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Oltre il sentiero

30 Dic

Un racconto lungo, illustrato, in una bella edizione con copertina cartonata il cui formato dà respiro alle immagini e anche al teesto, che si distende sulla pagina in caratteri agevoli. Parlare di questo libro è l’occasione per mettere in luce la collana “I diamantini” di De Agostini apprezzabile proprio per queste caratteristiche; a prima vista i suoi libri assomigliano ad edizioni con copertina rigida di parecchi anni fa e bosogna dire che la scelta pare davvero buona anche quando il contenuto può essere diretto a lettori un po’ più grandi di quelli a cui la confezione potrebbe far pensare.

Questo romanzo breve di Sgardoli infatti parla di un ragazzo alle prese con l’imprevisto: una gita in montagna col padre si trasforma per Alberto nella necessità di far appello alle proprie risorse nascoste, al proprio coraggio, alla capacità di saprsela cavare da solo, di essere lui il “grande” della situazione. Il padre è scivolato e non può muoversi; tocca proprio ad Alberto rifare il percorso all’indietro, cercare la giusta direzione, non farsi ingannare da facili paure e rumori sospetti per andare a cercare aiuto. L’autore sintetizza in maniera efficace e reale la bellezza e il pericolo della montagna anche quando sei un esperto, la meraviglia della natura, il timore per quel che non conosci. Ad impreziosire la narrazione ci sono le illustrazioni di Alessandro Sanna che aggiungono poesia e fascino; una volta letto il libro, anche il lettore può tornare indietro e provare a gustarselo guardando solamente le immagini, per coprire quanto dicono, quanto efficace sia la dissolvenza del tratto per dire di alberi, di albe, di tramonti, di cieli alti e rocce.

Guido Sgardoli – ill. Alessandro Sanna, Oltre il sentiero, DeAgostini 2018, 92 p., euro 15,90, ebook euro 6,90

Miramuri

5 Set

miramuriMassimiliano Tappari e Alessandro Sanna regalano al lettore non solo un libro, ma un invito a guardare e a immaginare partendo dall’intorno, dalle crepe sui muri, dai segni, dalle ombre. In questo libro che potremo definire “a quattr’occhi” danno voce a una doppia possibilità di guardare: da un lato guardarsi intorno e cogliere particolari che abbiamo davanti sempre e proprio per questo non notiamo: sono appunto muri scrostati, segni sul marciapiede che calpestiamo o sui gradini che saliamo; dall’altro dare libera voce alla fantasia e immaginarci intorno storie, farne sfondi o parti essenziali di personaggi e narrazioni.

Si susseguono allora uomini e animali, alpinisti e tigri, persone in fuga e pesci e sembra che di pagina in pagina un filo leghi le varie scene a farne storie a più quadri. Allora il lettore può aggiungere una voce terza, la sua e inventare davvero nomi, azioni, pregressi e seguiti ad ogni scena e dar vita a un microcosmo nascosto tra le pieghe di quel che ha sotto gli occhi.

Con pagine finali in cui ciascuno può esercitarsi a immaginare, aggiungere, disegnare e magari provare a confrontarsi in più lettori davanti a una stessa immagine, per vedere quel che viene fuori quando sono teste diverse a vedere e quindi a interpretare.

Il sito di Alessandro Sanna.

Massimiliano Tappari – Alessandro Sanna, Miramuri, Terre di Mezzo 2015, 144 p., euro 12,50

Castelli di libri

23 Mag

sanna0001 Corrono e si rincorrono i libri, affiancati come sugli scaffali, colorati di azzurro, rosso e giallo sulle pagine di questo libro nato nell’ambito del progetto “Il Cantiere della Fantasia” sviluppato nelle terre emiliane dopo il sisma del 2012 e che ha coinvolto tanti attori della lettura e della promozione della lettura a vantaggio dei bambini e dei ragazzi dei paesi di San Felice sul Panaro, Mirandola, Finale Emilia, Massa Finalese, Cavezzo, Concordia, Medolla e Camposanto.

In particolare questo libro, com’è raccontato sul finale in parole e in immagini (è Gialuca Galletti a fotografare), nasce dal murale “Mattoni di libri” che Alessandro Sanna ha realizzato nella biblioteca Pederiali di Finale Emilia rinata dopo il sisma e inaugurata alla fine di marzo. È un omaggio, scrive Sanna, ad Antonietta Furini che ne è la bibliotecaria e “a tutte e tutti i bibliotecari appassionati e tenaci della penisola”. Inanella, attraverso il suo tratto caratteristico e le figure di due bambini, una serie di azioni a cui servono i libri: dal giocare allo scoprire, dal costruire allo stupirsi e via così, tra balene, pinocchi, viaggi, torri, parole e silenzi.

