Eccolo, finalmente riesco a sfogliare dal vivo questo albo edito da Kira Kira che prosegue nel suo intento di portare all’attenzione dei lettori italiani una selezione di albi illustrati di autori e illustratori giapponesi ancora poco conosciuti.
Come racconta in questa intervista, l’albo nasce da un ricordo d’infanzia, un’avventura in un giorno estivo da cui l’illustratore ha tratto soprattutto le sensazioni da riportare sulla pagina: è questo infatti che gli interessava più di ogni altra cosa e bisogna dire che ci è riuscito perfettamente. Un bambino corre verso la sfida che ha scelto: catturare un cervo volante nella valle che così si chiama e farlo da solo. Davvero è la grande avventura, la dimostrazione che può esseren capace, l’addentrarsi lungo la strada. La scelta di ridurre il testo al minimo indispensabile, di usare in modo sapiente la ripetizione, il susseguirsi delle immagini con i suoi colori vivi (la natura pare quasi strabordare e venire verso il lettore come le rane che si incontrano in una delle tavole) rendono perfettamente le emozioni del protagonisti, il suo batticuore, fanno vivi persino gli odori e i suoni, la calura della giornata e soprattutto la pioggia che scroscia improvvisa come solo l’estate sa fare. Il sole che torna illumina il viso lavato di pioggia e luminoso della felicità dell’esserci riuscito: la gioia della conquista che sicuramente è sensazione famigliare per tutti i bambini.
Dritto dritto tra i miei albi del cuore. Spero sia un colpo di fulmine anche per voi.
Koshiro Hata, Un giorno d’estate (trad. di Roberta Tiberi e Elena Rambaldi), 40 p., euro 16.
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