Solitamente tra le cronache da Montreuil, insieme al resoconto su quel che si sente e si vede e lo sguardo sul digitale, vi racconto almeno un libro. Spesso è un libro edito da Rue du Monde perché al “coup de coeur” per un certo titolo si accompagna l’affetto per una casa editrice fondata da Alain Serres nel 1996 con l’intento di offrire ai bambini dei libri che permettessero loro di interrogarsi e di immaginare il mondo; una casa editrice che guarda al mondo, alla multicultura, ai momenti della storia che hanno fatto fare un passo avanti al mondo, alla qualità dei testi e dei tratti e all’impegno delle persone che ci mettono le mani (non a caso Serres è accompagnato fin dall’inizio della sua avventura da autori come Pef e Zaü), ai diritti degli uomini e ai diritti dei bambini (Serres è il sostenitore del diritto dei bambini alla verità).
Il libro in oggetto è secondo me è semplicissimo e geniale. Nasce in collaborazione con l’INALCO (Institut NAtional des Langues et Civilisation Orientales) che si occupa di come le lingue del mondo possano incontrare e affascinare – anche – i bambini ed è la storia di un bambino che va a fare un picnic nel bosco e intrattiene il lupo che lo vorrebbe mangiare con una storia. L’escamotage della storia che sempre ricomincia viene utilizzato per far addormentare il lupo che al risveglio non troverà più il bambino, rientrato a casa; la storia invece potrà ricominciare e andare avanti perché il libro da cui il bambino legge può parlare tutte le lingue del mondo e raccontare la storia attraverso di esse. Come il libro, costruito col testo a fronte: francese e – ad ogni pagina – una lingua diversa. Così un pezzettino della storia è in inglese e un altro in giapponese e poi berbero, tedesco, comoriano, portoghese, malgascio, khmer, italiano, arabo, spagnolo, russo, cinese, swahili, thai, persiano, tamil, albanese, turco. E in più la lingua del lupo!
Il libro è accompagnato da un cd che offre quattro diverse tracce e possibilità di ascolto: la storia in francese; la storia multilingue (ogni lingua un lettore); la storia in francese e multilingue e la musica senza testo.
Il blog dell’illustratore (date un’occhiata anche ai suoi lavori per manifesti e eventi particolari, come il Pass solidaire per il comune di Fontenay-sous-bois). Per saperne di più su Rue du Monde, la lettera aperta di Serres ai critici e a tutti coloro che non hanno mai incontrato un buon libro per ragazzi, un’intervista, una videointervista. Questo libro faceva parte di quelli scelti a giugno dalla casa editrice per l’iniziativa L’été des bouquins solidaires che da dieci anni porta avanti insieme al Secour Populaire Français: ogni due libri acquistati, un terzo regalato ai partecipanti alla giornata al mare dei bambini che non vanno in vacanza perché le loro famiglie non possono permetterselo.
Alain Serres – Fred Sochard, Le livre qui parlait toutes les langues, Rue du Monde 2013, 48 p., euro 18,50
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