Nella postfazione di un libro di parecchi anni fa (Enrico Ferri, Giulia Ricci, Come si fa a giocare, Editori Riuniti, 1982; in qualche biblioteca è ancora reperibile) Mario Lodi racconta i suoi giochi di bambino, del tempo passato a sperimentare, progettare, costruire, adattare materiali di recupero per costruirsi giocattoli o creare nuovi oggetti. Esperienze che poi continuerà a rielaborate nella sua vita di maestro, nella Casa delle arti e del gioco e in altre attività educative. È, quello di Lodi, un racconto affascinante e rivelatore, come del resto tutti i diari delle sue attività, del nesso profondo che c’è tra fare e imparare. I tempi oggi sono profondamente cambiati dal tempo dell’infanzia di Mario Lodi, i bambini vivono in ambienti per certi versi più asfittici, sotto assedio di giocattoli e oggetti, deprivati del loro tempo e di spazi, d’altra parte per loro si aprono altre nuove forme di esplorazione del mondo. Noi e loro abbiamo bisogno di spazi e tecnologie pubbliche per apprendere come funzionano e si utilizzano i nuovi strumenti che possono trasformare i modelli digitali in oggetti fisici, ma parallelamente è necessario tenere aperto il canale di un’abilità manuale che si serve di strumenti tradizionali; di un’abilità da costruire e allenare con pazienza già da piccolissimi, pasticciando e saggiando materiali diversi per scoprire la loro duttilità o la loro resistenza, assemblarli o scomporli per dare continuamente vita a forme diverse. Pian piano si potrà scoprire come mani e pensiero si rincorrono. Quindi, insieme ai bambini esploriamo il mondo con le mani, anch’esse sono strumenti del pensare. Per farlo abbiamo pensato di segnare una nostra pista tra alcuni titoli di libri che negli ultimi tempi ci hanno particolarmente colpito per l’originalità delle proposte, per le modalità di presentazione delle procedure di realizzazione dei lavori che propongono, perché contagiosi nel trasmettere l’entusiasmo di mettere in attività le mani.
Anche se non suggerisce direttamente lavori manuali, è un contributo illuminante, per una riflessione sul fare, la lettura del libro di Sabina Colloredo con le illustrazioni di Gianni De Conno Il ragazzo che trasformava le cose (Carthusia 2014, euro 12,90), pubblicato in occasione dei 60 anni del Premio Compasso d’oro e per raccontare ai più piccoli la professione del designer. Cominciare dal cambiare sempre punto di vista – magari provare anche a guardare il mondo a testa in giù – per avviarsi in un viaggio dentro le cose, assorbire la loro forma e il loro senso, cambiarle e inventarne di nuove, come in fondo fa un designer, rappresenta la dimensione ideale nella quale abitare per avviare anche una trasformazione profonda: trasformarsi da consumatori di cose in creatori di cose.
Entusiasmo già nel titolo in Lo faccio io! Lavoretti per bambini e idee creative per ogni occasione di Anna Alfonsi, illustrazioni di Francesca Rossi (Lapis, 2013, euro 14,90), manuale coloratissimo di piccoli lavori per ogni occasione, spiegati chiaramente in tutte le fasi di realizzazione con l’aiuto di illustrazioni. Tante e molto varie le proposte per realizzare strumenti musicali, come un mini flauto di Pan, nacchere, damaru o un’originale chitarra in scatola, oppure libri da annusare o libri animati, ma anche tanti simpatici personaggi da animare. Le attività, che possono essere svolte da soli o con gli amici o con persone adulte, sono articolate in 6 sezioni: Rapidissimi, Facilissimi, Verdissimi, Fai da te, Di gruppo, Feste o ricorrenze. Ogni scheda di presentazione è contrassegnata da simboli che specificano l’età, il tempo di esecuzione, la difficoltà, se sporca; sono riportate anche “varianti” per rielaborare le proposte e “curiosità”.
