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Aldobrando

7 Nov

aldobrandoUna potenza immensa, quella che passa dalle illustrazioni, ma anche (e forse soprattutto) dall’ironia che sferza, fa nascere il sorriso e intanto mette a nudo le cose del mondo rivelandole limpide. Una storia di formazione che vede al centro un protagonista puro, semplice da parer al limite del sempliciotto, che osserva con incanto e senza filtri il mondo che gli si disvela davanti: non ha mai conosciuto nulla oltre la capanna dello strego che lo ha cresciuto, a cui il padre lo ha affidato prima di affrontare morte certa per una giusta causa e a cui ha chiesto di crescerlo “come si deve”. E lo strego lo manda nel mondo, perché apprenda e compia il viaggio che rivela della vita quel che serve. Due braccia che son zampe di merlo, una gentilezza fuori dal comune, un candore che gli permette di parlare col medesimo registro a chiunque gli si pari davanti, sovrano, traditore, prigioniero. Aldobrando finirà in cella, accusato di quel che non ha commesso perché straniero arrivato proprio al momento in cui è necessario dare una risposta al popolo, possibilmente con un’esecuzione cruenta e spettacolare. Imparerà a leggere le persone, tutte in bilico sulla possibilità di una duplice scelta, sull’essere onesti, buoni, malvagi. Imparerà un po’ di cose sull’amore e sulle sue forme, di cui ammette di non sapere nulla, “un sentimento – dice a ragione Gipi – che è l’unico premio che immagino per una persona”.

Ambientato nello stesso universo medievale fantastico creato da per il gioco di carte Bruti, il fumetto prende in giro modi e maniere dell’essere umano, inventa con godibile raffinata ironia nomi propri e titoli, disegna scenari di salvezza per chi sembra condannato ad altro. Gipi tesse la storia, Luigi Critone lo accompagna con scenari perfetti in una narrazione dal ritmo alto tanto quanto ne è alta la qualità. Imperdibile.

Qui un giro nello studio parigino di Critone per veder nascere Aldobrando.

Gipi – disegni di Luigi Critone – colori di Francesco Daniele e Claudia Palescanolo, Aldobrando, Coconino Press 2020, 208 p., euro 24

I favolosi anni di Billy Marvin

19 Mag

1987: il Commodore 64, le prime confuse informazioni sull’Aids, le foto a piena pagina di Vanna White su Playboy. E tre amici quattordicenni che affittano ripetutamente la videocassetta di Kramer contro Kramer solamente per vedere i cinquantatré secondi di nudo integrale dal minuto 44. Se il massimo dell’aspirazione è procurarsi una copia di Playboy, il piano di guadagno scatta a ruota: guadagnare procurando ai compagni minorenni le agognate foto fotocopiandole con la miglior tecnologia a disposizione. I tre sono goffi, sboccati, legatissimi, ma è Billy a fare da voce narrante e a offrirsi volontario per carpire alla figlia del proprietario dell’edicola il codice per disinserire l’allarme e rubare le copie della rivista. In realtà per Billy, che sogna di diventare programmatore di videogiochi, è l’occasione d’oro per avvicinare Mary, smanettona molto più brava di lui che lo coinvolge in un concorso prestigioso. Il lavoro condiviso, lo studio del linguaggio macchina e le confidenze, il tutto condensato nel poco tempo a disposizione fanno sì che i due ragazzi si avvicinino sempre di più e che Billy si innamori di quella luminosa ragazza che si nasconde sotto ampi abiti neri. Poi ci metterà del suo a rovinare tutto, in una seconda parte del libro dai fuochi d’artificio, non scontato e in cui Rekulak nasconde un colpo di scena mica male…