Un omaggio a chi di libri si occupa, a chi con i libri costruisce, cammina, va oltre e va avanti.

Approfitto della bella dedica di Sanna per aggiungere un’altra buona notizia per le biblioteche ragazzi italiane: sabato 24 maggio, durante l’annuale cerimonia del Premio Andersen a Genova, verrà dato un riconoscimento “Protagonisti della promozione della cultura e della lettura” alla Biblioteca dei ragazzi di Rozzano (qui in fondo pagina la motivazione). In questo strano mondo italiano dove capita talvolta che i libri migliori e quelli più apprezzati da bambini e ragazzi abbiano il “solo” premio dell’apprezzamento dei loro giovani lettori, dove si assegnano riconoscimenti in massa alle realtà che si occupano di lettura (sono ancora un po’ basita dai cinquanta diplomi di riconoscimento di qualche mese fa: vuoi premiare chi fa promozione? Bene, scegli la realtà migliore e poi sostienila. Anche finanziariamente, ovvio…), ecco è bello sapere che a ricevere questo riconoscimento è una biblioteca che da anni, spesso in silenzio, lavora nel quotidiano per rendere un servizio pubblico di qualità ai suoi utenti. E che da quattro anni, col convegno Digital Readers e dallo scorso anno col Digital Camp, si è anche fatta carico di dare ai bibliotecari per ragazzi e a chi di ragazzi e lettura si occupa l’occasione per riflettere, condividere, conoscersi. Anche questo è servizio pubblico.

Il sito di Alessandro Sanna. Il video di Peppo Bianchessi che lo vede all’opera. Il booktrailer.

Alessandro Sanna, Castelli di libri, Panini 2014, 48 p., euro 18

Magarìa (e anche un po’ Culodritto)

3 Gen

Più riguardo a MagarìaQuesto libro arriva ora in un post perché era sparito. Nella singola area di una stanza, impresa non impossibile quando i volumi sono tanti e prendono sistemazioni strambe per assonanza, argomento, formato. Ed era pure la copia della biblioteca, ma di saltar fuori proprio non ne voleva sapere. Ora che è rispuntato fila dritto in compagnia di un altro appena ricevuto per le feste a cui lo accomuna un particolare non da poco e anche Più riguardo a Culodritto e altre canzonispiacevole: sia su questo Magarìa che sul secondo Culodritto manca il nome dell’illustratore in copertina. Il primo è un racconto a tre finali di Andrea Camilleri pubblicato sulle pagine de L’Unità nell’agosto 2005; il secondo è una raccolta di sette canzoni di Francesco Guccini, scelte tra il 1967 e il 2012 e introdotte dall’autore stesso. Convinto dell’importanza dei nomi degli autori a garanzia di valido acquisto, l’editore li ha sistemati ben grandi in copertina, dimenticando quel che agli occhi di chi un poco ne ha familiarità subito si nota: quei tratti e quei colori sono senza dubbio di Giulia Orecchia e Alessandro Sanna, che – con i loro inconfondibili stili – danno corpo alle parole e valore ulteriore al testo riportato, specie nel secondo caso.

Tornando a Margarìa non era sparito davvero, ma semplicemente sparito alla vista, nascosto da due grossi tomi di racconti provenzali, finito lì in mezzo per – appunto – assonanza: perché Camilleri, anche in questo breve racconto di un nonno e di una bambina che racconta il sogno e pronuncia le parole magiche che possono provocarne la sparizione, non rinuncia all’uso di vocaboli e sintassi prettamente siciliane, regalando così al lettore suoni come taliata, mammalucchigne, ammucciare, picciliddro.

E sarebbe bello davvero se questo racconto prendesse suono, se venisse letto ad alta voce rispettando la pronuncia, la modulazione della voce, i pieni della lingua in cui è stato pensato che aiutano a dar forma ai significati. Non a caso appunto stava in compagnia di una pila di testi dove il racconto prende vita anche per i suoni delle parole che lo compongono, per certe sfumature intraducibili in italiano o in francese, e così la taliata stava accanto al beicare e la picciliddra a fianco alla dindiero.

Il resto della magia la fanno i colori, forti quelli di Giulia Orecchia come se tutte le pagine fossero inondate dal sole della Sicilia, dal brillio del mare, dal terso del cielo, dalla luce che entra e si fa spazi di gioia.

