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Ombre sulla sabbia

7 Feb

ombre sulla sabbiaSe vivi in un luogo ai margini – in questo caso una piccola isola, intorno alla quale la marea facilita o complica le vie di accesso – chi viene a trascorrere una giornata da turista nei tuoi luoghi ti guarda come un essere alieno, come un animale strano, come qualcuno di un po’ selvatico che non sa rendersi conto di cosa sia la vita. E se quel luogo non lo hai scelto, ma ci sei nato, il desiderio che prima o poi arriva è di andartene, verso la città, verso posti che offrono maggiori possibilità – di incontri, di lavoro, ci divertimento – e che plachino l’irrequietezza verso un’orizzonte che non basta. Questo succede a Kevin con i suoi diciassette anni: andarsene in città, a inseguire Susan, la coetanea che c’è da sempre esattamente come nella sua vita da sempre ci sono le dune di sabbia, i cottage dietro la piazza, le poche persone che popolano l’isola; andarsene per poter scegliere la sua isola, vederla da un’altra prospettiva, sentire quel che davvero è il suo abito, il suo luogo, il suo orizzonte.

Viene tradotto ora in Italia il primo libro di Aidan Chambers, uscito in Gran Bretagna nel 1968, in cui è possibile scorgere in filigrana tutte le caratteristiche della sensibilità e della scrittura dell’autore. Quello che però rende davvero prezioso questo testo, al di là della bellezza della storia, è la nota che lo stesso Chambers scrive per questa edizione italiana: contiene una sorta di inno, di complimento e di applauso ai tanti lettori italiani che ha incontrato in questi anni e che – scrive – lo fanno sentire “più vivo” con il loro interesse, la loro capacità di accoglienza e di intelligenza. Ma soprattutto quelle righe finali raccontano di come sia nato questo libro: Chambers era un giovane insegnante che da tempo sognava di diventare scrittore senza riuscirsi e senza nemmeno riuscire a interessare i suoi allievi alla lettura; allora decise di chiedere ai ragazzi stessi che tipo di testo avrebbero voluto leggere e scrisse pensando a loro,a un pubblico reale, mettendo insieme la sua urgenza di dire e il loro desiderio di leggere comunque; così un testo scritto per gli allievi conquistò un editore e in poco tempo altri testi di Chambers vennero pubblicati.

Leggendo questa nota avrete la chiave del carisma di Aidan Chambers e saprete perché i suoi libri sono tanto belli e tanto apprezzati: potete infatti leggere in trasparenza, nel racconto che fa del suo tentativo di scrittura, l’insegnante che era, lo scrittore che stava per diventare e anche l’editore che sarebbe successivamente stato, una persona fedele a quel che sognava di dire e di essere e insieme estremamente attento a chi aveva davanti, a chi avrebbe letto i suoi libri, alle persone con cui – in presenza o a distanza – dialogava. Ogni volta che lo incontro, che lo ascolto mi fa pensare a un albero, saldo, diritto e curioso di chi ha intorno; è la stessa sensazione che regalano i suoi libri: mentre sei lì davanti a lui, come mentre leggi, hai la sensazione, e insieme la certezza, che l’autore è davvero lì, tutto intero. Questa onestà dell’autore rende quel che dice, quel che scrive di una chiarezza così pura che tocca comunque sempre.

Il sito dell’autore.

Aidan Chambers, Ombre sulla sabbia (trad. di Beatrice Masini), Rizzoli 2016, 155 p., euro 15

 

Il lettore infinito

14 Apr

imageEcco una nuova riflessione di Aidan Chambers a proposito di lettura e ragazzi; chi ha già avuto modo di apprezzarlo dal vivo è nei testi precedentemente tradotti in Italia da Equilibri e da Sonda, troverà in questo volume alcuni capisaldi delle sue teorie accompagnati da suggerimenti pratici per mettere in atto il processo della lettura e renderlo efficace. Vengono indicate azioni e strategie da mettere in pratica per formare lettori appassionati e competenti.

Partendo dal diagramma del Reading Circle, che dà visivamente al lettore il senso dello scambio e del legame circolare che esiste tra gli attori della lettura, Chambers insiste sui passaggi fondamentali: la selezione, la disponibilità e l’accessibilità dei testi, il valore del tempo passato a guardare e a scegliere libri, la scelta, i luoghi e il tempo per la lettura, le modalità per favorire lo scambio di opinione, il passaparola. Insiste descrivendo attività pratiche, esempi di scelte per la lettura ad alta voce, modalità sperimentate nel tempo, costruendo così un catalogo di possibilità da applicare da parte di con chi vuole mettersi in gioco nell’educazione dei ragazzi alla lettura.