La lettura è un tuffo negli anni ’80, nel mondo della programmazione, in un tempo ante Internet dove accedere a CompuServe per comunicare significava per gli adolescenti attentare alla carta di credito dei genitori. La musica, i programmi tv, i riferimenti alla politica e alla cronaca, tutto rimanda agli Stati Uniti dell’epoca. E intanto la trama avvolge il lettore e lo cattura, nel crescendo dei sentimenti di Billy, nel suo sentirsi inadeguato e poi improvvisamente forte di fianco a quella creatura che in realtà, come sostiene il padre di lei, lo sta rendendo imbecille. E nella trama c’è Mary, luminosa  e fiduciosa nelle possibilità di Billy, ottimista e orgogliosa, e appassionata programmatrice e giocatrice di videogiochi, guardata un po’ storto dagli altri perché se ne interessa nonostante sia femmina: lei apprezzerebbe molto Girls Who Code, da poco tradotto da Il Castoro. Di questo romanzo invece si apprezza la scrittura fluida, la facilità con cui la trama si fa, la grazia di certe descrizioni in mezzo alle sboccate battutacce di Alf, e ci certo la scena nel giardino della scuola delle suore…

Jason Rekulak, I favolosi anni di Billy Marvin (trad. di Lia Celi), Rizzoli 2018, 364 p., euro 17, ebook euro 9,99

Gala Cox. Il mistero dei viaggi nel tempo

3 Feb

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 Se scappi non capisci, Gala.

Gala Cox Gloucestershire è una ragazza che frequenta il primo anno delle superiori e vive in una famiglia non proprio comune: la madre fa la medium (tramite tra i viventi e gli spiriti dei defunti) e il padre è una via di mezzo tra uno scienziato, uno storico e un ricercatore. A tener d’occhio Gala, quando i suoi sono impegnati, ci pensa Matunaaga, lo spirito di un indiano americano, che la segue sempre e si occupa di lei. Un giorno il padre scompare misteriosamente e l’armonia domestica va in frantumi. Cresce la tensione tra Gala e la madre, che sembra nascondere molti segreti. Così Gala decide di indagare da sola sulla scomparsa, anche perché si ritiene in qualche modo responsabile di quello che è avvenuto. Ma una sera riceve la visita di Nadia, la sua best friend, morta l’anno precedente in un incidente molto strano, che la supplica di andare con lei nella Londra del 1889. Infatti Nadia, morta prima del tempo, è diventata una usquead, uno spirito che chiude il caos spazio temporale generato dalla morte anzi tempo di qualcuno, e vive nel 1889 nei panni di Edvige, l’ultima vittima di Black Coat, un pericoloso assassino che vaga nella notte a Whitechapel.

Il romanzo è molto ben costruito e anche se può sembrare caotico all’inizio,  le linee narrative si srotolano agilmente e la leggibilità è totale. E’ difficile classificare il genere, perché a tratti è una ghost story, in alcuni punti è quasi fantascienza, per poi diventare un giallo a tutti gli effetti. E non ultimo anche un romanzo di formazione.
Il rimando Black Coat / Jack lo squartatore è poi davvero interessante, anche perché offre una versione “light” del serial killer più famoso di sempre e segue alcune delle suggestioni del fumetto/film From the Hell oltre che a quelle del più famoso Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

La storia vi terrà letteralmente incollati alle pagine e il personaggio di Gala, con le sue inquietudini, i suoi dubbi e le sue insicurezze vi resterà accanto anche dopo la fine della lettura… 😉

Raffaella Fenoglio, Gala Cox. Il mistero dei viaggi nel tempo, Fanucci 2014, 486 p., € 14,90, ebook € 4,99