Andrea Camilleri – ill. Giulia Orecchia, Margarìa, Mondadori 2013, 102 p., euro 15

e anche un po’ Francesco Guccini – ill. Alessandro Sanna, Culodritto e altre canzoni, Mondadori 2013, 60 p., euro 9,90

Mano Felice disegna…

2 Mag

Per ogni volta che un piccolo porge il pastello o la matita a un grande e dice “Me lo fai tu che non sono capace?”. Ecco Mano Felice che guida i piccoli nell’esperienza del disegno, dell’evocazione su carta dei quattro elementi naturali con tecniche diverse. All’inizio c’è la “lista della spesa”, l’elenco di quel che serve per cominciare: matite, pastelli, pennarelli, gessetti, nastro adesivo, pennelli, a seconda dei casi. Poi Alessandro Sanna guida – attraverso indicazioni pratiche prima e piccole storie nella seconda parte – nella creazione della pioggia, della neve, del drago sputafuoco, dei fiori che sbocciano…

Il testo è in stampatello, quindi anche i lettori alle prime armi possono sentirsi autonomi nel gestire indicazioni e tentativi. Il mio preferito rimane quello sull’acqua, per le sue indicazioni semplici, perché è bello pasticciare su quei fogli di carta spessa e fare pasticci che pasticci non sono.

Mano Felice all’opera: 

Alessandro Sanna, Mano Felice disegna l’acqua, Panini 2012, 24 p., euro 8,5

Alessandro Sanna, Mano Felice disegna l’aria, Panini 2012, 24 p., euro 8,5

Alessandro Sanna, Mano Felice disegna la terra, Panini 2012, 24 p., euro 8,5

Alessandro Sanna, Mano Felice disegna il fuoco, Panini 2012, 24 p., euro 8,5

La penna di Anne Frank

10 Feb

Se non avete letto il Diario di Anne Frank da molto tempo, lasciate che vi inviti a riprenderlo in mano. E, questa volta, leggetelo come un romanzo, dall’inizio alla fine e tutto d’un fiato, nel minor tempo possibile.

Così dice Aidan Chambers, perché è questo che cerca di spiegare nelle pagine del breve saggio in questione: ci invita a leggere il Diario andando al di là dell’immagine che di Anne Frank tutti abbiamo come testimone dell’Olocausto, come figura legata allo sterminio nazista, alla sua morte in campo di concentramento. Chambers invita a leggere il Diario e a proporlo in lettura innanzitutto come un’opera di letteratura che offre spunti e riflessioni sia sull’adolescenza (Anna è un’adolescente che scrive) sia sulla figura dell’autore, sul suo rapporto con i lettori e con ciò che scrive. Quando dialoga con Kitty, Anne infatti è innanzitutto una ragazza che sogna di diventare una scrittrice, che sogna di fare di quei suoi fogli un’opera da dare alle stampe; ed è una ragazza che cresce, con i suoi sogni, le speranze, i dubbi. Le evocative illustrazioni di Alessandro Sanna ci richiamano proprio Anne immersa tra le parole, che con le parole si fa dialogo, rifugio, racconto, si fa sé. La verità sulla scrittura di Anne – scrive ancora Chambers – è che essa l’ha aiutata a renderla ciò che lei stessa è. Non quella che era, rispetto a cui non sapremo mai nulla. Ma quello che lei è – un essere sempre presente, una coscienza che vive e che dà vita finché qualcun altro, qualcun Altro, potrà leggere ciò che lei ha scritto e, prestandole completa attenzione, diventare lei.

Credo che quello che Chambers vuole indicarci è di cercare di considerare Anne al di là della tragedia che ha posto fine alla sua vita, di chiederci chi fosse davvero, di guardarla come un’adolescente che aveva voglia di scrivere. Per questo motivo, quest’anno non abbiamo messo post “appositi” nel Giorno della Memoria. Abbiamo recensito prima e dopo e ancora lo faremo libri che parlano di questo argomento perché così mi sembra giusto che sia. Non amo le giornate dedicate, siano la giornata della mela annurca, del cugino del prozio o di qualche sindrome particolare, e sono cresciuta in una famiglia dove le feste della donna, della mamma, del papà e cose simili non si festeggiano perché si ritiene che tutti i giorni dovremmo ricordarci di quello che siamo noi e quelli che ci stanno intorno, di quel che è importante nel mondo. Allora mi sembra che tra le righe di Chambers ci stia anche questo: tutti i testimoni a cui pensiamo nel Giorno della Memoria, tutte le storie che ce li raccontano devono farci pensare a loro come quel che erano realmente al di là della tragedia: bambini, ragazzi, uomini, donne con quotidianità, sogni, speranze, problemi che poi in quella tragedia sono finiti, ma di cui ricordiamo la specificità di persone.

