Melvina è un progetto che accompagna la fumettista Rachele Aragno da quando tredicenne ha incontrato questo personaggio, suo alter ego, e ha cominciato a disegnare avventure con lei protagonista. In quello che si annuncia il primo volume di altri dedicati alla ragazzina coi capelli rossi, il lettore la conosce mentre di nascosto scopre che i suoi genitori vogliono trasferirsi per l’ennesima volta, senza ovviamente tenere inconto la sua opinione. Inseguendo il gatto sui tetti, cade in una casa vicina dove l’attendono strani personaggi: un anziano di nome Otto e alcuni animali antropomorfi che stanno prendendo il tè in attesa di lei, la prescelta che dovrà liberarli dal potere del malvagio Malcape, sovrano di Aldiqua. Melvina scopre un mondo fantastico e soprattutto la missione che l’aspetta.
Tutto il fumetto è in modo molto interessante giocato sul diventare grandi, sugli adulti che non ascoltano i più piccoli, sul desiderio di crescere in fretta. Ma cosa significa davvero essere grandi? Proprio quello che Melvina scoprirà a fine avventura, nelle sagge parole della nonna. Un fumetto che racconta anche degli affetti famigliari, e lo fa con un certo significato che scoprirete leggendo le pagine di chiusura del volume in cui l’autrice e gli editori raccontano il progetto.
Rachele Aragno, Melvina, Bao Publishing 2019, 208 p., euro 20
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