Il ragazzo invisibile

25 Dic

IMG_0251Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores non è solo un film,non è solo un fumetto e non è solo un libro. È soprattutto un esperimento di cross-medialità come già era stato Nirvana nel 1997. Un esperimento che dal mio punto di vista è sicuramente riuscito e che non vedo l’ora prosegua. Ma andiamo con ordine e partiamo dal libro.
La storia è un classico del genere superoistico: Michele è un ragazzo sfigato, vittima dei bulli della scuola (come Peter Parker, il mito del protagonista) che il giorno dopo l’ennesima umiliazione scopre di avere un potere speciale, può diventare invisibile. Ma per farlo ovviamente deve essere nudo. Michele sperimenta il suo potere come qualunque adolescente farebbe, vendicandosi dei bulli e andando dove a nessun maschio è concesso dì entrare: lo spogliatoio delle femmine! Tutto questo per lui non sarà altro che fonte di guai, ma quelli veri e più pericolosi devono ancora arrivare…
Il romanzo è scritto molto bene, è ricercato,non scontato e si legge d’un fiato, con belle citazioni musicali e grande sensibilità nel narrare l’età di mezzo, con i pensieri e i dubbi che si affrontano quando tutto intorno e dentro di te cambia molto,troppo in fretta. Gli scrittori, nonché sceneggiatori del film, hanno impostato libro come uno strumento per approfondire la psicologia e le vicende dei personaggi che nel film per ovvie esigenze di tempo,possono solo essere accennate. Un utile mezzo dunque per andare ancora più a fondo nella storia.
il ragazzo invisibile 1_cover.inddIl fumetto invece ci offre una visione parallela, con il focus incentrato su vicende collaterali alla storia principale, il tutto appunto per fornirci una veduta più ampia di quella esclusivamente filmica. Per il fumetto sono stati coinvolti alcuni fumettisti italiani che da anni lavorano per le major del fumetto Usa, è il risultato si vede eccome. Ma la cosa secondo me più importante è che tutti e tre i prodotti non sono delle semplici trasposizioni “all’italiana” di un genere tipicamente nord americano, ma sono una vera e propria rilettura del genere attraverso una sensibilità sicuramente diversa,non antitetica ma complementare.

Approfittate delle feste per andare al cinema, e dopo leggete il libro e il fumetto, per assaporare a 360 gradi la storia di Michele e del suo incredibile cambiamento.

Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo, Il ragazzo invisibile, Salani 2014, pp.299, € 13.90

Diego Cajelli,Giuseppe Camuncoli, Werther Dell’Edera e Alessandro Vitti, Il ragazzo invisibile, Panini Comics 2014, pp.128, € 15.90

Il sito ufficiale è questo, dove potete trovare anche le storyline del film 🙂

Magisterium – L’anno di ferro

28 Nov

 

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Recensire questo libro non è facile, perché ad una prima occhiata superficiale verrebbe da gridare al plagio, o almeno a un totale mancanza di originalità. Ma in realtà non è così…ma andiamo per gradi.

La storia è quella di un giovane ragazzo, Callum, orfano di madre, cresciuto da un padre con una ossessione: che il figlio non diventi un mago. Sì perché la famiglia di Call è una famiglia di maghi e al dodicesimo anno di età anche lui dovrà affrontare il test per entrare o meno nella scuola di magia, il Magisterium. Aggiungiamo a questo un oscuro signore nemico, che si fa chiamare il Nemico della Morte, ex allievo del Magisterium che ha scatenato una guerra tra i maghi, e i rimandi evidenti alla saga di Harry Potter ci sono tutti. Inoltre la serie è composta da 5 volumi, uno per anno di scuola…Ma andiamo oltre perché anche se i rimandi sono davvero molto forti, in realtà sia l’evoluzione della storia che lo sfondo hanno pochissimo a che fare con il mondo creato dalla Rowlings. Già l’ambientazione è completamente diversa: i maghi del libro vivono in un mondo moderno, dove la magia è a base elementale, e la stessa scuola non ha il fascino antico di Hogwards, ma è una caverna scavata nelle profondità della montagna. Molto più da Nuovo Mondo che da Vecchia Europa. Tutta l’ambientazione infatti si discosta dai romanzi di Harry proprio per questo, non una versione statunitense del mondo magico, ma proprio una diversa visione del magico e dei suoi scenari. Nessun rimando quindi ai miti e alle leggende del vecchio mondo. Anche i personaggi riflettono questa diversa lettura della magia e soprattutto rimandano ad altri riferimenti letterari e filmici (una delle prime lezioni di magia del povero Call richiama le lezioni di karate del giovane Daniel San in Karate Kid…dai la cera e togli la cera 🙂 ).

L’evoluzione dei personaggi poi non è per nulla scontata, anzi ci riserva non poche sorprese e ci fa venire voglia di legger il proseguo delle loro avventure.

