 2016, 112 p., euro 9,90

Montreuil 2015 /1

9 Dic

montreuil 2015Quest’anno anche le cronache e i resoconti dal Salone di Montreuil risentono dello stordimento e dell’atmosfera ovattata che vive Parigi, che vive la Francia in questo momento. Arrivare in città in un primo pomeriggio, attraversare un aeroporto quasi deserto, incrociare come prime persone quattro soldati abbracciati ai loro fucili dà la misura della situazione. Per tutti i giorni seguenti la daranno il metrò in cui si respira anche all’ora di punta, i controlli ad ogni ingresso in luogo pubblico, le voci delle persone con cui condividi un aperitivo, una cena, un incontro in libreria che ti dicono di come sia la prima volta da tre settimane che escono per un momento sociale pubblico al di fuori del lavoro. Nel contempo tutto è calmo, da un lato stordito, dall’altro consapevole che in questo momento si vive così. Allora, anche se ci aspettiamo il Salone pressoché deserto (le uscite delle scolaresche sono state bloccate subito dopo il 13 novembre e solo nella serata di mercoledì scorso è stato revocato il divieto), fa comunque effetto guardare dal mezzanino gli spazi semi deserti tra gli stand a fine mattina e sentire freddo, freddo perché non ci sono bambini e adulti che respirano, parlano e ridono a riempire lo spazio; freddo perché sappiamo bene cosa ciò significhi.

Qualche classe poi comincia ad apparire; i professionali arrivano, acquistano, premiano la qualità e le vendite anche nei primi giorni mantengono i livelli degli anni precedenti: hanno accolto l’appello di portare i libri ai bambini, se loro non possono andare in Salone, per “tenere accese le stelle” e poi il fine settimana – con le famiglie e l’utenza libera – fa il “miracolo”: la trentunesima edizione del Salone si chiude con 139.000 visitatori. Qui potete leggere il bilancio e il grazie a chi ci ha creduto e ha fatto presenza per indicare solidarietà, resistenza, ma soprattutto perché è la vita, e la vita va.

Questo primo post allora è una rapida lista per andare a curiosare, proprio come abbiamo fatto noi tra gli stand. Ci piacerebbe potervi far vedere e “sentire” i volti delle persone che abbiamo incontrato, la loro voglia di raccontare libri, di parlare, di condividere, di essere vicini per sentirsi uniti. Intanto vi consigliamo di non perdere:

  1. Le loup dans le livre, di Mathieu Lavoie, edizioni Comme des géants: storie classiche rivoltate, lupo protagonista e risate folli e assicurate;
  2. Sidewalk Flowers / Les fleurs de la ville, di Jon Arno Lawson e Sydney Smith, edizione originale canadese Goundwood , Sarbacane per l’edizione francese: un senza parole di un’unica, eccezionale poeticità (ecco il trailer);
  3. poesia in musica: Les fleurs imaginaires di Vanessa Da Silva, libro con CD a partire dai tre anni, da Actes Sud;
  4. i nuovi cartonati quadrati editi da Rue du Monde per i più piccoli: la collana è Les petits chaussons e Julia Chausson ha fatto la felice scelta non banale e non facile di utilizzare la tecnica dell’incisione per illustrare filastrocche tradizionali (scaricate il catalogo 2016; le trovate a p. 28 e potete approfittare per godervi il resto della produzione della casa editrice di Alain Serres che è sempre una garanzia di qualità);
  5. un’autrice italiana che scrive in francese: Gaia Guasti, in particolare la trilogia La voix de la meute edita da Thierry Magnier, di cui ci assicurano meraviglie (proveremo per voi!);
  6. un’illustratrice italiana che fino ad ora ha pubblicato in Francia (con traduzioni anche in Cina): Gaia Guarino sta lavorando ad un nuovo albo (il terzo)  della serie dedicata a Louise de New York, giovane investigatrice per Les Éditions courtes et longues, nel cui catalogo trovate anche l’albo Marcele Potoffeu. Sua la copertina di Andersen 327 (novembre 2015) in cui Valentina Guerrini vi racconta di più su di lei;
  7. uno “straniero” anche in Francia: rapiti da Dans la gueule de l’alligator, traduzione francese di”Chomp” di Carl Hiaasen (quello di “Hoot”, Mondadori: ve lo ricordate?) per Thierry Magnier (edizione originale Knopf Books) ne aspettiamo la traduzione italiana;
  8. un nostro coup de coeur fin dallo scorso anno: la trilogia Les autodafeurs di Marine Carteron. Lo stand Rouergue è sempre una bellezza come colpo d’occhio sulle copertine di romanzi per adolescenti; nel caso di questa trilogia poi non solo la trama ma anche una dei protagonisti vi rapirà il cuore. In questo caso, basta mettervi comodi: arriverà la versione italiana!;
  9. un blog che ci piace, per come è costruito, per l’informalità che dice e dice tanto e bene, perché ne condividiamo i gusti: Bob et Jean-Michel ci sono imprescindibili per confrontarci sull’editoria francese e in particolare sui romanzi per ragazzi.