Alcune parti sono esplicative al limite dell’avvio, ma chi ci è passato da bene che non è male ricordare ciò da cui mai ci si dovrebbe esimere quando si organizza un incontro di lettura, quando si invita un autore, quando ci si prepara per una lettura condivisa. Anzi, a veder certe organizzazioni, queste son parti da ripassare… E ben vengano.

Più volte Chambers parla di onestà nei confronti dei lettori, degli alunni a cui ci si rivolge; la stessa onestà che lui utilizza nei saggi raccolti nel volume, raccontando la sua esperienza, sottolineando errori, imprevisti e tecniche di successo e condividendoli con chi legge per fare davvero rete a vantaggio dei giovani lettori.

Aidan Chambers è molto attento ai diversi modi di leggere; due anni fa a Torino spiegava come stesse studiando per riuscire a scrivere delle storie da leggere su smartphone e tablet; ha creato Tablet Tales, un’applicazione per iPad dove è possibile leggere le linee guida del suo progetto, trovare alcuni suoi testi e altri articoli relativi all’argomento e in generale all’educazione alla lettura (parte dei testi proposti è gratuita è disponibile dall’app, altri invece sono acquistabili in-app. Tutti i testi sono ovviamente in inglese).

Il sito dell’autore.

Aidan Chambers, Il lettore infinito. Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni (traduzione e curatela di Gabriela Zucchini), Equilibri 2015, 189 p., euro 16

Muoio dalla voglia di conoscerti

27 Giu

More about Muoio dalla voglia di conoscertiDi tutto il tempo che avevamo passato insieme fino a quel momento, era la prima volta che sentivo che ci stavamo divertendo, senza sforzo e senza alcun sentore dello scarto d’età, né deferenza, condiscendenza o disparità. Era, pensai più tardi, la prima volta che ci eravamo incontrati ciascuno come se stesso, senza vincoli, senza alzare la guardia, in accordo.

Un ragazzo suona alla porta di uno scrittore per chiedergli di aiutarlo a scrivere le risposte a una lista di domande preparate dalla sua ragazza. Lo scrittore ha settantacinque anni, ha perso la moglie con cui è stato sposato per quarant’anni, si sta rendendo conto dei limiti della sua vecchiaia e fatica a scrivere, come non gli è mai capitato. Il ragazzo ha diciassette anni, fa l’idraulico, ha una forma di dislessia che tiene nascosta, ha perso il padre cinque anni prima e adora pescare. La reciproca necessità dell’altro (il ragazzo vuole che lo scrittore preferito dalla sua fidanzata traduca in parole i suoi pensieri per rispondere alle domande di lei; l’anziano capisce che quel ragazzo è la chiave per affrontare il suo dolore) apre un reciproco studiarsi di sottecchi, un confronto che procede a singhiozzo tra silenzi e svelamenti, un dialogo su mille argomenti: la poesia, l’amore, il sesso,  la pesca, la vita, la morte, la sincerità, la fiducia, la bellezza degli utensili (!).

Aidan Chambers in un libro che dovrebbe uscire dal target specifico di una fascia di età  ed essere per tutti: prima che per i giovani adulti, per gli adulti.

Com’è difficile ammettere davanti a qualcuno che l’ha riconosciuto prima di noi che ci è successo qualcosa che ridisegnerà la nostra vita. Forse è irritazione per il fatto che lui se ne sia accorto prima di noi. Forse è perché un’ammissione del genere mette a nudo il proprio io più profondo e vulnerabile. La parte di noi che tutti temiamo qualcuno voglia danneggiare o ferire o distruggere.

Aidan Chambers, Muoio dalla voglia di conoscerti (trad. di Beatrice Masini), Rizzoli 2012, 285 p., euro 13

La penna di Anne Frank

10 Feb

Se non avete letto il Diario di Anne Frank da molto tempo, lasciate che vi inviti a riprenderlo in mano. E, questa volta, leggetelo come un romanzo, dall’inizio alla fine e tutto d’un fiato, nel minor tempo possibile.