 Holly Black, Cassandra Clare, Magisterium (trad. Beatrice Masini), Mondadori 2014, pp.317, €17

I kill Giants

14 Giu

Barbara è una ragazza appassionata di giochi di ruolo e di fantasy. Vive con la sorella maggiore e il fratello in una casa che si affaccia sull’oceano. A scuola è oggetto di scherzi e di molestie da parte della bulla di turno. A casa dorme in cantina perchè al primo piano c’è un orrore che non vuole affrontare. Ma fortunatamente Barbara è anche la detentrice del magico martello Coveleski, in grado di distruggere i giganti. Infatti la giovane passa le giorante a costruire trappole e sistemi di difesa contro i giganti, portatori di caos e distruzione, e come dichiara ad un motivatore in visita alla scuola, lei “Uccide Giganti”.

Un fumetto fantastico che è in realtà una storia di formazione, una storia di limen, tra l’infanzia e l’adolescenza, e della difficoltà di attraversare questo doloroso confine senza la guida di un adulto. Gli autori riescono nel sottile gioco di non chiarire  se quello che accade è solo frutto dell’immaginazione di Barbara o se è davvero successo. Un fumetto delicato, commuovente, con una protagonista che non dimenticherete facilmente.

Joe Kelly, JM Ken Niimura, I kill Giants, Bao, 2013, pp.200, €15 (disponibile anche in ebook)

Perdonami, Leonard Peacock

20 Mar

9788867156306_perdonami_leonard_peacock“Perché potrebbe essere una risposta sacra, illuminante o comunque qualcosa che ti cambia la vita, di quelle da conservare per un domani come un antibiotico emotivo o una zattera di salvataggio nel mare della depressione”

E’  il compleanno di Leonard Peacock ed anche il giorno in cui si nasconde una pistola nello zaino. Perché oggi è il giorno in cui ucciderà il suo ex migliore amico, e poi se stesso, con la P-38 nazista del nonno. Ma prima deve dire addio alle quattro persone che contano di più per lui: il suo vicino di casa Walt, un ottantenne ossessionato da  Humphrey Bogart, il suo compagno di classe, Baback, un giovane persiano virtuoso del violino, Lauren, la giovane iper religiosa per cui ha una cotta, e il signor Silverman,  Herr Silverman, che insegna Storia dell’ Olocausto nella sua scuola. Parlando con loro, Leonard rivela lentamente i suoi segreti, man mano che passano le ore conosciamo i motivi che lo stanno spingendo ad una scelta così radicale.

Un romanzo avvincente che ci catapulta per un giorno nella mente e nella vita di un ragazzo che si crede senza via d’uscita, senza speranza e soprattutto molto molto solo. La scrittura di Quick, nomen omen, è rapida, scorrevole, senza essere banale e men che meno superficiale. Il tema, ostico, è affrontato con cognizione di causa, senza inutili sentimentalismi o facili luoghi comuni. La vita sa essere dura, nostro malgrado, ma gli incontri che facciamo possono aiutare a renderla meno difficile.

Matthew Quick, Perdonami, Leonard Peacock (trad. Scotto di Santillo M. C.), Salani, 2014, pp. 269, € 14,90

Gringolandia

26 Feb

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Gringolandia è il termine con cui i Sudamericani chiamano gli Stati Uniti, in tono ironico e talvolta dispregiativo. Gringolandia è la terra dove nei primi anni ’80 si trasferiscono Daniel, sua madre e sua sorella Tina, dopo che il padre è stato arrestato dai militari agli ordini di Pinochet.
Marcelo (il padre di Daniel) è infatti l’autore di un giornale clandestino che denuncia le atrocità commesse dai carabineros e dai militari ai danni della popolazione che si oppone al dittatore cileno. Dopo 6 anni di prigionia e di torture viene rilasciato e può finalmente ricongiungersi alla famiglia che nel frattempo ha iniziato una nuova vita negli Stati Uniti. Daniel conosce pochissimo suo padre, ricorda a malapena la notte che lo portarono via, e quel poco che ricorda appartiene ad un uomo che non c’è più, che è stato cancellato da anni di soprusi.