Il manuale della natura di Frédéric Lisak e Jean Claude Pertuzé (Lapis, 2012, euro 14,50) propone esperimenti e giochi per esplorare e capire meglio come funziona il nostro pianeta; attività per costruirsi strumenti per indagare, come la costruzione di un terrarium per esplorare gli scavi dei lombrichi, calchi di gesso, ecc., o per coltivare comportamenti ecologici attraverso la costruzione di nidi per gli insetti, casette per gli uccellini, coltivare un mini orto, oppure come creare dei manufatti con gli elementi offerti dalla natura. La natura è il filo che, in maniera più o meno manifesta, collega tra loro molti dei libri che abbiamo scelto, sia perché dalla natura, come già abbiamo cominciato a vedere, si possono ricavare i materiali per le nostre creazioni, sia perché il pensiero dell’ambiente e della sua salvaguardia orientano nella scelta dei manufatti da produrre e nell’acquisizione di comportamenti ecologici.
Mare, testi di Ricardo Henriques, illustrazioni di André Letria (La nuova Frontiera junior, 2014, euro 15) è definito dagli autori un attividario (libro di attività+abbecedario); finemente illustrato in blu, presenta 184 parole in ordine alfabetico pescate dalla cultura del mare, corredate di rimandi tra loro e in alcuni casi da proposte serie o divertenti per approfondimenti particolari. Alcune voci sono esposte in maniera scherzosa (vedi la voce “Mozzo: giovane marinaio, che oggi chiameremmo “stagista marino”, che si occupava di lavori semplici a bordo, come versare secchiate d’acqua sul ponte per impedire che il legno si asciugasse e si crepasse e girare la clessidra che scandiva il passare del tempo. Non rilasciava fattura.”). Oltre alle parole del mare, tra le pagine trovano posto ben 80 attività che vanno dal costruire una bussola magnetica con il materiale che si ha in casa, piccole imbarcazioni con propulsore a getto o a propulsione meccanica, a esperimenti per veder galleggiare un iceberg in cucina a giochi vari. Alla fine anche una lista delle parole indignate per la loro esclusione.
Helena Arendt in I regali della natura. Creare, divertirsi con semi, fiori, foglie e tanto altro ancora (Terre di Mezzo, 2014, euro 18,90) fornisce idee e proposte pratiche per realizzare oggetti d’arte o per la cura del corpo, cibi, bevande, decorazioni, attingendo dalla varietà straordinaria di materiali offerta dalla natura, seguendo i suoi cambiamenti durante il corso delle stagioni. Elementi che possiamo raccogliere solo se stiamo attenti a non arrecare danni o rompere delicati equilibri e, soprattutto, senza andare alla ricerca di rarità, perché come afferma l’autrice: “ogni materiale naturale è un germoglio di bellezza”. Le splendide fotografie a colori sono un richiamo irresistibile per incominciare a costruire cornici di ramoscelli, lumi di sambuco, sculture di arachidi, collane di fagioli e saponette fiorite. La stessa autrice in un altro volume Facciamo i colori! Ricette e idee per dipingere e giocare con la natura (Terre di Mezzo, 2014, euro 17,90) perlustra un’altra vena di risorse, quelle di cui possiamo rifornirci per preparare i colori naturali. Si parla della grande varietà degli agenti coloranti nascosti nei fiori, nelle foglie, nei frutti e nelle radici e di come si possono estrarre, seguendo ciò che il corso delle stagioni ci può regalare. Ci sono anche i colori da ottenere con le diverse tonalità delle terre e della sabbia. Tanti i suggerimenti per esperimenti con i colori, oltre ai consigli sugli accorgimenti per ottenere una buona resa del colore, anche ricette per preparare colori a dita, trucchi e gessetti colorati.
