Al tratto di Oliver Jeffers è difficile resistere, figuriamoci se poi accompagna un testo di Eoin Colfer. Si parla di amicizia e amici immaginari, di cui l’editoria ci ha recentemente assai deliziati (il romanzo Il mio amico immaginario, ma anche Le avventure di Jacques Papier fresco di Premio Andersen, e il Che cos’è un amico di Carminati e Valentinis). Si dice della solitudine che punge e fa male e si evocano gli ingredienti magici che, presenti nel medesimo momento, possono dare vita a un amico immaginario. Il problema è che sovente questo viene in fretta dimenticato per un repentino ritorno alla realtà e alle amicizie reali, e allora è lui a provare solitudine. Si parla anche di gelosia, di quel che succede quando arriva un terzo amico e sembra che l’equilibrio si guasti, mentre invece se ne sta semplicemente assestando uno nuovo, sempre che non si rovini tutto con pensieri bui anzitempo, musi e ripicche (come non ricordarci dell’albo Sulla collina pubblicato da EDT Giralangolo e recente Premio Andersen?).
L’albo racconta di Fred e delle caratteristiche di un amico immaginario, di Sam, l’amico reale che lui ha sempre sognato e di quel che succede quando entra in scena Sammy. Racconta di progetti, di spettacoli, di scherzi, di piani, di entusiasmi e fatiche, di un quartetto e di un duo. E di come non sia poi detto che gli amici immaginari spariscano per forza.
Il libro ha una giusta lunghezza per essere letto agevolmente da chi si muove a passi spediti nella lettura appena appresa e a cui quindi può far piacere leggersi una storia in autonomia, una storia illustrata.
Il sito di Jeffers. Il sito di Colfer.
Eoin Colfer – Oliver Jeffers, Fred l’amico immaginario, Mondadori 2016, 48 p., euro 15
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