Così dice Aidan Chambers, perché è questo che cerca di spiegare nelle pagine del breve saggio in questione: ci invita a leggere il Diario andando al di là dell’immagine che di Anne Frank tutti abbiamo come testimone dell’Olocausto, come figura legata allo sterminio nazista, alla sua morte in campo di concentramento. Chambers invita a leggere il Diario e a proporlo in lettura innanzitutto come un’opera di letteratura che offre spunti e riflessioni sia sull’adolescenza (Anna è un’adolescente che scrive) sia sulla figura dell’autore, sul suo rapporto con i lettori e con ciò che scrive. Quando dialoga con Kitty, Anne infatti è innanzitutto una ragazza che sogna di diventare una scrittrice, che sogna di fare di quei suoi fogli un’opera da dare alle stampe; ed è una ragazza che cresce, con i suoi sogni, le speranze, i dubbi. Le evocative illustrazioni di Alessandro Sanna ci richiamano proprio Anne immersa tra le parole, che con le parole si fa dialogo, rifugio, racconto, si fa sé. La verità sulla scrittura di Anne – scrive ancora Chambers – è che essa l’ha aiutata a renderla ciò che lei stessa è. Non quella che era, rispetto a cui non sapremo mai nulla. Ma quello che lei è – un essere sempre presente, una coscienza che vive e che dà vita finché qualcun altro, qualcun Altro, potrà leggere ciò che lei ha scritto e, prestandole completa attenzione, diventare lei.

Credo che quello che Chambers vuole indicarci è di cercare di considerare Anne al di là della tragedia che ha posto fine alla sua vita, di chiederci chi fosse davvero, di guardarla come un’adolescente che aveva voglia di scrivere. Per questo motivo, quest’anno non abbiamo messo post “appositi” nel Giorno della Memoria. Abbiamo recensito prima e dopo e ancora lo faremo libri che parlano di questo argomento perché così mi sembra giusto che sia. Non amo le giornate dedicate, siano la giornata della mela annurca, del cugino del prozio o di qualche sindrome particolare, e sono cresciuta in una famiglia dove le feste della donna, della mamma, del papà e cose simili non si festeggiano perché si ritiene che tutti i giorni dovremmo ricordarci di quello che siamo noi e quelli che ci stanno intorno, di quel che è importante nel mondo. Allora mi sembra che tra le righe di Chambers ci stia anche questo: tutti i testimoni a cui pensiamo nel Giorno della Memoria, tutte le storie che ce li raccontano devono farci pensare a loro come quel che erano realmente al di là della tragedia: bambini, ragazzi, uomini, donne con quotidianità, sogni, speranze, problemi che poi in quella tragedia sono finiti, ma di cui ricordiamo la specificità di persone.

Il sito di Aidan Chambers, il sito di Alessandro Sanna, il sito di Equilibri, la casa di Anne Frank, l’Anne Frank Fonds.

Aidan Chmbers – ill. di Alessandro Sanna, La penna di Anne Frank (trad. di Giorgia Grilli), Equilibri 2011, 51 p., euro 14

The Kissing Game

10 Nov

More about The kissing game. Piccole ribellioni quotidianeQuesto giorno è mio.

Oggi è per me.

La ribellione di Ursula, che in famiglia tutti chiamano Cindy e che trattano quasi fosse a loro servizio, comincia così: alzandosi un mattino e decidendo che quella giornata sarà tutta per lei, per quella che si sente veramente di essere. Sedici racconti brevi, in cui Aidan Chambers racconta di ribellioni quotidiane, quelle che passano in un gesto, in una frase, nel far valere la propria ragione, nell’essere se stessi e non come ci vogliono gli altri. Adolescenti che si intrufolano in lussuose stanze di albergo, che ottengono un contratto di lavoro per interpretare la parte del canguro al parco divertimenti, che vedono fantasmi, che soffrono di timidezza cronica, che scelgono uno stile di vita e cercano di portarlo avanti. Adolescenti che chiacchierano, che urlano, che stanno in silenzio, che si fanno domande. Adolescenti che scrivono, che telefonano, che si cacciano in situazioni estreme.  Che sanno quanto sia complicato crescere ed essere non chissachi, ma la maggior parte delle persone.  Che fanno progetti per quando conquisteranno il mondo. Che scelgono di fare cose, tipo vivere appunto.

