“Perché potrebbe essere una risposta sacra, illuminante o comunque qualcosa che ti cambia la vita, di quelle da conservare per un domani come un antibiotico emotivo o una zattera di salvataggio nel mare della depressione”
E’ il compleanno di Leonard Peacock ed anche il giorno in cui si nasconde una pistola nello zaino. Perché oggi è il giorno in cui ucciderà il suo ex migliore amico, e poi se stesso, con la P-38 nazista del nonno. Ma prima deve dire addio alle quattro persone che contano di più per lui: il suo vicino di casa Walt, un ottantenne ossessionato da Humphrey Bogart, il suo compagno di classe, Baback, un giovane persiano virtuoso del violino, Lauren, la giovane iper religiosa per cui ha una cotta, e il signor Silverman, Herr Silverman, che insegna Storia dell’ Olocausto nella sua scuola. Parlando con loro, Leonard rivela lentamente i suoi segreti, man mano che passano le ore conosciamo i motivi che lo stanno spingendo ad una scelta così radicale.
Un romanzo avvincente che ci catapulta per un giorno nella mente e nella vita di un ragazzo che si crede senza via d’uscita, senza speranza e soprattutto molto molto solo. La scrittura di Quick, nomen omen, è rapida, scorrevole, senza essere banale e men che meno superficiale. Il tema, ostico, è affrontato con cognizione di causa, senza inutili sentimentalismi o facili luoghi comuni. La vita sa essere dura, nostro malgrado, ma gli incontri che facciamo possono aiutare a renderla meno difficile.
Matthew Quick, Perdonami, Leonard Peacock (trad. Scotto di Santillo M. C.), Salani, 2014, pp. 269, € 14,90
Una Risposta a “Perdonami, Leonard Peacock”