Il sito di Aidan Chambers, il sito di Alessandro Sanna, il sito di Equilibri, la casa di Anne Frank, l’Anne Frank Fonds.

Aidan Chmbers – ill. di Alessandro Sanna, La penna di Anne Frank (trad. di Giorgia Grilli), Equilibri 2011, 51 p., euro 14

Si può

20 Giu

Ci si può guardare intorno invece che tirare dritto: perdere tempo a volte è un diritto.

Per tutti i bambini che osano, per chi vuol far qualcosa di diverso dagli altri (non per distinguersi, ma per essere se stesso), per chi non fa come dice la gente, ecco un nuovo libro della collana ZeroTre di Panini con le sue pagine grandi e lucide su cui si può sbrodolare, pitturare, far colare il gelato e la marmellata (tanto basta un colpo di spugna a renderle pulite). Un libro che dice, in rime e assonanze, che si possono fare un sacco di cose: bere l’acqua corrente anziché quella in bottiglia, sporcarsi con la terra, schizzare nelle pozzanghere, non voler fare le gare, annoiarsi un po’, non essere sempre simpatici, non voler bene sempre a tutti, annoiarsi. E tra tutte le cose suggerite, attraverso le illustrazioni di Alessandro Sanna, ce n’è una che ci piace proprio tanto: si può mangiare la neve fresca 🙂 Ricordatevene per l’inverno!

Giusi Quarenghi – Alessandro Sanna, Si può, Panini 2011, 32 p., euro 11

Ullallà!

22 Feb

Scegliamo la copertina del primo dei tre libri appena usciti per mettere in vetrina la nuova collana della Emme edizioni dedicata ai piccolissimi: volumi quadrati, cartonati e resistenti con dei bei colori lucidi, angoli arrotondati e il titolo di Ullàllà. Questi libri sono gli eredi dei famosi e apprezzati “libri coi buchi”, in cui ogni pagina prepara a quella successiva, intriga e incuriosisce il piccolo lettore, creando un filo, un legame tra le pagine. Testi brevissimi ed essenziali quando ci sono (il libro della Fatus non ne ha). Il tratto di Alessandro Sanna, attraverso la consueta poesia, dà vita a un gioco sui cinque sensi giocati tra la mamma e il suo cucciolo (diversi ad ogni pagina).  Con Tommaso Levente Tani si ripercorrono le stagioni. Con Sophie Fatus ci si sorprende ad ogni girar di pagina. Una collana che ci piace, ci convince e di cui speriamo nuove uscite altrettanto felici.

Qui la presentazione della collana.

 

Alessandro Sanna, La mamma, Emme 2011, 24 p., euro 10.

Tommaso Levente Tani, Chi c’è nel bosco?, Emme 2011, 24 p., euro 10.

Sophie Fatus, Oh oh, Emme 2011, 24 p., euro 10.

Poesie di dicembre

1 Dic

Vieni mese di dicembre

prendi un treno

non tardare

è scoccata l’ora

del nevicare…

Dicembre è arrivato e puntuale puntuale ha portato molta neve (almeno in questo angolo del Piemonte): questa mattina la poesia delle campagne innevate e degli alberi perfettamente “ricamati” dalla neve ci fa naturalmente pensare a questo libro intitolato appunto Poesie di dicembre, che alle rime di Vivian Lamarque aggiunge il tocco poetico di Alessandro Sanna. Dodici poesie sull’inverno, sul freddo e sul Natale che arriva… oggi comincia il conto alla rovescia: avete aperto la prima finestrella del calendario dell’Avvento?!!?

Vivian Lamarque – Alessandro Sanna, Poesie di dicembre, Emme 2010, 40 p., euro 14,90

Giallo rosso blu e se mi arrabbio grigio

21 Nov

Alessandro Sanna ci racconta una bella storia per immagini dove i protagonisti sono un gufo giallo, un coniglio rosso e un gatto blu.

E se stanno tutti vicini vicini cosa succede? Ma ecco arrivare il lupo grigio!

Sanna al solito non delude e con poche pennellate e un uso puro ed elementare del colore dà vita a 4 personaggi ben caratterizzati che agiscono nella storia sulla base dell’invenzione narrativa del lettore.

Il secondo volo vede invece protagonista speciale il nostro gufo giallo, alle prese con un cielo grigio di pioggia.

Una collana dedicata alla scoperta dei colori primari. Ci ricorda un grande classico di Lionni…chi indovina?

Alessandro Sanna, Giallo, Rosso, Blu e se mi arrabbio Grigio , Kite edizioni, 2010, 2o p., euro 8.

Alessandro Sanna, Giallo gufo e cielo Grigio Grigio , Kite edizioni, 2010, 2o p., euro 8.