Interamente dedicato ai giochi da fare con i gessetti è il libro di Carlo Carzan e Sonia Scalco, Giochiamo con i gessi, con le illustrazioni di Francesca Carabelli (Editoriale Scienza 2015, euro 17,90) con quattro gessi colorati allegati. Venti giochi diversi da praticare all’aria aperta – in cortile, su un marciapiede, nell’angolo sicuro di una strada – con gli amici, utilizzando un materiale semplice – molto amato dai bambini – per tante attività ludiche ed espressive; il libro fornisce anche tre ricette per realizzare in casa gessi colorati. Le proposte spaziano dalla rivisitazione di alcuni giochi di strada della tradizione (Popogessi) ai giochi di strategia per la risoluzione di problemi e di rompicapo (Strategessi), dai giochi di abilità per allenarsi e gareggiare (Abilgessi) ai giochi d’artista (Artegessi) con i quali esprimere la propria creatività.
Dopo essersi legittimamente ripresi spazi urbani per giocare, siamo pronti ad accogliere l’invito di Keri Smith, Risveglia la città (Terre di Mezzo 2015, euro 14) per diventare protagonisti attivi del paesaggio urbano. La Smith pratica la “guerrilla art”, una forma di arte che utilizza diversi tipi di lavori artistici anonimi da installare, rappresentare o attaccare in luoghi pubblici o privati. L’obiettivo è di influire sul mondo in maniera creativa e stimolante. Abbellire, modificare, creare, comunicare, rivitalizzare spazi senza identità per creare comunità. Il tutto con l’intento di migliorare, mai di danneggiare, del resto le proposte sono tutta facilmente rimovibili. L’autrice spiega chiaramente come preparare adesivi e stencil personalizzati, bombe di semi, come fabbricare timbri con le patate, di polistirolo o di gomma. Chi meglio dei bambini può praticare questa forma di guerrilla nonviolenta, ad esempio, con la propria classe o anche con il gruppo delle attività della biblioteca, per lasciare in giro oggetti inaspettati, vasetti vuoti con all’interno un messaggio gentile, delle installazioni artistiche con post-it, creare ambienti in miniatura, collage di suoni, alberi dei desideri, un percorso di parole; i bambini saprebbero sicuramente aprire una via per lanciare il loro messaggio al mondo.
La carta, il cartone e il cartoncino sono tra i materiali maggiormente utilizzati per realizzare decorazioni, piccoli manufatti. La carta si trova facilmente, ma è essenziale ricordare che è una risorsa preziosa da trattare con cura, al riguardo suggeriamo una pausa divertente di riflessione con la lettura della storia di Simone Baracetti, con le illustrazioni di Sara Codutti, Meno Carta, Mangia Carta! (Artebambini, 2014, euro 16) che racconta le disavventure di un uomo fatto di carta che mangia solo carta per farla ritornare nuova e, super alimentato, finisce con lo stare male. Quindi, come raccomandato anche nelle note nelle pagine finali del libro a cura dell’Associazione culturale 0432, è sì importante riutilizzare e riciclare i materiali, ma è fondamentale soprattutto ridurre i consumi.
Clare Youngs, che prima di dedicarsi a tempo pieno all’artigianato ha lavorato nella progettazione di packaging e come illustratrice, propone ne Il bosco degli animali di cartone (Terre di mezzo, 2014, euro 17,90) la costruzione di un incantevole bosco di 35 animali da costruire con ritagli e frammenti di carte e cartoni da prelevare nel contenitore della raccolta differenziata; l’autrice consiglia di farsi ispirare anche dalla grafica dei frammenti raccolti per le proprie creazioni. Seguendo le sue istruzioni su come affrontare le tecniche di base per preparare il cartone e per ricopiare i modelli, contenuti nel libro, delle parti degli animali da incastrare tra loro sarà facile costruire gli animali tridimensionali che popolano il bosco, dallo scoiattolo al cinghiale e i suoi cuccioli, alla pernice e i suoi piccoli, senza dimenticare le più piccole bestioline e gli abitanti dello stagno.
