Il retrogusto che vi salta in bocca alla prima lettura, vi avvisiamo subito, vi riporta indietro a quando avete letto quel bellissimo romanzo che è 13 di Jay Asher: là erano le sette audiocassette numerate con lo smalto blu a tracciare il filo della storia, qui sono invece dei CD a spiegare al lettore cosa è successo l’anno precedente alla Irving, prestigioso college in cui il protagonista si appresta a frequentare l’ultimo anno. Appena arrivato, Duncan scopre quale stanza gli è stata assegnata, sapendo che – secondo la tradizione della scuola – conterrà un “tesoro”, un regalo che chi l’ha occupata l’anno precedente ha lasciato conoscendo il nome di chi verrà dopo.
La stanza è quella piccola e buia in fondo al corridoio, occupata l’anno precedente da Tim, un ragazzo albino che ha frequentato un solo semestre. La sua voce racconta di come sia arrivato al college a metà anno, del suo amore per Vanessa, del modo in cui ha cercato di mimetizzarsi e mettersi di lato, abituato alle reazioni degli altri di fronte alla sua diversità fisica. Ripercorre giorni, lezioni, notti e anche la preparazione del Grande Gioco, organizzato di nascosto dagli studenti dell’ultimo anno. Una serata dall’esito tragico, a cui anche Duncan ha preso parte e di cui non ha mai più parlato. Proprio per questo il lettore è spinto a proseguire nel racconto esattamente come Duncan nell’ascoltare la voce registrata: in qualche modo precipitando verso quel che sa essere il nodo centrale di quel che è stato, ma anche il nodo da sciogliere perché tutto possa ricominciare a scorrere.
In parallelo scorre l’anno scolastico di Duncan, la sua relazione con Daisy, il peso del non detto che grava sulle giornate. Il peso della tragedia; quella tragedia che ogni ragazzo dell’ultimo anno deve affrontare per il compito del professor Simon. Il peso della tradizione, ma anche quello di chi vuole primeggiare ad ogni costo o di chi si sente soffocare in una situazione senza uscita o di chi cerca in ogni modo di essere come gli altri, a costo di rischiare la pelle.
Il sito dell’autrice.
Elizabeth Laban, Io sono la neve (trad. di Giulia De Biase), Rizzoli 2014, 339 p., euro 15, ebook euro 8,99
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