È un sonnolento pomeriggio di fine estate a San Bernardino. Il sole è quasi tramontato, e i fratelli Sturges pedalano veloci mentre si inseguono con le loro pistole di plastica. Poi Jim, il più piccolo dei due, vede Jack entrare nell’ombra di un ponte. Non è un bello scherzo, pensa Jim mentre prova a raggiungere il fratello e si lascia inghiottire dalle tenebre. All’improvviso, però, qualcosa si muove: una creatura più nera dell’ombra si stacca dalla parete… Jim fugge, ma è solo. A partire da quel pomeriggio, di Jack non saprà più nulla. Molti anni dopo, toccherà al giovane Jim Jr., il figlio dell’unico sopravvissuto dei fratelli Sturges, il compito di trovare una risposta. Cosa è successo a zio Jack, quel pomeriggio d’estate? E, soprattutto, è vero quello che si dice in città? Che furono i troll – creature orrende e affamate di esseri umani – a rapire Jack e insieme a lui molti, moltissimi altri bambini? (Sinossi dal sito dell’editore)
In questo libro Del Toro e Kraus mettono insieme tutti le leggende e le diverse tradizioni sui troll per creare un’avventura avvincente, divertente e ricca di colpi di scena. Ci sono molti dei canoni classici del genere fantastico (la predestinazione, la vicenda familiare nascosta agli occhi dell’eroe), ma vengono combinati con maestria dai due scrittori. Del Toro, famoso regista cinematografico, a cui dobbiamo Il Labirinto del Fauno e i due Hellboy, ripesca proprio dall’immaginario di Hellboy 2 la bellissima sequenza del mercato sotterraneo dei troll.
Il romanzo viene presentato al pubblico italiano come un romanzo per ragazzi, mentre negli Stati Uniti è stato presentato come libro per Giovani Adulti. Nonostante la copertina, che sembra proprio connotarlo come libro per ragazzi, sono d’accordo con la scelta degli editori statunitensi, perché la storia è sicuramente più calzante per un pubblico più grande.
Guillermo Del Toro,Daniel Kraus, Trollhunters (trad. M. Salvi), De Agostini, 2015, pp. 349, euro 14,90
p.s. la San Bernardino in cui è ambientato il romanzo è proprio la città che è diventata tristemente nota recentemente.
Una Risposta a “Trollhunters”