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Piante e animali terribili

4 Gen

In questo libro, Dino Ticli, geologo, naturalista e valido divulgatore scientifico, ha raccolto una trentina di piante e di bestie conosciuti per essere tra i più velenosi e pericolosi in circolazione e spesso considerati anche disgustosi; ne ha raccolto le caratteristiche per il gusto di far scoprire ai ragazzi la meraviglia della natura, per mostrare come in natura appunto nascano alleanze e relazioni, si sviluppino meccanismi di difesa e di sopravvivenza. E anche come sovente gli uomini, nei tempi passati, abbiano su queste caratteristiche costruito leggende o affibbiato nomi terribili che non sempre corrispondono al vero. Dal ragno sputatore alle piante urlatrici, dalla pianta vampiro al coleottero bombardiere, ecco per ciascun selezionato una scheda che contiene  i riferimenti da sapere (nome comune e scientifico, dove si trova, cos’è), una descrizione e poi un racconto in cui la pianta o l’animale velenoso sono protagonisti, per affiancare a quel che si può imparare anche la narrazione.

Ma la vera meravigliosa meraviglia di questo libro (non ce ne voglia l’autore) sono le illustrazioni di Andrea Antinori, che aggiungono preziosità. Se avete avuto modo di apprezzarlo in altri testi (ne La zuppa dell’orco edito da Biancoenero come nel recente L’entrata di Cristo a Bruxelles di Corraini, tra gli altri) sapete la particolarità del suo tratto, che non ha paura del nero, che qui illumina i neri e i blu con esplosioni di rossi e gialli.

Il formato non è tascabile, ma “portatile” sì: la compattezza e la copertina morbida fanno sì che si possa facilmente infilare nello zaino e leggere immersi nella natura.

Dino Ticli – Andrea Antinori, Piante e animali terribili, Lapis 2017, 207 p., euro 12,50

La zuppa dell’orco

17 Ott

zuppa-orcoChe bella questa favola nera di Vincent Cuvellier, scritta in caratteri ad alta leggibilità e perfetta per essere letta ad alta voce. Che bella questa storia che riprende il sapore, il ritmo e i temi di favole e leggende tradizionali e consegna al lettore il brivido sottile di tante storie, l’attesa di sapere cosa inventerà il protagonista per voltare a proprio favore la tragica situazione e un finale gaudente di cibo, sorrisi e musica un po’ allegra e un po’ triste.

Si racconta di Josef, nato sotto la neve nel quartiere più povero di una città che fa parte di un Paese dove il sole sorge a mezzogiorno meno cinque e tramonta dieci minuti dopo, figlio di un padre che non ha voglia di lavorare e di una madre troppo occupata per farlo. Più semplice certo mandare i sette figli a mendicare e punirli se non portano a casa a abbastanza. Fino alla sera in cui i genitori decidono di menomare i propri bambini perché facciano ancora più pena – chi cieco, chi zoppo – e guadagnino di più. Proprio Josef, il più piccolo, si rivelerà il più scaltro, fingendosi prima cieco e poi convincendo i fratelli ad abbracciare una tattica prima di sopravvivenza e poi di liberazione, finendo a casa dell’orco, ma non di certo nel suo pentolone.

Ad accompagnare la storia, le illustrazioni di Andrea Antinori che danno corpo alle parole, magia ai paesaggi e mettono in fila gli strumenti disseminati per casa (dai frullini alle seghe), regalandoci tra le altre la magnifica immagine dello strano corteo di bambini che si allontana da casa fingendo di brancolare nel buio e portandosi appresso una sorella su slitta, incitati dall’entusiasmo di Josef che ricorda ai fratelli quanto sia meraviglioso avere occhi, mani e piedi: nulla li potrà fermare, manco l’incertezza di quel che si ha da fare.

C’è la neve in queste illustrazioni, c’è una sorta di tarluc nella narrazione (ma solo uno!), e allora ci pare proprio una lettura adatta alla stagione che viene, da leggere insieme la sera, dopo aver chiuso fuori il freddo.

Vincent Cuvellier – ill. Andrea Antinori, La zuppa dell’orco (trad. di Flavio Sorrentino), Biancoenero 2016, 62 p., euro 11

Un libro sulle balene

25 Mag

un-libro-sulle-baleneUltimamente l’editoria è ricca di albi con le balene (quelli già tradotti, uno su tutti La balena nella tempesta, e quelli che vorremmo presto in italiano, come Barriga da baleia) per cui festeggiamo l’arrivo di un libro che racconta le balene ai giovani appassionati, dando informazioni di ogni tipo e incuriosendo per la ricerca di altre informazioni. E festeggiamo ancora di più perché questo libro ha un notevole significato anche dal punto di vista grafico (e di eleganza, nel suo grigio e blu) e ci piace l’andamento coinvolgente che ha, rivolgendosi direttamente a chi sta leggendo come fosse un interlocutore diretto, vis-à-vis.

Si parla delle balene, dei loro antenati, di dove vivono e di cosa mangiano. Si indaga sul lor stomaco, sul loro “naso”, sul loro soffio, sul loro linguaggio. Si dà un po’ di nomenclatura: spyhopping, breaching, logging, lobtailing. Si dice di ospiti, di dimensioni e anche di come l’uomo si comporti con loro (caccia alla balena, ma anche whale watching). Poi la sezione “una per volta”, una scheda in doppia pagina per ogni tipologia di balena.

Il libro è la tesi dell’illustratore Andrea Antinori all’ISIA di Urbino e, come molti altri libri editi da Corraini, ne è disponibile anche la versione in inglese.

Andrea Antinori, Un libro sulle balene, Corraini 2016, 64 p., euro 16

Io disegno

24 Apr

io_disegno_coverHa l’aspetto di un album da disegno a fogli ruvidi, la copertina azzurra e cartonata e contiene effettivamente 32 fogli già occupati: è il più recente progetto di Vànvere edizioni e racconta dodici storie di bambini che hanno cominciato a disegnare fino a farne una professione: illustratori e fumettisti raccontano animali fantastici, supereroi, matite preferite, compagni di viaggio, scatole che si trasformano. Intanto raccontano qualcosa di sé: della propria infanzia, della loro famiglia, di come vedevano il mondo, di come vedevano il mondo, di come fosse affascinante poter portare un disegno addosso, su una maglia o in tatuaggio.

Ci sono Andrea Antinori, Paolo Bacilieri, Chiara Carrer, Manuele Fior, Anna Forlati, Gabriella Giandelli, Franco Matticchio, Simone Rea, Guido Scarabottolo, Sinome Tonucci, Pia Valentinis e Vanna Vinci; ci sono le loro facce bambine, un disegno che accompagna le loro parole e infine uno spazio da personalizzare con foto, descrizione e illustrazione in modo che chi riceve questo album-libro possa aggiungere qualcosa di sé e sentirsi in beata compagnia quando disegna, colora, fantastica.

Io disegno, Vànvere edizioni 2015, 32 p., euro 16