In Ci vuole un libro (Terre di mezzo, 2015, euro 15,90), sempre la stessa autrice, propone ancora giochi e creazioni di carta. Molti di noi provano una fitta al cuore al pensiero di scomporre e ritagliare un libro, però l’autrice ci rassicura esponendo le regole che si è imposta: utilizzare solo esemplari malconci o danneggiati destinati a finire al macero. Del resto si possono utilizzare anche pubblicazioni di altro tipo per trasformare in arte vecchie pagine, creando con colla e forbici biglietti con voliera, paesaggi invernali da fiaba, cosacchi danzanti, un gufo e una gattina pop-up.
Dopo aver creato e giocato con le carte di recupero ci si può mettere alla prova (il libro sarà in libreria dal 20 agosto) nel creare libri originali con Crea il tuo libro. 10 semplici progetti per giocare con le pagine dell’autrice e illustratrice Junko Nakamura e della graphic designer Odile Chambaut (Terre di Mezzo, 2015, euro 10). I progetti prendono l’ispirazione da autori, artisti, grafici, cuochi e poeti, o dall’arte popolare indiana, giapponese, sudamericana. Forme diverse per ogni libro: leporello, libro mobile per mescolare i personaggi, libro pop-up, libro rotolo, libro cucito alla giapponese, libro rilegato a ventaglio e libro alla svizzera; per ognuno sono utilizzate tecniche artistiche diverse. La successione delle operazioni per la fabbricazione dei libri è spiegata efficacemente in riquadri illustrati in sequenza. Un manuale semplice, schematico, ma molto denso e graficamente accattivante, che permette ai bambini di sperimentare e riflettere sulla natura materiale e ideale del libro, inoltre li pone di fronte all’evidenza di quanto questi due aspetti siano intimamente collegati e di come si richiamino l’un l’altro. Alla fine di ogni progetto le autrici propongono idee per altri sviluppi, spiegano il significato delle parole tecniche utilizzate, indicano le fonti bibliografiche delle ispirazioni alla base dei loro progetti.
Per chi non resiste alla meraviglia delle forme tridimensionali che spuntano dalle pagine dei libri pop-up, può esercitarsi nelle opere di ingegneria di carta seguendo il corso interattivo di Ruth Wickings e Alan Brown, Pop-up. Corso per costruttori di pop-up (Editoriale Scienza, 2011, euro 19,90). Si possono costruire i quattro pop-up del libro: l’indomabile drago, il castello incantato, il terribile Frankestein, la giungla misteriosa, seguendo i passaggi numerati accompagnati da illustrazioni esplicative. Parallelamente alle quattro scene indicate, il libro spiega dettagliatamente le tecniche base e i vari effetti che si possono ottenere per creare nuove scene e nuovi personaggi a tre dimensioni per biglietti d’auguri, libri, ecc.
Gli scarti possono essere trasformati in nuovi oggetti sorprendenti con cui divertirsi. Valentina Cavalli nel suo Riciclattoli, disegni di Pucci Zagari (Electa Kids, 2013, euro 14,90) punta sul dare una seconda vita agli imballaggi e ad altri materiali casalinghi di recupero trasformandoli in giocattoli. Disegni, fotografie e spiegazioni dettagliate aiutano durante la costruzione, che è già in se stessa un gioco molto divertente, a procedere senza difficoltà e in tempi abbastanza brevi nel lavoro. Tappi di sughero diventano timbri, oppure, tagliati a fettine, le pedine per il gioco del tris; il cartone del latte si trasforma in un “Aerolatte”; la custodia dei CD e alcune cannucce colorate possono essere utilizzate per costruire un bel labirinto da viaggio; vecchi calzini diventare simpatici mostricciattoli da compagnia. Nel volume Riciclattoli per tutto l’anno (Electa Kids, 2014), a cura delle stesse autrici, i giochi e i giocattoli da creare assorbono le suggestioni dei periodi particolari dell’anno, il Natale, la Pasqua, le vacanze, le feste di compleanno, sempre attenti al recupero ludico di ciò che normalmente verrebbe scartato.
