Volete ridere di gusto per un po’? Bene, sedetevi in poltrona e leggetevi questo libro ambientato in Australia, dove la gente si sposta sui canguri, le distanze si misurano in salti e nelle fattorie si allevano vombati col cui latte si producono il burro e il formaggio marca Nasopeloso. Sam ha dodici anni e da quattro lavora nella fattoria dei suoi genitori. Visti i tempi bui (un quarto della mandria è morto a causa del Morbo del Vombato Pazzo e il fratello di Sam è paralizzato dopo una caduta da canguro) il padre si infila un secchio da mungitura in testa e si prepara ad assaltare la banca. Nonostante assomigli ad un mocio capovolto e con le parole non ci sappia proprio fare, viene riconosciuto e inseguito insieme a Sam che era con lui per dissuaderlo. Comincia la loro fuga con la polizia alle calcagna. Allora Sam si ricorda della leggenda che la madre le raccontava da piccola (un’oasi nel deserto aborigeno, il Grande Dingo che promette al guerriero un miracolo) e dello strano dingo parlante a cui due giorni prima ha salvato la vita e che le ha offerto un miracolo.
Jonathan Harlen – ill. Davide Calì, Fred Cane Pazzo (trad. di Michele Piumini), Salani 2011, 133 p., euro 12
Se poi avete voglia di rimanere in tema, tra inseguimenti, sparatorie, dingo, varani ed emù, andate al cinema e vedetevi Rango:
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