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Io disegno

24 Apr

io_disegno_coverHa l’aspetto di un album da disegno a fogli ruvidi, la copertina azzurra e cartonata e contiene effettivamente 32 fogli già occupati: è il più recente progetto di Vànvere edizioni e racconta dodici storie di bambini che hanno cominciato a disegnare fino a farne una professione: illustratori e fumettisti raccontano animali fantastici, supereroi, matite preferite, compagni di viaggio, scatole che si trasformano. Intanto raccontano qualcosa di sé: della propria infanzia, della loro famiglia, di come vedevano il mondo, di come vedevano il mondo, di come fosse affascinante poter portare un disegno addosso, su una maglia o in tatuaggio.

Ci sono Andrea Antinori, Paolo Bacilieri, Chiara Carrer, Manuele Fior, Anna Forlati, Gabriella Giandelli, Franco Matticchio, Simone Rea, Guido Scarabottolo, Sinome Tonucci, Pia Valentinis e Vanna Vinci; ci sono le loro facce bambine, un disegno che accompagna le loro parole e infine uno spazio da personalizzare con foto, descrizione e illustrazione in modo che chi riceve questo album-libro possa aggiungere qualcosa di sé e sentirsi in beata compagnia quando disegna, colora, fantastica.

Io disegno, Vànvere edizioni 2015, 32 p., euro 16

Yoga piccolo piccolo

28 Gen

yoga[Disclaimer: questo post parla di un libro ma anche di maternità e di eventi personali, se non interessati passare direttamente alla fine quando parliamo SOLO del libro :)]

Sono legata particolarmente a questo libro che è arrivato in un momento particolare della vita. Quando l’ho trovato nella buca delle lettere ho provato a leggerlo al mio Giulio però questo non è un libro da leggere, ma da fare e con la pancia piena di… Adele proprio non ci riuscivo. Ora che Adele non è più nella pancia questo libro è per noi un gioco (e anche un modo per mamma per cercare di rimettersi un po’ in forma).
Cosa mi ha colpito di questo libro? La nicchia di mercato in cui si va a posizionare. Mi spiego meglio. Chi ha a che fare con dei bambini (suoi o come caregivers) sa che ci sono quei giorni in cui sei costretto a casa e non sai più che pesci pigliare. Hai giocato, guardato la tv, letto, magari fatto pure un’attività manuale (e hai pezzi di pasta al sale da pulire per i prossimi mesi) ma sono solo le 4 del pomeriggio. Ci vorrebbe uno sfogo fisico che non distrugga casa. E così apri un libro, un libro come questo. Un libro che non è solo una storia da leggere ma è un libro del fare. E non una serie di istruzioni per lavoretti, ma un modo per fare stare genitori e figli insieme alla scoperta della corporeità.

Lo yoga del titolo non è un personaggio ma la pratica dello yoga declinato per i bambini (e così scopro che c’è anche un’associazione italiana Yoga per bambini). Il testo prende lo spunto da una visita al giardino zoologico di un bambino che frequenta un corso di yoga e che, tornato a casa, vuole provare le posizioni che prendono il nome dagli animali che ha visto. E con questo pretesto via ad allenarsi con la posizione del leone, della tartaruga (difficilissima per me, brutta roba la vecchiaia!), il cobra, il gabbiano (questa è la più facile) e la mia preferita, la tigre (che mi sa che rassoda e tonifica un sacco). Leggere ai bambini fa bene al rapporto genitori figli e crea una relazione, questo lo sappiamo da tanto tempo e Nati per leggere esiste proprio per ricordarcelo e io da sempre associo il momento della lettura alla coccola sulle ginocchia della mamma, alla favola della buonanotte. Ecco adesso associo il momento del leggere insieme anche al fare insieme un’attività che coniuga il corpo e la parola.

Lorena V. Pajalunga, – illustrazioni di Anna Forlati, Yoga piccolo piccolo, Edizioni Corsare 2013, 32 p., euro 14