Per difendere il nostro pianeta dalle aggressioni che vengono dall’uso eccessivo di prodotti industriali possiamo imitare i protagonisti de La banda del bicarbonato, un libro di Gabriele Clima, accompagnato dalle gioiose illustrazioni di Allegra Agliardi (Editoriale Scienza, 2015, euro 14,90). L’incontro con un’erborista fa entrare due giovani amici, Leo e Stefi, in un mondo nuovo: quello delle autoproduzioni di prodotti di uso quotidiano per l’igiene della casa e la cura della persona per sostituirli ai prodotti industriali più inquinanti per l’ambiente, più nocivi per la salute e molto più costosi. Leo annota sul suo diario tutti gli esperimenti, gli accorgimenti da osservare nel maneggiare le sostanze utilizzate per la preparazione di detersivi, smacchiatori, spray antizanzare e contro gli acari, saponette delicate, colluttori, creme da barba e per le mani. Insieme ai due ragazzini impariamo a conoscere le proprietà di alcuni ingredienti, ad esempio quali molecole rompono lo sporco o quali lo assorbono, o quali hanno poteri sbiancanti; un altro aspetto ecologico importante delle autoproduzioni: la riduzione degli imballaggi, questi rappresentano una percentuale significativa nella quantità totale dei rifiuti.
Possono sembrare più impegnative le proposte contenute in Piccoli falegnami che presenta 38 progetti realizzati dagli autori Antje e Susann Rittermann nei laboratori di falegnameria del Friedrich-Eugens-Gymnasium di Stoccarda e dei corsi d’intaglio di Nonnevitz sull’isola di Rügen e di Het Kinderatelier di Amsterdam per creare con il legno (Terre di Mezzo 2015, euro 16,90). Intagliare, costruire, scolpire – partendo da realizzazioni adatte per i più piccoli fino a quelle che richiedono maggiore esperienza e concentrazione – sono spiegate in maniera dettagliata insieme alle indicazioni dei materiali più adatti, degli strumenti, delle tecniche e dei progetti con l’aiuto di illustrazioni, fotografie, l’inserimento in alcuni punti del codice QR che rimanda a un link dal quale scaricare brevi filmati su lavorazioni particolari. Alcune pagine riportano testi su fondo colorato per spiegare agli adulti come organizzare i gesti e il lavoro dei bambini, o per evidenziare suggerimenti su consigli e trucchetti. Segare, trapanare, inchiodare con maestria e in sicurezza è possibile seguendo scrupolosamente le norme indicate per realizzare i progetti del libro, tutti ideati da bambini, ma, volendo, si possono realizzare anche altre idee creative.
Per concludere visitiamo con i bambini un ambiente stimolante ad alto tasso di tecnologia. Costruisci il tuo robot e scopri come funziona di Steve Parker, illustrato da Owen Davey (Editoriale Scienza, 2015, euro 19,90), introduce al mondo della robotica. L’impiego dei robot è in continua espansione in diversi campi; le loro mansioni si evolvono e si specializzano, il libro esplora i settori dove sono impiegati. Si parte dai robot che hanno visitato lo spazio al posto degli uomini, raggiungendo luoghi dove a questi non è possibile sopravvivere; nello spazio sono impiegati anche i robonauti, robot umanoidi in tuta spaziale, che si muovono o lavorano come astronauti, per continuare con i robot medici in grado di eseguire complessi interventi chirurgici, fino ai robot del futuro. Al libro sono allegati i materiali per costruire tre piccoli robot a carica: Newton, Edison e Einstein. Bisogna solo montare a incastro, senza l’aiuto di colla e forbici, i pezzi e inserire i piccoli motori allegati.
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