A quel tempo non sapevo che la tempesta fosse in arrivo. Sospettavo che qualcosa lo fosse, perché sentivo il pizzicore che ti prende quando i tempi stanno cambiando. Non potevo immaginare però quanto sarebbero cambiati. Non potevo immaginare l’oscurità, il dolore, non potevo immaginare che la bufera avrebbe travolto me, la mia famiglia, tutto.
Non potevo immaginare la gloria.
Gregorio ha quattordici anni quando incontra per la prima volta Levi, un anziano signore che cammina sul bagniasciuga di Portodimare, una piccola località marittima del sud Italia. Lo rivede dopo quasi due anni, sempre a Portodimare, e questi gli dice di potergli insegnare la Magia. Sta passando l’estate nella casa di famiglia, lontano dalla fidanzata e annoiato dalla consueta routine balneare, così per gioco e per noia decide di accettare l’invito a diventare apprendista di Levi.
Le condizioni sono semplici e chiare: non deve raccontare a nessuno quello che sta facendo, non deve mai parlare di Levi agli altri e deve ubbidire ad ogni richiesta che il vecchio gli farà. Questo è il rapporto Maestro – Discepolo, se infrange una delle regole dovrà andarsene e non potrà più imparare la Magia.
Quello che inizia come un gioco si trasforma ben presto nella svolta che segnerà la vita di Greg per sempre, che renderà la sua vita magnifica e terribile allo stesso tempo.
Ambientato in parte in un paese del sud Italia e in parte a Roma, il nuovo romanzo di Dimitri si colloca, come le sue opere precedenti, nel genere fantasy, trascendendone al contempo i confini. E’ infatti anche un romanzo di formazione, magica e non solo, dove l’età sottile (l’adolescenza) viene presentata per quello che è : “Sei in un’età sottile, un passaggio che sembra non finire mai. Un passaggio che può portarti verso un domani meraviglioso. O travolgerti.”
A Roma Levi vive nel quartiere più magico, il misterioso Coppedè.
Francesco Dimitri, L’età sottile, Salani, 2013, pp. 400, € 15,90, ebook DRM free € 11,99
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