La musica occupa una parte fondamentale della vicenda, sia perché passione del giovane Daniel che sogna un futuro da musicista, sia perché anima di un popolo che si riconosce in una generazione di cantanti come Victor Jara, barbaramente ucciso pochi giorni dopo il colpo di stato.

Il romanzo narra sia la vicenda storica di un popolo che quella umana di una famiglia che cerca di ricostruirsi, di sopravvivere ad una delle peggiori dittature del dopo guerra. Ci parla anche di integrazione/assimilazione in un’altra cultura e della riscoperta della propria, come mezzo per trovare un’ancora di salvezza in mezzo a tanto orrore. E’ una storia di rinascita, di riscatto, di speranza. Nonostante tutto.

Vincitore di numerosi premi in patria, tra cui il prestigioso riconoscimento dell’Associazione Statunitense dei Bibliotecari come miglior libro per giovani adulti del 2010, viene editato per la prima volta in Italia da Atmosphere Libri.

Lyn Miller – Lachmann, Gringolandia (trad. G. Cara), Atmosphere libri, 2014, pp.242, € 15, ebook euro 6,49

Un’estate lunga sette giorni

18 Lug

176f0ef344202b288d5c5dd62bf38ba8 Rubare una vecchia Lada non sembra il miglior modo di inziare una vacanza, ma sicuramente è un modo per rompere gli schemi.
L’estate è alle porte e l’unico desiderio di Maik è di essere invitato alla festa di compleanno di Tatjana, una sua compagna di classe patita di Beyonce, con uno stuolo quasi infinito di ammiratori. Tra cui lo stesso Maik. Ma l’unico invito che riceve è quello a fare un giro su una scassata Lada, rubata dal suo nuovo compagno di classe, Tschick, un ragazzo russo appena arrivato a Berlino, che si presenta a scuola la metà dei giorni ubriaco. Quando la madre va alla beauty farm (in realtà un centro per alcoolisti) e il padre parte per le vacanze con la fidanzata diciottenne, Maik  resta da solo nella sua grande casa con piscina, e questa volta l’invito di Tschick non sembra poi così da sfigati.

Un bel romanzo on the road, fresco e profondo, comico e riflessivo allo stesso tempo. Una fuga dall’immagine che gli altri hanno di noi, dagli stereotipi in cui siamo incasellati e incasellanti, per scoprire che il russo non è solo un ubriacone e sfigati lo si è spesso per scelta.

Wolfgang Herrndorf, Un’estate lunga sette giorni (trad. Alessandra Valtieri), Rizzoli, 2012, p.310, € 14

Ogni giorno

10 Giu

1706533_0Non sarò mai costretto a definire me stesso a partire da qualcun altro. Non soffrirò mai la pressione delle occhiate, il fardello delle aspettative dei genitori. Ai miei occhi ogni individuo si presenta come la parte di un tutto, e io posso concentrarmi su quel tutto meglio di chiunque altro. Non sono accecato dal passato, né motivato dal futuro. Mi concentro sul presente perché è la sola dimensione che sono destinato a vivere.

Come sarebbe la vita se ogni giorno ci svegliassimo in un corpo diverso? Se ogni giorno fossimo delle persone diverse o meglio se prendessimo in prestito il corpo di sconosciuti per vivere un giorno al loro posto. Questo è il punto di partenza del  romanzo di David Levithan, questa è la vita di A.

Ogni mattina non sa in chi si risveglierà la sua coscienza, sa solo che durerà fino alla mezzanotte, quando verrà spostato in un altro corpo. Durante la sua permanenza deve cercare di non modificare o danneggiare troppo la vita del suo ospite, deve interferire il meno possibile. Fino a quando non incontra Rhiannon e decide di stravolgere la routine del suo ospite per passare una giornata con lei. Può l’amore esistere nella vita di A? E’ possibile per lui amare ed essere amato?

Un libro che contiene moltissimi temi, dall’identità di genere al rapporto con il proprio corpo e con quello che rappresenta per noi e per gli altri. Un romanzo delicato e appassionante che sembra fatto per un eventuale sequel.

David Levithan, Ogni giorno (trad. Alessandro Mari), Rizzoli 2013, euro 15, ebook, € 9,99