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Orme nella neve

17 Dic

Torna per Natale un racconto di Beatrice Masini, accompagnato dalle suggesdtive illustrazioni di Angelo Ruta. Un formato giusto per una lettura ad alta voce per augurarsi buone feste, magari proprio come quelle del protagonista: attutite dalla neve, capaci di sorprendere grazie alla meraviglia della natura, di far apprezzare il freddo, la neve, l’apparire improvviso di qualche animale nel bosco.

Racconta in prima persona il ragazzino protagonista; racconta del’anno in cui i genitori hanno deciso di fare una crociera proprio a NAtale (tanto lo si può festeggiare pure il 2 gennaio, secondo loro) lasciandolo a casa col nonno. Il nonno però si è organizzato per tornare alla sua casa ai margini del bosco e per portare il nipote a spasso con lui, a vedere il capanno, i sentieri, le postazioni da cui individuare gli animali. Come se fosse un ultimo giro, una ricognizione prima del lungo inverno dellla vita. Il ragazzo segue, assapora l’aria e il silenzio, lo scricchiolio della vecchia casa e della neve compatta sotto i passi; guarda, intuisce, si meraviglia. E non è neanche un peccato che i genitori debbano cambiare programma e tornare indietro, per assaporare anche loro quel grande regalo che è vedere qualcosa di raro e prezioso e portartelo dentro, tutta la vita.

Beatrice Masini – ill. Angelo Ruta, Orme nella neve, Einaudi Ragazzi 2018, 72 p., euro 12

Il mistero della buccia d’arancia

18 Gen

mistero-bucciaIn occasione del Giorno della Memoria come ogni anno l’editoria per ragazzi sforna uscite ad hoc che parlano di Shoah e vicende ebraiche durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel caso di questo romanzo il taglio è leggermente diverso e può essere una lettura interessante perché presenta non solo una singola vicenda legata al periodo storico in questione, ma apparecchia per il lettore una bella scelta di tradizioni e feste ebraiche, con tanto di glossario finale.

La vicenda in sé, ispirata alla storia reale della famiglia materna dell’autrice, prende voce nell’oggi attraverso Anna, la protagonista che si mette sulle tracce della storia della nonna per una ricerca scolastica. Intorno a lei, che frequenta la quinta elementare, un fratello maggiore e una serie di cugine che – ciascuno a suo modo – si danno da fare per venire a capo del “mistero” di casa: perché a nonna Miriam non piacciono le bucce di arancia candite che il nonno prepara magistralmente? La risposta manda indietro nel tempo, alla nonna bambina e alle sue sorelle, costrette a nascondersi e poi a fuggire in Svizzera, alle persone “dalle mani amiche” che hanno messo in gioco la propria vita per salvarne altre.

Non è quindi un testo in cui si parla direttamente di Olocausto, di campi di concentramento, ma piuttosto – e in modo soft – della persecuzione degli ebrei in seguito all’introduzione delle leggi razziali; a essere interessante è – a mio avviso – piuttosto il contesto in cui la vicenda storica è inserita: il quotidiano di una famiglia ebraica che si ritrova insieme nei vari momenti festivi o dettati dalle tradizioni, di cui vengono illustrati i momenti, lo svolgimento, i cibi…

Lia Tagliacozzo – ill. Angelo Ruta, Il mistero delle bucce d’arancia,Einaudi Ragazzi 2017, 120 p., euro 11

Amico d’estate

23 Feb

amico d'estate

Dopo trentacinque anni torna in libreria la collana “Le Letture” di EL, con nuovi contenuti e rinnovata veste grafica che mantiene però l’originale colore che permette di identificare i diversi livelli di lettura. Peccato però che questa veste grafica non sia all’altezza della storia della collana e risulti datata, bruttina e a volte respingente verso alcune delle buone storie che sono contenute nei libri.

Per parlare di questo ritorno, abbiamo scelto tra le prime uscite questo breve romanzo di Beatrice Masini in cui Paolo, nell’estate dei suoi dieci anni, racconta l’amicizia con Norman, un signore inglese che possiede una casa nello stesso borgo di campagna dove anche la famiglia di Paolo è solita passare i mesi estivi. Nel corso degli anni, complice anche il fatto che gli amici del posto partono in vacanza, si è creato un forte legame tra il bambino e l’anziano: uno ha nonni lontani, l’altro non ha nipoti, così si sono “riempiti un buco a vicenda”, come scrive Paolo. Il loro rapporto è rinsaldato dalle avventure che vivono insieme durante l’estate e viene mantenuto nel corso dell’anno attraverso lettere e cartoline.

Non c’è nulla di eclatante, ma passeggiate, visite in luoghi particolari, momenti condivisi (cene, compleanni, andare a pesca, piantare fiori), consigli; una narrazione placida come lo scorrere del tempo in buona compagnia, senza avere per forza necessità di fare qualcosa, ma godendosi il quotidiano delle giornate, tenendosi stretto quel che di bello viene da una chiacchierata, da un silenzio, dalla complicità. Fino all’inverno in cui Norman non si fa sentire e all’estate in cui la grande casa rimane chiusa. Quando le finestre si riapriranno e Paolo correrà ad abbracciare l’amico dovrà fare i conti col tempo che passa e che cambia i modi, ma per fortuna non cambia i legami, non modifica il sentire. Semplicemente dice, placidamente, di come sia la vita nel suo scorrere naturale.

Una storia breve, che assomiglia un po’ al grande album in cui Norman e Paolo raccolgono le loro fotografie, ma anche ritagli, foglietti, fiori essiccati; una collezione di attimi condivisi, di pensieri sull’altro, di piccole delicatezze che fanno bellezza: una torta di compleanno impastata dal papà, un cielo di stelle, le parole di un vocabolario in regalo.

Il sito dell’illustratore.

Beatrice Masini – ill. Angelo Ruta, Amico d’estate, EL 2016, 88 p., euro 7,50