Non perdetevi, tra tutti,  Una giornata tutta per sé, Rifiuti, Tipo vivere. Alcuni di questi racconti sono esempi di “flash fiction” che offre all’autore la possibilità di esercitare la sua abilità in un genere in cui si sono cimentati scrittori come Kafka e Calvino, un genere assolutamente moderno per la facilità con cui questi testi possono essere letti su piccoli schermi. Chambers si sta dedicando proprio a questo: a scrivere sul suo iPad racconti brevi da leggere su schermo.

Aidan Chambers, The Kissing Game. Piccole ribellioni quotidiane (trad. di Duccio Viani), Giunti extra 2011, 189 p., euro 10

Siamo quello che leggiamo

27 Mar

More about Siamo quello che leggiamo… mentre leggevo la storia, lei dentro di me e io lì, dentro di lei. Una specie di paradiso, una vita molto più piena, vivace e ricca della mia vita abituale, una vita colma di significato.

Aidan Chambers parte dalla sua personale esperienza di lettore per parlare di lettori e di lettura e di lettura di letteratura. Ci racconta della sua scoperta del mondo dei libri, dell’importanza dei tascabili Penguin nella sua educazione letteraria e libresca, della prima volta in cui mise piede in una biblioteca per pegno d’amicizia, dell’importanza fondamentale che ebbe per lui il sistema bibliotecario pubblico. Ci dice del momento essenziale in cui lesse una storia che parlava di lui, una storia in cui riconoscersi completamente, per poi ampliare il discorso dando un’occhiata a quello che Barrilà nell’introduzione definisce “retrobottega della lettura”: l’autore affronta infatti temi quali la necessità di porsi il problema della lettura, il rapporto tra lettura, cervello e neuroscienze; offre un prontuario per la lettura, un assaggio di modalità su come proporre libri, ma anche un elenco di domande da porsi quando si pensa di offrire dei libri ai ragazzi; si interroga su come cambia la letteratura per ragazzi. Il tutto ovviamente nella consapevolezza che l’educazione alla lettura non si può improvvisare, che presuppone competenze e professionalità e una grande attenzione e sensibilità per le risposte dei bambini e dei ragazzi alle letture proposte.

Aidan Chambers sarà in Italia in questa settimana in occasione della presentazione alla Fiera di Bologna, mercoledì 30 alle ore 10,30, di questo volume che inaugura la collana Strappi proposta da Equilibri. Sarà inoltre possibile incontrarlo: a Modena, martedì 29 marzo alle ore 17, presso MEMO – multicentro educativo Sergio Negri, viale Jacopo Barozzi, 172; a Bologna, mercoledì 30 marzo alle ore 17,15, all’Auditorium della Biblioteca Sala Borsa, piazza Nettuno, 3; a Piacenza, giovedì 31 marzo alle ore 17, presso la Biblioteca “Passerini Landi” – sezione ragazzi “G. Anguissola”, vicolo S. Pietro, 9; a Rezzato (Brescia), venerdì 1° aprile alle ore 17, presso la Biblioteca comunale, via Leonardo da Vinci.

Aidan Chambers – introduzione di Domenico Barrilà – a cura di Gabriela Zucchini, Siamo quello che leggiamo. Crescere tra lettura e letteratura (trad. di Giuditta De Concini), Equilibri 2011, 176 p., euro 16.

Doppio Misto

6 Mag

Dieci autori e due disegnatori provano a raccontare le emozioni attraverso cinque percorsi: amore, amicizia, fuga, malinconia e ribellione. Il risultato è uno splendido volumetto edito dalla Provincia di Cagliari e realizzato dal Centro Regionale di Documentazione Biblioteche  per Ragazzi. Splendido perché ci sono dei piacevolissimi racconti brevi (tra cui anche uno di Aidan Chambers), delle pregevoli illustrazioni di Giorgia Atzeni e Ignazio Fulghesu, il tutto accompagnato da della buona musica. Sì, perché il progetto è un libro-fumetto con tanto di discografia finale! Insomma ci è piaciuto un sacco!
Da non perdere la presentazione ufficiale alla Fiera del Libro di Torino sabato 10 maggio ore 11,30 Spazio Ragazzi – Sala Incontri Stock. Saranno presenti Silvana De Mari e Teresa Porcella, autrici di due racconti, l’assessore alla Cultura della Provincia di Cagliari Luciano Marrocu e coordinerà l’incontro l’esperta di letteratura per ragazzi Vittoria Negro.